La mostra illustra il percorso piu' recente dell'artista. Un viaggio attraverso uno spazio mentale e poetico, popolato di simboli alchemico-esoterici, icone, figure geometriche, geroglifici, sospeso tra la leggerezza del gioco e la nitidezza cartesiana della ragione.
La mostra allo Studio Guastalla di Milano illustra il percorso più recente di Lucio Del Pezzo. Un viaggio attraverso uno spazio mentale e poetico, popolato di simboli alchemico-esoterici, icone, figure geometriche, geroglifici, sospeso tra la leggerezza del gioco e la nitidezza cartesiana della ragione.
Come fossero un compendio della fantasia umana, della capacità di penetrare l’arcano, di portare alla luce l’inconscio, il mitico, i segni e i simboli di Del Pezzo non hanno l’inquietudine dei pesci da pasticcere e dei bastoni colorati di de Chirico. Guardano piuttosto con ironia al repertorio delle immagini e dei gesti della religiosità popolare del meridione in cui è cresciuto, e creano analogie e connessioni nascoste, aprendo possibilità infinite di lettura, dirottando continuamente il senso.
Lucio Del Pezzo è nato a Napoli nel 1933, dove studia all’Accademia di Belle Arti. Giovanissimo soggiorna in Grecia con una borsa di studio per ricerche archeologiche. Fonda a Napoli nel 1958 il Gruppo 58 ed è in contatto con il movimento d’avanguardia ''Nucleare'' di Milano. A Milano si trasferisce nel 1959, invitato da Arturo Shwarz, che gli organizza una mostra personale. Nel 1964 si trasferisce a Parigi, dove rimane fino agli anni Ottanta, e dove esplora le sue radici surrealiste.
Ha una sala alla Biennale di Venezia del 1966. Lavora a grandi commissioni pubbliche per lo Stato francese, per l’Università di Leverkusen, per il Centro Pompidou di Parigi, mentre collabora con l’Olivetti per progettazioni grafiche speciali. Mostre antologiche gli vengono dedicate dall’Università di Parma e dall’Istituto Matildenhöhe di Darmstadt, ed è invitato ad allestire scenografie per varie opere a Milano (nei giardini del Museo d’Arte Moderna), a Firenze (chiostro di Ognissanti), a Ercolano (nell’ambito del festival vesuviano, a Villa Campolieto-Vanvitelli), a Reggio Emilia e a Parma (presso i teatri Valli e Verdi).
Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea
Milano - Via Senato 24, 20121