Aimready. Situazioni familiari, foto di gruppi scolastici e di campi estivi. Ricordi che gia' nella percezione d'infanzia apparivano ambigui: la malattia di un caro, i primi turbamenti preadolescenziali, un desiderio fortemente contrastato di divenire grande. Un'iconografia alto borghese, ma senza orpelli, un lessico familiare reso in forma diretta e non mediata.
Aimready
L'inizio della prima personale elvetica dell'artista emergente Andrea Dojmi
(Roma, 1973) è slittato di un paio di settimane per via dei nuovi lavori
che l'interessante artista italiano stava creando appositamente per quest'esposizione.
Ora tutto è pronto e la personale - intitolata casualmente AIMREADY - può
iniziare la sera di venerdì 13 alle 18.30 alla fabbrica (Losone).
Nel frattempo Dojmi ha impiegato il periodo finale del mese di aprile per
realizzare all'interno della Ferriera (Locarno) un'installazione di natura
fortemente performativa intitolata Summer Kids Training Camp. Tale installazione
ha in parte mostrato i temi principali della fervida creatività di Dojmi,
che son raccolti in forma meta-antologica nel bel libro d'arte intitolato
proprio AIMREADY (ed. Booth-Clibborn, Londra 2005) e a cui si riferirà proprio
la personale losonese.
Dojmi possiede l'intero bagaglio tecnico dell'artista contemporaneo: impiega
il video, la fotografia, la pittura, l'installazione e la performance, declinando
però queste tecniche in modo personale. Per esempio i video sono di norma
filmati super8 da lui girati con una vecchia camera, riversati in digitale,
elaborati e montati. Immagini fisse provenienti da questi filmati vengono
poi anche stampate su vari supporti, come si potrà vedere alla fabbrica.
Con tali tecniche produce immagini frutto di ricordi d'infanzia, non sempre
dolci. Situazioni familiari, foto di gruppi scolastici e di campi estivi.
Ricordi che già nella percezione d'infanzia apparivano ambigui: lo stato
di malattia di un caro, i primi turbamenti preadolescenziali, un desiderio
fortemente contrastato di divenire grande sapendo di non poter più rivivere
dorate estati di vacanza. Un'iconografia alto borghese, ma senza orpelli,
un lessico familiare reso in forma diretta e non mediata.
Il titolo AIMREADY fa pensare anche al "mirate, fuoco!" (to aim in inglese
significa mirare) o all'estote parati dello scoutismo di Baden Powell: di
nuovo una dichiarazione testuale o iconica volutamente ambigua e sovente
iterativa. La ripetizione di elementi spiazzanti - come i simboli della fantomatica
Holy Church of Marmots - e l'ambientazione montana fan pensare a qualcosa
di memorabile nell'adolescenza del trentunenne Dojmi: le visioni di Linch
in Twin Peaks, tanto formalmente apprezzabili, quanto d'impossibile lettura
razionale.
Molto presente è poi la sua visione - in quanto artista - della scienza,
del suo ambiente fisico e del suo immaginario; en passant Dojmi è figlio
di uno scienziato in biologia.
Le installazioni che Dojmi presenterà a Losone son più algide rispetto al
lavoro assai scenografico messo "in vetrina" alla Ferriera. Da tale installazione
è comunque stato tratto un bel documento video che verrà mostrato anche a
Losone, assieme ad altri video, nella sala sotterranea Ctonia.
Il giovane artista ora è pronto ad esser conosciuto internazionalmente ed
era importante portarlo in Svizzera anche al fine di suggerire il suo interessante
modus operandi - in questo caso partito da quattro anni di lavoro su un prezioso
prodotto editoriale - ai giovani artisti dei nostri territori. Il volume
AIMREADY sarà disponibile alla mostra losonese.
Riccardo Lisi
Inaugurazione: venerdì 13 maggio alle 18.30
La Fabbrica
via Locarno 43 - Losone