Segreti, 2004. ''Il lavoro si concretizza con una serie di foto che ritraggono a mezzo busto la persona nell'atto di raccontare, dove sguardi e gesti lasciano immaginare storie vissute...'' M. Borzi'
Segreti, 2004
Osservare le persone, ha sempre suscitato in me, una grande curiosità , mi ha sempre
portato ad immaginare le loro vite pur non conoscendole, pensando anche le cose più
ardite, pensando che la vita di ognuno potesse avere sicuramente qualcosa di
speciale, di inimmaginabile.
Questi tentativi di entrare nella vita di sconosciuti, soltanto attraverso
l'osservazione dei loro movimenti e gesti, mi ha indotto a pensare di propormi come
confidente occasionale.
Ho pensato di chiedere a dieci persone di confidarmi qualcosa che non avrebbero mai
detto a nessuno.
E' nata una serie che ho intitolato "segreti".
Quando ho iniziato a relazionarmi alle persone con cui ho lavorato, mi sono accorto
che non si trattava di una semplice richiesta di confidenze, ma nella maggior parte
dei casi si è venuto a creare un rapporto di complicità molto intenso, si partiva
dal presupposto che qualsiasi cosa mi avessero confidato, sarebbe rimasto totalmente
ignoto a terzi, e in alcuni casi c'è stato uno scambio.
Il lavoro si concretizza con una serie di foto, che ritraggono a mezzo busto la
persona nell'atto di raccontare, dove sguardi e gesti lasciano immaginare storie
vissute, alcune raccontate con discrezione quasi a non voler alzare troppo il tono
di voce, altre sbattute in faccia a voce alta, brevi e intense.
Accanto ad ogni ritratto, ho posizionato un oggetto, che racchiude in se il senso di
un segreto mai confidato.
Inaugurazione 24 maggio '05, ore 19
Machè
Via della Consolata 9/g
10122 Torino Italy
lunedì/sabato 18.00-02.00