''...scavo la materia, c'e' piu' gestualita' nell'incidere, scavando riporto in superficie il colore celato dagli strati, come avviene in una colata lavica...'' B. Daniele
Racconti di materia
Da ben 15 anni, a partire dal 1990, il Borgo vincitore della Giostra delle Cento Torri, riceve un’opera appositamente creata da un artista, il Pittore del Palio.
“È noto che fra gli obiettivi primari della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba si pone la valorizzazione del territorio e della sua cultura: Alba, Langhe e Roero non sono solo tartufo ed enogastronomia, ma una ricchissima culla di diverse e varie forme espressiveâ€, afferma il Presidente dell’Ente Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Alberto Cirio: “L’artista scelto ha così la possibilità di allestire la tradizionale mostra espositiva del Pittore del Palio, tappa imperdibile per gli albesi e i turisti che si immergono nella grande kermesse fieristica autunnaleâ€.
Quest’anno, la scelta è caduta proprio su un albese, il pittore Bruno Daniele, che ha creato alcune opere appositamente per l’esposizione, visitabile nella chiesa di San Domenico dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 13 alle 18, dal 1° al 23 ottobre.
La produzione artistica di Daniele, ora assurta a piena maturità , con uno stile coraggioso e riconoscibile, ha subito nel tempo un’affascinante evoluzione: “Le mie prime opere figurative erano rivolte verso una pittura di impegno sociale (soggetti come emarginati, soggetti deboli che vivono ai margini della società …) ed ecologico (città pietrificate, alberi spogli). In queste opere le figure si stagliavano sempre su uno sfondo costituito da muri sbrecciati; raramente il cielo era protagonista, e, nelle poche opere in cui appariva, era sempre trattato con colori cupiâ€, afferma.
La prima svolta, all’inizio degli anni ’80: “Le figure scompaiono e i muri diventano i veri protagonisti. Scopro un mondo nuovo nelle stratificazioni e nelle sbrecciature. Avvicinandomi sempre di più come una sorta di zoom enucleo i particolari e li isolo. Mi accorgo che c’è un altro modo di “vedereâ€. È il mondo dell’informale per me, ma non per un insetto; per esso è il quotidiano: quando attraversa un solco grafitico o si arrampica su una piccola asperità , li vive come sentieri o montagneâ€, spiega Daniele con passione.
“Dopo qualche anno di impegno in questo tipo di pittura, inizia un nuovo ciclo di ricerca. Mi avvalgo dei materiali più disparati: sacchi di iuta, cartone ondulato, catrame e polistirolo. La materia si fa sempre più densa, sotto l’influenza di Burriâ€, dice Daniele, per proseguire con un cenno alla fase successiva e l’opera attuale: “All’inizio degli anni ’90 c’è un’altra svolta, quella che definisco “movimenti di materiaâ€. Le opere diventano più dinamiche, scavo la materia, c’è più gestualità nell’incidere e scavando riporto in superficie il colore celato dagli strati, come avviene in una colata lavica: la materia si muove lasciando affiorare il magma. Faccio spesso uso del formato tondo che mi permette una gestualità non limitata dai rigidi lati. Lavoro anche frequentemente su trittici e polittici. Attualmente proseguo la mia ricerca raccontando attraverso la materia ciò che ciascuno vuole sentir raccontareâ€.
Inaugurazione sabato 1 ottobre ore 16:00
Chiesa di San Domenico
via T. Calissano - Alba (CN)