Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
02 0202, 02 88451 FAX 02 88450104
WEB
Helmut Newton
dal 23/2/2006 al 3/6/2006
martedi' - domenica 9.30-19.30, giovedi' e sabato 9.30-22.30, lunedi' chiuso (la biglietteria chiude un'ora prima)

Segnalato da

Maria Grazia Vernuccio



approfondimenti

Helmut Newton
June Newton



 
calendario eventi  :: 




23/2/2006

Helmut Newton

Palazzo Reale, Milano

Sex and Landscapes, 90 scatti del celebre fotografo. Donne forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero, sullo sfondo di interni asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che si specchiano nel mare e paesaggi. La mostra ripercorre questo mondo attraverso una selezione di scatti di nudi e corpi femminili, ma non solo: Newton registrava le immagini di tutto cio' che lo affascinava: interni, scenari urbani, marine, paesaggi, edifici...


comunicato stampa

Sex and Landscapes

A cura di June Newton

“In fotografia ci sono due parole volgari: la prima e' arte, la seconda e' buon gusto. La bellezza e' intelligenza. E il fascino non ha nulla a che fare con il denaro." Helmut Newton

Il Comune di Milano - Assessorato alla Cultura e Federico Motta Editore presentano una grande mostra dedicata ad Helmut Newton.

Allestita nelle sale di Palazzo Reale la mostra presenta 90 scatti del celebre fotografo tedesco/australiano, tra cui alcuni inediti. Voluta e progettata in prima persona da Helmut Newton, la mostra espone infatti per la prima volta il ciclo completo “Sex and Landscapes" come lui stesso l’aveva pensato.

Donne forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero, glamour e fashion, sadomasochismo e feticismo, sullo sfondo di scenari urbani e stilizzati, interni asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che si specchiano nel mare, orizzonti desertici, paesaggi.

Corpi di donna la cui femminilita' e' un manifesto di erotismo. Seduzione. Libertinaggio d'arte. Liberta'. Ingenuita': questo e' stato ed e' ancora Helmut Newton, morto a Los Angeles nel 2004 a ottantatre anni, dopo essersi guadagnato la fama lavorando per l’affascinante e conturbante mondo della moda.

La mostra ripercorre questo accattivante mondo attraverso una selezione dei scatti piu' famosi di nudi e corpi femminili, ma non solo. Indipendentemente delle produzioni per la moda e la pubblicita', Helmut Newton viaggiava costantemente con la sua macchina fotografica, registrando le immagini di tutto cio' che lo affascinava: interni, scenari urbani, marine, paesaggi, edifici entrano cosi' a far parte del prezioso patrimonio lasciato in eredita' dal grande fotografo.

L’esposizione indaga anche questo aspetto piu' intimo ma meno noto di Newton, offrendo al visitatore inconsueti scatti di marine cupe e minacciose, onde fragorose, lunghe strade che corrono all’infinito, palazzi enigmatici, vedute aeree e insoliti paesaggi.

Ne scaturisce un affascinate percorso che alterna immagini di forte erotismo voyeuristico a vedute di paesaggi nati dalla piu' profonda intimita' di Helmut Newton e trasformati con la sua arma piu' forte: l’obiettivo fotografico.

Cosi' descrive il fotografo June Newton - la moglie amatissima che divise con lui tutta la vita diventandone essa stessa grande interprete con lo pseudonimo di Alice Springs - ''Non volle mai definirsi un artista. Preferiva definirsi un mercenario che affittava il suo talento a chi pagava di piu'''.
Quando, sedicenne, fuggito dalla Germania nazista per salvarsi dalle persecuzioni razziali, comincio' a lavorare in Australia come fotografo, decise di accettare qualsiasi lavoro per guadagnare quanto serviva per vivere. ''Scattavo foto ovunque - racconta Newton nella sua autobiografia - ma non ho mai pensato che il mio lavoro fosse una forma d'arte. In ogni caso volevo prostituire questo talento che mi era stato dato''.

Presentati per la prima volta e proiettati su grandi schermi all’interno del percorso espositivo della mostra, due video con un’intervista di June Newton al marito e alcune riprese di backstage sveleranno i segreti del lavoro di questa straordinaria figura della fotografia contemporanea.

Newton accettava la realta' ma solo per renderla sogno: fu questa - estesa alla costante sessuale espressa in forme crudeli, ossessive, quasi riti trasgressivi - una delle chiavi del suo successo.

Mostra promossa da Palazzo Reale, Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Federico Motta Editore

Organizzazione mostra Federico Motta Editore
Tel. 02 30076253 e-mail mostre@mottaeditore.it

Progetto di allestimento Gian Carlo Vischi architetto

Immagine coordinata Claudio dell’Olio

Ufficio Stampa Federico Motta Editore
Natalina Costa
Michela Beretta - Giorgia Montagna
02 30076223-229 michela.beretta@mottaeditore.it - giorgia.montagna@mottaeditore.it

Comune di Milano - Assessorato alla cultura
Maria Grazia Vernuccio 02 88450292/3 mariagrazia.vernuccio@comune.milano.it

Sveva Fede
336 693767 fattoriadisanfabiano@inwind.it

Ufficio P.R. Leti B Studio

Conferenza stampa giovedi' 23 febbraio 2006 ore 11.30
Milano, Palazzo Reale, sala conferenze

Inaugurazione: venerdi' 24 febbraio 2006 ore 18.30

Palazzo Reale
piazza Duomo, 12 - Milano
Orari: martedi' - domenica 9.30 - 19.30, giovedi' e sabato 9.30 - 22.30, lunedi' chiuso
Ingresso € 9,00 intero, € 7,50 ridotto, € 4,50 scuole (La biglietteria chiude un’ora prima)

IN ARCHIVIO [264]
Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau
dal 8/12/2015 al 19/3/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede