Fondazione Forma per la Fotografia
Milano
piazza Tito Lucrezio Caro, 1
02 58118067 FAX 02 89075418
WEB
Piergiorgio Branzi
dal 30/1/2006 al 25/3/2006
11- 21. Giovedi' 11 - 23. Chiuso il lunedi'

Segnalato da

Roberta de Fabritiis



approfondimenti

Piergiorgio Branzi



 
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30/1/2006

Piergiorgio Branzi

Fondazione Forma per la Fotografia, Milano

Incanti e altri ritratti. Una serie di 40 immagini in bianco e nero offrono un omaggio all’autore, ai suoi paesaggi del Mediterraneo, ai suoi visi colti come nel momento di trattenere un segreto. Con la tecnica della stampa gicle' le immagini sembrano animarsi di una luce nuova; particolari rimasti sepolti sulla pellicola riaffiorano, diventano materia, intessono di spessore il nero e il bianco della trama.


comunicato stampa

Incanti e altri ritratti

Si apre il 31 gennaio, presso Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano, la mostra di Piergiorgio Branzi Incanti e altri ritratti, a cura di Paolo Morello.

Una serie di 40 immagini in bianco e nero offrono un omaggio all'autore e ai suoi paesaggi del Mediterraneo, ai suoi visi colti come nel momento di trattenere un segreto, alle forme e agli spazi ritratti con raffinata sapienza compositiva.

Con la tecnica della stampa gicle', utilizzata in questa mostra da Branzi, le immagini sembrano animarsi di una luce nuova, di un contrasto piu' denso. Particolari rimasti sepolti sulla pellicola riaffiorano, diventano materia, intessono di spessore il nero e il bianco della trama e le fotografie trovano una dimensione diversa, piu' nuova e insieme antica.

La serie dei muri, i volti del sud d'Italia, i paesaggi dell'Andalusia, i giardini incantati e sommersi di neve: i temi cari al suo sguardo sono tutti in questa mostra e confermano Piergiorgio Branzi grande autore e interprete delle forme e degli spazi della fotografia italiana.

Delle molte, possibili anime della fotografia italiana, Piergiorgio Branzi incarna quella piu' colta, piu' aristocratica. Formatosi nella tradizione figurativa rinascimentale toscana, dotato di una naturale eleganza, presto abbandona la ricerca formale per diventare un maestro del ritratto ambientato. Monsignori, bambini, borghesi, paesani, colti di sorpresa, con sottile sarcasmo, restano in equilibrio tra un lirismo sommesso e una vivida caratterizzazione psicologica.

Memorabili sono i suoi diari di viaggio: dalle prime escursioni a Napoli e ad Ischia nel 1953, ai viaggi in Puglia e Lucania nel 1955, in Spagna nel 1956, in Grecia nel 1957, in India nel 1960. Tra i primi a cogliere la modernita' dei grandi modelli stranieri e a sperimentare l'uso del nero profondo, a quel tempo sconosciuto in Italia, con Paolo Monti e Mario Giacomelli, Branzi fu anche un innovatore geniale dei codici linguistici della fotografia.
Paolo Morello

Fiorentino, classe 1928, Piergiorgio Branzi compie studi classici e poi universitari di giurisprudenza, interrotti per la fotografia e il giornalismo, Comincia a fotografare nei primi anni Cinquanta, ottenendo immediata notorieta' in Italia e all'estero. Collabora con i primi settimanali illustrati, in particolare per il Mondo di Pannunzio.

Negli anni Sessanta passa al giornalismo. La sua attivita' professionale lo porta tra l'alto a vivere alcuni anni a Mosca come primo corrispondente televisivo occidentale nell'Unione Sovietica, poi a Parigi. Commentatore al telegiornale e inviato speciale, realizza per la RAI inchieste e documentari televisivi in Europa, Asia, Africa.

Inaugurazione: 31 gennaio

Forma Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 (20136) Milano
Orari: tutti i giorni dalle 11 alle 21. Giovedi' dalle 11 alle 23. Chiuso il lunedi'
Ingresso: 6,50 euro Ridotto 5 euro Scuole 3 euro

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