Galerie Cortex Athletico
Paris
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Waking Up
dal 2/2/2006 al 24/3/2006

Segnalato da

Galerie Cortex Athletico



 
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2/2/2006

Waking Up

Galerie Cortex Athletico, Paris

L’impegno nella forma artistica nell’era della dopo-postmodernita'


comunicato stampa

Waking Up

L’impegno nella forma artistica nell’era della dopo-postmodernita'

Un progetto curatoriale di Fre'de'ric Maufras con le opera di Patrick Bernier et Olive Martin, Olaf Breuning, Yves Chaudouet, Ilkka Halso, Olga Kisseleva, Benoit Maire, NG, Radek Community e Vilma

Dopo aver attraversato tutto il periodo modernista, la questione politica in ambito artistico e' ricomparsa anche nel postmodernismo. Per quanto i capolavori del primo siano spesso marcati dai drammi della Storia, alcuni di essi sono diventati persino i propagatori d’ideologie soggette ad essere rifiutate e/o condannate a dispetto delle loro qualita' estetiche, come I testi di Louis-Ferdinand Ce'line, le immagini di Alexandre Rodtchenko e le creazioni di tanti altri.

Ma, sorprendentemente, alcune delle tardive prospettive postmoderniste hanno relegato la questione estetica in secondo piano per fissare un allineamento delle opere con i discorsi: i riti relazionali degli anni Novanta ne costituiscono senza dubbio, d’altronde, a volte persino a loro insaputa, lo stereotipo piu' significativo. Eppure, sebbene questi atteggiamenti siano tutti critici nei confronti delle presunte certezze moderniste, alla fine non hanno fatto altro che riprodurre (e a volte persino “madiatizzare") gli schemi di propaganda, utilizzando i media visivi come vettori, a scopo di comunicazione, di mercato, sociali o puramente ideologici.

Una delle principali poste in gioco delle ricerche della dopo-postmodernita' e' quella di focalizzarsi nuovamente sulla questione della forma. Per quanto questa possa essere molteplice attualmente ( il concettualismo e la dematerializzazione dell’opera d’arte dipendono per esempio anche dalla forma ), cio' non toglie che rimanga il primo elemento costitutivo di tutti i percorsi artistici importanti.

Mettere la creazione artistica prima di tutto, rispondere all’epoca del simulacro durante la quale le campagne di comunicazione hanno potuto pretendere d’appropiarsi dell’arte ( per esempio quelle di Oliviero Toscani nella sfera meditica, quelle di Santiago Sierra nelle istituzioni artistiche). E in cui sempre piu' nuove teorie sugli scenari post-racconto saranno ritornate un’ennesima volta sulla strumentalizzazione piu' o meno incosciente dell’arte attraverso dei discorsi unici.

I percorsi esposti durante Waking Up possono discutere tra loro di democrazia, di denuncia di situazioni di propaganda, d’utopie intellettuali e di disimpegno cosi' come di fascino delle forme d’impegno. In un’epoca in cui le figure di un nuovo autoritarismo non cessano di mostrarsi sul pianeta, certi punti di vista messi in evidenza da delle attitudini dell’esposizione sono senza dubbio, prima o poi, semplicemente minacciati. In ogni modo, la questione presa in considerazione e' la necessita' di un risveglio estetico. Affianco a questa, per quanti visiteranno Waking Up, sara' forse visibile anche il risveglio politico, ma si tratterebbe allora di un’altra questione che la sorpasserebbe a posteriori : quella di un’ipotetica e incerta azione individuale e/o collettiva nella realta'. Al di la' delle opere e delle possibili opinioni degli artisti...

Fre'de'ric Maufras e' critico d’arte e curatore d’esposizioni indipendenti. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in << L’Art meme >>(Bruxelles), << Moscow Art Magazine >> (Mosca), << Neue Review >> (Berlino), << Parachute >>(Montre'al) e << Zero Deux >>(Nantes-Parigi).

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