Patrick Bernier et Olive Martin
Olaf Breuning
Yves Chaudouet
Ilkka Halso
Olga Kisseleva
Benoit Maire
NG
Radek Community
Vilma
L’impegno nella forma artistica nell’era della dopo-postmodernita'
Waking Up
L’impegno nella forma artistica nell’era della dopo-postmodernita'
Un progetto curatoriale di Fre'de'ric Maufras con le opera di Patrick
Bernier et Olive Martin, Olaf Breuning, Yves Chaudouet, Ilkka Halso, Olga
Kisseleva, Benoit Maire, NG, Radek Community e Vilma
Dopo aver attraversato tutto il periodo modernista, la questione politica
in ambito artistico e' ricomparsa anche nel postmodernismo. Per quanto i
capolavori del primo siano spesso marcati dai drammi della Storia, alcuni
di essi sono diventati persino i propagatori d’ideologie soggette ad
essere rifiutate e/o condannate a dispetto delle loro qualita' estetiche,
come I testi di Louis-Ferdinand Ce'line, le immagini di Alexandre
Rodtchenko e le creazioni di tanti altri.
Ma, sorprendentemente, alcune delle tardive prospettive postmoderniste
hanno relegato la questione estetica in secondo piano per fissare un
allineamento delle opere con i discorsi: i riti relazionali degli anni
Novanta ne costituiscono senza dubbio, d’altronde, a volte persino a loro
insaputa, lo stereotipo piu' significativo. Eppure, sebbene questi
atteggiamenti siano tutti critici nei confronti delle presunte certezze
moderniste, alla fine non hanno fatto altro che riprodurre (e a volte
persino “madiatizzare") gli schemi di propaganda, utilizzando i media
visivi come vettori, a scopo di comunicazione, di mercato, sociali o
puramente ideologici.
Una delle principali poste in gioco delle ricerche della
dopo-postmodernita' e' quella di focalizzarsi nuovamente sulla questione
della forma. Per quanto questa possa essere molteplice attualmente ( il
concettualismo e la dematerializzazione dell’opera d’arte dipendono per
esempio anche dalla forma ), cio' non toglie che rimanga il primo elemento
costitutivo di tutti i percorsi artistici importanti.
Mettere la creazione artistica prima di tutto, rispondere all’epoca del
simulacro durante la quale le campagne di comunicazione hanno potuto
pretendere d’appropiarsi dell’arte ( per esempio quelle di Oliviero
Toscani nella sfera meditica, quelle di Santiago Sierra nelle istituzioni
artistiche). E in cui sempre piu' nuove teorie sugli scenari post-racconto
saranno ritornate un’ennesima volta sulla strumentalizzazione piu' o meno
incosciente dell’arte attraverso dei discorsi unici.
I percorsi esposti durante Waking Up possono discutere tra loro di
democrazia, di denuncia di situazioni di propaganda, d’utopie
intellettuali e di disimpegno cosi' come di fascino delle forme d’impegno.
In un’epoca in cui le figure di un nuovo autoritarismo non cessano di
mostrarsi sul pianeta, certi punti di vista messi in evidenza da delle
attitudini dell’esposizione sono senza dubbio, prima o poi, semplicemente
minacciati. In ogni modo, la questione presa in considerazione e' la
necessita' di un risveglio estetico. Affianco a questa, per quanti
visiteranno Waking Up, sara' forse visibile anche il risveglio politico,
ma si tratterebbe allora di un’altra questione che la sorpasserebbe a
posteriori : quella di un’ipotetica e incerta azione individuale e/o
collettiva nella realta'. Al di la' delle opere e delle possibili opinioni
degli artisti...
Fre'de'ric Maufras e' critico d’arte e curatore d’esposizioni indipendenti.
Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in << L’Art meme >>(Bruxelles), <<
Moscow Art Magazine >> (Mosca), << Neue Review >> (Berlino), << Parachute
>>(Montre'al) e << Zero Deux >>(Nantes-Parigi).
Galerie Cortex Athletico
1, rue des Etables - Bordeaux