Museo di Sant'Agostino
Genova
piazza Sarzano, 35 R
010 2511263 FAX 010 2464516
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Gerusalemme Pitturata
dal 16/3/2001 al 7/4/2001

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16/3/2001

Gerusalemme Pitturata

Museo di Sant'Agostino, Genova

In occasione della messa in scena nella Chiesa di Sant'Agostino di Gerusalemme Liberata grande spettacolo itinerante dal poema di Torquato Tasso, la mostra costituisce un percorso attraverso incisioni, quadri e libri antichi che si ispirano alla Gerusalemme Liberata. A Genova, nel 1579, fu stampato per la prima volta il Canto IV del poema...


comunicato stampa

In occasione della messa in scena nella Chiesa di Sant'Agostino di Gerusalemme Liberata grande spettacolo itinerante dal poema di Torquato Tasso, testo e regia di Tonino Conte, percorso scenografico di Emanuele Luzzati, impianto scenico Emanuele Conte e costumi di Bruno Cereseto il Teatro della Tosse, con la collaborazione del Museo di Sant'Agostino, del Comune di Genova e della Sezione di Conservazione e Raccolta Locale della Biblioteca Berio presenta la mostra GERUSALEMME PITTURATA.

Allestita al Museo di Sant'Agostino la mostra è stata curata da Piero Boccardo, direttore della Galleria di Palazzo Rosso e da Clario Di Fabio, direttore della Galleria di Palazzo Bianco e del Museo di Sant'Agostino.

La mostra costituisce un percorso attraverso incisioni, quadri e libri antichi che si ispirano alla Gerusalemme Liberata. A Genova, nel 1579, fu stampato per la prima volta il Canto IV del poema. E poi, nel 1590, fu elaborata e realizzata a Genova, la prima edizione illustrata. Genovesi erano l'artista che disegnò le illustrazioni - Bernardo Castello, uno dei pittori più "moderni" e cosmopoliti, amico di letterati e poeti - e lo stampatore, Girolamo Bartoli. Fu un successo strepitoso, e si sprecarono gli elogi, tra i quali quelli di Torquato Tasso in persona Bernardo Castello finì così per diventare quasi il "traduttore in immagini ufficiale" della Gerusalemme: si può dire che fu proprio lui a favorirne, per tutto il Seicento ed oltre, la divulgazione e la percezione come vasto repertorio di suggestioni iconografiche e narrative.

E' stata anche la considerazione di questo fatto - il nesso fra Genova e la nascita di una dimensione figurativa del poema tassiano - che ha fatto nascere, insieme alla proposta drammaturgica e teatrale della Tosse, quella di un'iniziativa espositiva che - avendo per sede quello stesso Museo che già ospita lo spettacolo, negli spazi suggestivi dell'annessa, chiesa duecentesca - fornisse allo spettatore l'occasione per visitare sia le edizioni illustrate esposte, grazie alle Biblioteche Civiche di Genova, sia opere pittoriche di artisti italiani e, soprattutto, genovesi del XVI, XVII e XVIII secolo dedicate a episodi del poema.

Le edizioni con le incisioni di Bernardo Castello poste a confronto coi loro disegni preparatori originali e con la splendida rivisitazione che ne fece, nel Settecento, il Piazzetta; accanto, una selezione di dipinti, tra cui opere di Andrea Semino (Rinaldo guarda Armida nello specchio) e Giovanni Battista Paggi (Rinaldo nel giardino di Armida), di Domenico Fiasella (Angelica e Medoro e Rinaldo nel giardino di Armida) e di Sinibaldo Scorza (Erminia tra i pastori), di Mattia Preti (Clorinda libera Olindo e Sofronia dal rogo) e di Giovanni Agostino Ratti, provenienti da musei e collezioni private genovesi.

Questa scelta di collegare in modo organico la proposta teatrale e quella museale già l'anno scorso - con la messa in scena della Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze - è stata premiata dal gradimento degli spettatori; questa seconda esperienza si colloca su quella scia e rinnova e consolida un vero e proprio "itinerario" dal teatro al museo alla città.

Curatori della mostra sono Piero Boccardo, direttore della Galleria di Palazzo Rosso, e Clario Di Fabio, direttore della Galleria di Palazzo Bianco e del Museo di Sant'Agostino. Si ringrazia la Sezione di Conservazione e Raccolta Locale Biblioteca Berio.

Orario 20 - 22.30 ingresso compreso nello spettacolo
9 -19.30 con il biglietto del Museo di Sant'Agostino
£ 6.000
INFO tel 010 2511263 - tel 010 2470793


VISITE alla scoperta della Gerusalemme Liberata a Genova

Verso la fine del Cinquecento la Gerusalemme Liberata destò un notevole interesse tra gli intellettuali genovesi. Uno dei motivi del successo del poema è dato dalla sua ambientazione storica. Esso tratta infatti della prima crociata, a cui i genovesi avevano partecipato, contribuendo in modo decisivo alla vittoria con l'impresa di Guglielmo Embriaco e riportandone come bottino ceneri di San Giovanni Battista e il "sacro catino".

ALLA SCOPERTA dei luoghi delle Crociate e della Gerusalemme Liberata a Genova il Teatro della Tosse propone agli spettatori le visite:

· sabato 17 marzo:
Palazzo Cattaneo Adorno e Palazzo Imperiale con Ferdinando Bonora, appuntamento ore 18 a fine spettacolo davanti al Teatro della Tosse.
Il Palazzo Cattaneo Adorno (costruito nel 1587 da Giacomo e Lazzaro Spinola) di via Garibaldi contiene nella sala del piano rialzato la raffigurazione della "Presa di Gerusalemme ad opera di Guglielmo Embriaco", di Lazzaro Tavarone datata circa 1626. Nel Palazzo Imperiale in Campetto contiene invece affreschi di Bernardo Castello realizzati tra il 1599 e il 1617.

· sabato 24 marzo:
Commenda di Pré con Tonino Conte e Emanuele Luzzati appuntamento ore 18 alla Commenda.
La Chiesa di San Giovanni di Pré fu costruita alla fine del XII secolo dai Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che più tardi presero il nome di Cavalieri di Malta, insieme all'edificio della Commenda che funzionava come convento e come ostello per i pellegrini che da Genova si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa.

· sabato 31 marzo.
Torre Embriaci (esterno) e Museo del Tesoro di San Lorenzo con Clario di Fabio, ingresso al museo Lit. 5000
appuntamento ore 18 a fine spettacolo davanti al Teatro della Tosse.
La più antica ed alta torre privata della città conservatasi svetta con i suoi 41 metri. Gli Embriaci vennero esentati dal decreto che nel XII secolo ingiunse alle famiglie costantemente in lotta di non superare con le torri gli 80 palmi di altezza. Così molte torri vennero mozzate, mentre, probabilmente in virtù dei meriti acquisiti in Terrasanta da Guglielmo Embriaco, i 165 palmi della Torre Embriaci, visibili da ogni angolo della Genova storica non subirono l'ingiunzione.
Nel Museo del Tesoro di San Lorenzo gli oggetti narrano al visitatore storie che sconfinano nella leggenda: il sacro catino, reliquia dell'Ultima Cena di Cristo e cuore del museo; il piatto di San Giovanni Battista, che la tradizione vuole abbia accolto la testa del Battista.

Allo spettacolo è collegata inoltre la mostra fotografica
ALTRI SGUARDI
La follia nelle immagini di Uliano Lucas.

Uliano Lucas ha fotografato la psichiatria italiana degli ultimi trent'anni. Le prime denunce fotografiche dello stato di degrado e di abbandono all'interno dell'universo del Manicomio portano, insieme a quella di altri famosi artisti, la sua firma. Lucas documenta anche la psichiatria italiana degli ultimi anni, quella del lavoro territoriale, dell'apprendimento del lavoro, dell'inserimento socializzante attraverso le cooperative e l'impresa sociale.
Ci è sembrato di trovare un'analogia tra questo "sguardo diverso" che è sia quello dell'artista che quello dei volti ritratti, con la vicenda biografica di Torquato Tasso, rinchiuso per sette anni nell'ospedale di Sant'Anna a Ferrara nell'alternanza di fasi di lucidità e di allucinazioni.
Le fotografie esposte sono 150 e sono raccolte in catalogo edito da T-Scrivo A cura di Cosimo Schinaia.

Ingresso libero - nel Chiostro del Museo di Sant'Agostino

MUSEO DI SANT'AGOSTINO, Genova

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Gianni Carrea
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