In occasione della messa in scena nella Chiesa di Sant'Agostino di Gerusalemme Liberata grande spettacolo itinerante dal poema di Torquato Tasso, la mostra costituisce un percorso attraverso incisioni, quadri e libri antichi che si ispirano alla Gerusalemme Liberata. A Genova, nel 1579, fu stampato per la prima volta il Canto IV del poema...
In occasione della messa in scena nella Chiesa di Sant'Agostino di Gerusalemme Liberata
grande spettacolo itinerante dal poema di Torquato Tasso, testo e regia di Tonino Conte,
percorso scenografico di Emanuele Luzzati, impianto scenico Emanuele Conte e costumi di
Bruno Cereseto il Teatro della Tosse, con la collaborazione del Museo di Sant'Agostino,
del Comune di Genova e della Sezione di Conservazione e Raccolta Locale della Biblioteca
Berio presenta la mostra GERUSALEMME PITTURATA.
Allestita al Museo di Sant'Agostino la
mostra è stata curata da Piero Boccardo, direttore della Galleria di Palazzo Rosso e da
Clario Di Fabio, direttore della Galleria di Palazzo Bianco e del Museo di Sant'Agostino.
La mostra costituisce un percorso attraverso incisioni, quadri e libri antichi che si
ispirano alla Gerusalemme Liberata. A Genova, nel 1579, fu stampato per la prima volta
il Canto IV del poema. E poi, nel 1590, fu elaborata e realizzata a Genova, la prima
edizione illustrata. Genovesi erano l'artista che disegnò le illustrazioni - Bernardo
Castello, uno dei pittori più "moderni" e cosmopoliti, amico di letterati e poeti - e
lo stampatore, Girolamo Bartoli. Fu un successo strepitoso, e si sprecarono gli elogi,
tra i quali quelli di Torquato Tasso in persona Bernardo Castello finì così per diventare
quasi il "traduttore in immagini ufficiale" della Gerusalemme: si può dire che fu proprio
lui a favorirne, per tutto il Seicento ed oltre, la divulgazione e la percezione come
vasto repertorio di suggestioni iconografiche e narrative.
E' stata anche la considerazione di questo fatto - il nesso fra Genova e la nascita di
una dimensione figurativa del poema tassiano - che ha fatto nascere, insieme alla proposta
drammaturgica e teatrale della Tosse, quella di un'iniziativa espositiva che - avendo per
sede quello stesso Museo che già ospita lo spettacolo, negli spazi suggestivi dell'annessa,
chiesa duecentesca - fornisse allo spettatore l'occasione per visitare sia le edizioni
illustrate esposte, grazie alle Biblioteche Civiche di Genova, sia opere pittoriche di
artisti italiani e, soprattutto, genovesi del XVI, XVII e XVIII secolo dedicate a episodi
del poema.
Le edizioni con le incisioni di Bernardo Castello poste a confronto coi loro
disegni preparatori originali e con la splendida rivisitazione che ne fece, nel Settecento,
il Piazzetta; accanto, una selezione di dipinti, tra cui opere di Andrea Semino (Rinaldo
guarda Armida nello specchio) e Giovanni Battista Paggi (Rinaldo nel giardino di Armida),
di Domenico Fiasella (Angelica e Medoro e Rinaldo nel giardino di Armida) e di Sinibaldo
Scorza (Erminia tra i pastori), di Mattia Preti (Clorinda libera Olindo e Sofronia dal rogo)
e di Giovanni Agostino Ratti, provenienti da musei e collezioni private genovesi.
Questa scelta di collegare in modo organico la proposta teatrale e quella museale giÃ
l'anno scorso - con la messa in scena della Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze - è stata
premiata dal gradimento degli spettatori; questa seconda esperienza si colloca su quella
scia e rinnova e consolida un vero e proprio "itinerario" dal teatro al museo alla città .
Curatori della mostra sono Piero Boccardo, direttore della Galleria di Palazzo Rosso, e
Clario Di Fabio, direttore della Galleria di Palazzo Bianco e del Museo di Sant'Agostino.
Si ringrazia la Sezione di Conservazione e Raccolta Locale Biblioteca Berio.
Orario 20 - 22.30 ingresso compreso nello spettacolo
9 -19.30 con il biglietto del Museo di Sant'Agostino
£ 6.000
INFO tel 010 2511263 - tel 010 2470793
VISITE alla scoperta della Gerusalemme Liberata a Genova
Verso la fine del Cinquecento la Gerusalemme Liberata destò un notevole interesse tra
gli intellettuali genovesi. Uno dei motivi del successo del poema è dato dalla sua
ambientazione storica. Esso tratta infatti della prima crociata, a cui i genovesi avevano
partecipato, contribuendo in modo decisivo alla vittoria con l'impresa di Guglielmo
Embriaco e riportandone come bottino ceneri di San Giovanni Battista e il "sacro catino".
ALLA SCOPERTA dei luoghi delle Crociate e della Gerusalemme Liberata a Genova il Teatro
della Tosse propone agli spettatori le visite:
· sabato 17 marzo:
Palazzo Cattaneo Adorno e Palazzo Imperiale
con Ferdinando Bonora,
appuntamento ore 18 a fine spettacolo davanti al Teatro della Tosse.
Il Palazzo Cattaneo Adorno (costruito nel 1587 da Giacomo e Lazzaro Spinola) di via
Garibaldi contiene nella sala del piano rialzato la raffigurazione della "Presa di
Gerusalemme ad opera di Guglielmo Embriaco", di Lazzaro Tavarone datata circa 1626.
Nel Palazzo Imperiale in Campetto contiene invece affreschi di Bernardo Castello
realizzati tra il 1599 e il 1617.
· sabato 24 marzo:
Commenda di Pré con Tonino Conte e Emanuele Luzzati
appuntamento ore 18 alla Commenda.
La Chiesa di San Giovanni di Pré fu costruita alla fine del XII secolo dai Cavalieri
del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che più tardi presero il nome di Cavalieri di Malta,
insieme all'edificio della Commenda che funzionava come convento e come ostello per
i pellegrini che da Genova si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa.
· sabato 31 marzo.
Torre Embriaci (esterno) e Museo del Tesoro di San Lorenzo
con Clario di Fabio, ingresso al museo Lit. 5000
appuntamento ore 18 a fine spettacolo davanti al Teatro della Tosse.
La più antica ed alta torre privata della città conservatasi svetta con i suoi 41 metri.
Gli Embriaci vennero esentati dal decreto che nel XII secolo ingiunse alle famiglie
costantemente in lotta di non superare con le torri gli 80 palmi di altezza.
Così molte torri vennero mozzate, mentre, probabilmente in virtù dei meriti acquisiti
in Terrasanta da Guglielmo Embriaco, i 165 palmi della Torre Embriaci, visibili da ogni
angolo della Genova storica non subirono l'ingiunzione.
Nel Museo del Tesoro di San Lorenzo gli oggetti narrano al visitatore storie che sconfinano
nella leggenda: il sacro catino, reliquia dell'Ultima Cena di Cristo e cuore del museo;
il piatto di San Giovanni Battista, che la tradizione vuole abbia accolto la testa del
Battista.
Allo spettacolo è collegata inoltre la mostra fotografica
ALTRI SGUARDI
La follia nelle immagini di Uliano Lucas.
Uliano Lucas ha fotografato la psichiatria italiana degli ultimi trent'anni.
Le prime denunce fotografiche dello stato di degrado e di abbandono all'interno
dell'universo del Manicomio portano, insieme a quella di altri famosi artisti,
la sua firma. Lucas documenta anche la psichiatria italiana degli ultimi anni,
quella del lavoro territoriale, dell'apprendimento del lavoro, dell'inserimento
socializzante attraverso le cooperative e l'impresa sociale.
Ci è sembrato di trovare un'analogia tra questo "sguardo diverso" che è sia quello
dell'artista che quello dei volti ritratti, con la vicenda biografica di Torquato
Tasso, rinchiuso per sette anni nell'ospedale di Sant'Anna a Ferrara nell'alternanza
di fasi di lucidità e di allucinazioni.
Le fotografie esposte sono 150 e sono raccolte in catalogo edito da T-Scrivo
A cura di Cosimo Schinaia.
Ingresso libero - nel Chiostro del Museo di Sant'Agostino
MUSEO DI SANT'AGOSTINO, Genova