Dopo molti anni, Concetto Pozzati torna ad esporre "in grande stile" a Genova, presentando settanta opere di medie dimensioni...
Dopo molti anni, Concetto Pozzati torna ad esporre "in grande stile" a Genova,
presentando settanta opere di medie dimensioni (molte delle quali sconosciute al pubblico)
nelle sale dello Show Room Telemarket a Palazzo Orsini. Artista internazionale,
intellettuale, ordinario della cattedra di pittura dell'Accademia di Bologna dopo
Firenze e Venezia, anche uomo politico (è stato Assessore alla Cultura del Comune
di Bologna dal '93 al '96), Concetto Pozzati arriva a Genova con gli ultimi quattro
cicli delle sue opere.
Il pregiato catalogo monografico del maestro bolognese è
stato curato da Giovanni Granzotto e Dino Marangon per i tipi di Giorgio Corbelli Editore.
Le opere più datate risalgono alla fase in cui, dopo la sua piena adesione
alla Neo-Avanguardia, Concetto Pozzati sceglie di dipingere quei fiori che - dopo Van Gogh,
Matisse e altri mostri sacri - nessuno aveva più affrontato, proprio per l'impossibilitÃ
di far convivere la fretta e la radicalità interiore della stessa Neo-Avanguardia con la
riproposizione di certi archetipi (l'unica eccezione, in tal senso, è costituita da un
artista pop come Andy Warhol, i cui fiori, però, vengono sempre concepiti in forma
stilizzata). Si tratta, in sostanza, del tentativo di recuperare una dimensione dalla
quale, volutamente, un'intera generazione di pittori era rimasta estranea.
Un discorso analogo, ma con una differenza sostanziale, può essere fatto per i paesaggi,
che nella versione di Pozzati, non a caso, diventano "Paesaggi impossibili quasi dal
vero", con quel doppio aspetto d'incertezza che li rende, di fatto, un'altra cosa.
Le opere recentissme sono comprese, infine, nei due cicli titolati le "Sentinelle della
pittura" e "Tutto di "testa". Le sentinelle sono uccelli immaginari appollaiati sulle torri
che dominano un possibile deserto dei tartari mentre le teste sembrano recuperare una
nuova poesia degli affetti o la poesia tout court.
In queste opere entra con forza anche
l'attualità del periodo, in primo luogo quella della guerra dei Balcani (ma anche il
ricordo di quella del Golfo), facendo sì che il sogno, questa volta, diventi qualcosa
di tragico e di grottesco, due elementi che, secondo alcuni, sarebbero da collegare,
rispettivamente, ad altrettanti omaggi di Pozzati all'Hitchcock de "Gli uccelli" e al
Pasolini di "Uccellacci e uccellini".
Inaugurazione sabato 17 marzo 2001 ore 18.00
Orari
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00/15.00-19.30
sabato ore 10.00-19.30, domenica e lunedì chiuso
Ufficio stampa
Giovanni Simoneschi, tel. 051 6144694
e-mail simoneschi@iol.it
Showroom Telemarket, Palazzo Orsini, via Roma 61r-8/2, 16121 Genova, tel. 010.57.61.306.