Autoritratto per un autore anonimo. Promossa dal Comune di Napoli e curata dallo Studio Trisorio e dall'Archivio Alfano, si inaugura alle ore 11 al Castel dell'Ovo di Napoli la prima retrospettiva di Carlo Alfano (Napoli 1932-1990). Attraverso gli oltre cinquanta lavori, la mostra ripercorre l'iter creativo dell'artista che copre un arco temporale che va dalla fine degli anni '50 al 1990, anno della sua scomparsa.
Autoritratto per un autore anonimo.
Promossa dal Comune di Napoli e curata dallo Studio Trisorio e dall'Archivio Alfano, si inaugura alle ore 11 al Castel dell'Ovo di Napoli la prima retrospettiva di Carlo Alfano (Napoli 1932-1990).
Attraverso gli oltre cinquanta lavori, la mostra ripercorrerà l'iter
creativo dell'artista che copre un arco temporale che va dalla fine degli
anni '50 al 1990, anno della sua scomparsa.
Il lavoro di Carlo Alfano riflette una metodica ricerca sulle ragioni
interne della rappresentazione, in una serrata dialettica tra figurazione e
tematiche filosofiche e letterarie del '900.
Saranno in mostra le opere particolarmente significative destinate
dall'artista stesso a comporre la sua personale collezione. Tra queste,
Delle distanze dalla rappresentazione (1968-1969), dove la caduta ritmica di
una goccia d'acqua in una vasca situata nella penombra di una stanza,
amplifica la suggestione di un rito in un alternarsi di causa-effetto; o
ancora, Stanza per voci e Archivio delle Nominazioni (1969-1974): una
cornice metallica è il luogo dove si apre una rappresentazione temporale,
sonora e verbale insieme, grazie ad un nastro magnetico che fende lo spazio
scandendo i secondi, le parole e i silenzi dei diversi
autoritratti-ritratti.
Da questo lavoro trae origine il ciclo Frammenti di un autoritratto anonimo
(1969-1990), variazione pittorica e analitica dei complessi meccanismi della
frammentazione di sequenze testuali e visive.
Si potranno, inoltre, vedere le opere dei cicli Narciso ed Eco, dove il tema
del mito coincide con quello dello sdoppiamento autobiografico e
dell'impossibilità della rappresentazione, e quelle della serie Figura (anni
'80), che sembrano quasi chiudere il cerchio della riflessione compiuta agli
esordi, indagando sulle contraddizioni e raccontando, attraverso la
scissione delle figure, una fenomenologia della discontinuità , della
frattura.
La parabola espressiva delle opere del ciclo Figura (degli anni '80) è
legata ai lavori che preludono a Camera n° 1 (1987), oggi conservata al
Museo di Capodimonte. La pittura, come in uno specchio, suggerisce categorie
qualitative e mentali: durata, intensità , risonanza, profondità , opacità ,
silenzio, destino, luce, oscurità .
Catalogo: Charta Editore, a cura di Flavia Alfano
Orari: Tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 17. Giorni festivi, dalle ore 10 alle ore 13.30
Ingresso gratuito
Castel dell'Ovo, Via Partenope, Napoli,
Per informazioni Laura Trisorio, tel.fax 081 414306
Ufficio Stampa Roberto Begnini - Roma
tel. 06 3204912 fax 06 32656269