Di Wurmkos a cura di Boris Brollo. Mostra a latere della 49a Biennale di Venezia. Eden nasce come luogo della meraviglia e dell’immaginazione. E' uno spazio in continuo divenire, amorfo nella sua abbondanza di forme che lo invadono completamente; la collocazione in un sito di archeologia industriale (una vecchia fornace muranese recentemente restaurata) ne accentua la sensazione. Il progetto prevede un laboratorio durante i primi giorni di inaugurazione che arricchira' i disegni gia' realizzati, posti in apposite tasche ricavate nelle forme scultoree 'gonfiabili e gonfiate'.
Di Wurmkos a cura di Boris Brollo
Mostra a latere della 49a Biennale di Venezia
Wurmkos è un laboratorio di arti visive, creato nel 1987 da Pasquale Campanella e dalle persone con disagio psichico, utenti della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione di Sesto S.Giovanni, Milano. È un luogo aperto nel quale entrano, su diversi progetti, artisti, disagiati e non, critici, persone che collaborano alla realizzazione di opere e testi.
Eden nasce come luogo della meraviglia e dell’immaginazione. È uno spazio in continuo divenire, amorfo nella sua abbondanza di forme che lo invadono completamente; la collocazione in un sito di archeologia industriale (una vecchia fornace muranese recentemente restaurata) ne accentua la sensazione.
Il progetto prevede un laboratorio durante i primi giorni di inaugurazione che arricchirà i disegni già realizzati, posti in apposite tasche ricavate nelle forme scultoree 'gonfiabili e gonfiate'. Wurmkos mostrerà così al pubblico i suoi modi e metodi di lavoro, modalità che non si chiudono al proprio interno ma che sviluppano interazione con altre persone, portatrici a loro volta di nuove sinergie progettuali. Una stanza conterrà la riproduzione in vetro delle piccole forme da cui originano le grandi. Prodotte nella fornace di Adriano Berengo da un maestro vetraio, rappresentano la relazione con il luogo 'Murano, in questo caso'a cui Wurmkos presta attenzione da sempre.
Eden è caratterizzato da un’apertura verso l’alterità , dal desiderio di avere un destino estraneo al soggetto che lo ha concepito. È un luogo in continuo divenire, senza punti fermi, in cui si deve ogni volta ricominciare, completamente in balia dell’alterità .
Come aveva già fatto con il progetto Tana del 2000, Wurmkos indaga nuovamente il tema dell’abitare, la cui essenza è il fatto che l’individuo appartenga alle cose e soggiorni in esse, facendo della spazialità la condizione dell’esperienza.
Murano, Spazio Berengo, fondamenta vetrai, Campiello Pescheria
laboratorio: 7,8,9 giugno dalle ore 11 alle 17
inaugurazione: venerdì 8 giugno ore 17
dal: 9 giugno al 9 settembre
orario: dalle 11 alle 18, chiuso lunedì
gli inviti possono essere ritirati gratuitamente presso:
ufficio stampa della Biennale di Venezia
Galleria Berengo, fondamenta vetrai, Murano
Berengo Collection, San Marco Calle larga, 412/413
mostra promossa da: Claudio Palvarini, Presidente Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Sesto S.Giovanni (Mi); Galleria Bordone, Milano in collaborazione con: A.I.A.P.-Unesco, Parigi; Luigia Manni; Elisabetta Longari con il patrocinio di:Regione Veneto e Provincia di Venezia
presentare l’invito all’ingresso
per informazioni contattare: Galleria Bordone ++39 02 48015365
dal 5 al 9 giugno ++39 338 9644236
gallbord@tin.it