dal Trecento al Settecento. Dopo la mostra 'Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari' realizzata nell'autunno 1999, la Galleria Moretti si apre nuovamente ad un importante evento espositivo. Le sale di Palazzo Niccolini, sede della Galleria, ospiteranno circa quaranta dipinti, per lo piu' inediti, in occasione della mostra 'Pittori attivi in Toscana dal Trecento al Settecento'.
dal Trecento al Settecento
Dopo la mostra 'Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari' realizzata nell'autunno 1999, la Galleria Moretti si apre nuovamente ad un importante evento espositivo. Le sale di Palazzo Niccolini, sede della Galleria, ospiteranno circa quaranta dipinti, per lo più inediti, in occasione della mostra 'Pittori attivi in Toscana dal Trecento al Settecento'.
E' ancora un itinerario importante quello delineato dalla
Galleria Moretti lungo cinque secoli fondamentali per la Toscana, che vede
formarsi, risplendere e tramontare la fulgida parabola medicea. Una Toscana
che assurge a laboratorio privilegiato di idee e segni culturali, tra
Umanesimo, pieno Rinascimento, sospese e sperimentali eleganze della
Maniera, rarefatte opulenze barocche.
L'esposizione si articola in tre sezioni.
Un primo nucleo, costituito da più di venti dipinti, testimonia il
fulgore dell'alta epoca, ricostruendo, per quanto sia possibile ad una
galleria privata, l¹intensa produzione artistica di uno dei periodi più
fervidi della storia figurativa toscana. Saranno esposti, in molti casi per
la prima volta, capolavori di artisti dal Trecento al Cinquecento, tra cui
alcuni splendidi fondi oro.
Tra le opere più antiche di questo primo gruppo, si segnalano la "Madonna
col Bambino" di Jacopo del Casentino e quelle con angeli e santi di Agnolo
Gaddi, del Maestro della Madonna Straus e l'importante crocifissione del
senese Maestro della Pietà .
Il Quattrocento, età della piena affermazione rinascimentale e di grandi
conquiste artistiche e culturali, si rivela attraverso Francesco d'Antonio,
Andrea di Bartolo, lo Scheggia, fratello del più celebre Masaccio, Jacopo
del Sellaio, Pietro Orioli e Francesco Botticini. A cavallo tra XV e XVI
secolo si situano invece le opere di Tommaso, e del Maestro del Tondo
Borghese di cui vengono esposti due splendidi tondi e l'importante olio su
tavola di Santi di Tito la Creazione di Eva.
Un secondo corposo gruppo di dipinti documenta poi la straordinaria e
sempre sorprendente ricchezza e varietà di temi del Seicento fiorentino,
epoca recentemente rivalutata nella reale portata dei suoi superbi
raggiungimenti artistici, attraverso i suoi grandi protagonisti ed artisti
comprimari. In mostra sono presenti le opere di Lorenzo Lippi, di Francesco
Botti, di Simone Pignoni e di Virgilio Zaballi, pittore formatosi alla
scuola dell'Empoli, che firma l'unica sua natura morta a tutt'oggi nota.
Del pittore pistoiese Giacinto Gimignani viene proposta una importante
tela allegorica dipinta per i Rospigliosi; del pittore perugino Gian
Domenico Cerrini, attivo alla corte dei Medici, viene esposta la grande tela
con "Il matrimonio mistico di Santa Caterina", e del sofisticato pittore
senese Bernardino Mei la "Fuga in Egitto".
A rappresentare il Settecento, secolo controverso per la Toscana, che si
apre con la dissoluzione del Granducato mediceo, vi sono, tra le altre
tele, un episodio della vita di Arlecchino dipinto dal massimo pittore
locale Gian Domenico Ferretti; la "Natura morta" del celebre pittore
reggiano, ma toscano di adozione, Cristoforo Munari; un pendant satirico del
genovese Alessandro Magnasco e due vedute di Gaspard Van Wittel.
La mostra verrà corredata da un catalogo scientifico, in lingua italiana
e in lingua inglese, a cura di Francesca Baldassari, edito dalla Polistampa
di Firenze. Ogni dipinto sarà accompagnato da una scheda scritta dagli
specialisti del settore, tra cui, oltre a Francesca Baldassari, Luciano
Bellosi, Daniele Benati, Franco Canepa, Gaudenz Freuler, Laura Laureati,
Nicoletta Pons, Lisa Venturini, Angelo Tartuferi e Ludovica Trezzani.
CURATORE: Fabrizio Moretti
CATALOGO: Casa editrice POLISTAMPA, Firenze
A cura di Francesca Baldessari, con schede scientifiche di Francesca
Baldassari, Luciano Bellosi, Daniele Benati, Franco Canepa, Laura Laureati,
Nicoletta Pons, Angelo Tartuferi e Ludovica Trezzani
Immagine: Cristoforo Munari (Reggio Emilia 1667 - Pisa 1720)
Limoni, bucchero, mandola, brocca e tazza di porcellane cinesi con ciliegie, calice
Olio su tela, cm. 75 x 62,3
INAUGURAZIONE: sabato 22 settembre 2001 dalle ore 18.30
ORARI: dal 23 settembre al 7 ottobre orario continuato 10.00 Â 20.00
tutti i giorni comprese le domeniche; dall'8 ottobre al 24 novembre da martedì a sabato 10.00 Â
13.00; 15.00 Â 19.00.
Lunedì su appuntamento. Domenica chiuso.
ingresso gratuito
Galleria Moretti, Palazzo Niccolini, Piazza Ottaviani 17r, Firenze
INFORMAZIONI AL PUBBLICO: Telefax. 055-2654277
UFFICIO STAMPA:
Studio Pesci Bologna tel: 051-269267, fax: 051-2960748,
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