Una rielaborazione dell'immagine fotografica che mira a rappresentarne i particolari su tela attraverso l'utilizzo esclusivo dei colori ad olio. Soggetto principale delle creazioni dell'artista sono i ritratti delle sue figlie, rappresentate tra forti contrasti di luce.
Personale
Ricerca dell’attimo, dell’immediata sensazione della realtà, non per una sua banale illusione mimetica ma per catturarne l’intensità: questi i tratti delle creazioni di Cynthia Bassan.
Una rielaborazione dell’immagine fotografica che mira a rappresentarne i particolari su tela, interpretandoli: un lavoro che Cynthia Bassan materializza attraverso l’utilizzo esclusivo di colori ad olio che consentono un impasto corposo e vellutato lontano dalla nitidezza metallica iperrealista. Soggetto principale delle creazioni dell’artista, i ritratti delle sue figlie, rappresentate tra forti contrasti di luce - vero fil rouge delle sue opere - che creano misteriosi richiami che così tanto rendono peculiari questi quadri così attenti a soffermarsi su quei tratti della realtà che troppo spesso, presi dalla frenesia, si è portati a tralasciare.
Come se la tela ne fosse una nuova lettura, un ausilio al suo svelarsi mostrandoci un’ambientazione di tempi passati, e l’immagine una metafora di sogni inespressi. Il critico Franchino Falsetti di lei ha scritto: “I ritratti di Cynthia Bassan sono ‘cartoline’ di un tempo sognante di giovani donne (le sue figlie) che sembrano uscite dall’impressionistico intimo mondo proustiano; sembrano ‘modelli’ che pubblicizzano la ‘chimère’, cioè quella particolare ‘illusione’ che si coglie sui volti, che non sorridono, ma sembrano attendere, dall’autrice, il senso della loro presenza, il senso della loro liberazione”.
Romana di nascita, Cynthia Bassan si dedica alla pittura da quasi vent’anni. La sua carriera è costellata di successi: oltre ad importanti recensioni su alcuni dei più importanti periodici del settore (tra gli altri, Corriere dell’Arte e Arte), è stata vincitrice, nel 2000, della targa d’argento per il Premio Arte dell’omonima rivista di Mondadori con Il riposo, e nel 2004 è stata autrice di due dipinti ad olio per il film ‘Life Acquatic’ di Wes Anderson.
Inaugurazione: Sab 8 Settembre alle 19
Galleria d’Arte 18
via San Felice 18, Bologna
Ingresso libero