Mostra personale. L'artista mette in scena una rilettura della natura
Un grande silenzio avvolge il mondo vegetale nel lavoro di Penso, una sorta di dilatazione di reali/naturali periferie che si spostano e si trasformano, rincorrendo un ideale di confine nomade, di bosco e dei suoi innumerevoli abitanti; confini mutevoli che tracciano nella loro natura percorsi come stelle, luminosi gruppi di dati o specie diverse di alberi.