Esposta una serie di disegni del ciclo Soap Opera. Le carte ripercorrono l'evoluzione di un'onda e la sua dissoluzione nel tempo. L'immagine nasce dal movimento circolare di una spugna insaponata passata su una superficie nera specchiante; le tracce di schiuma, consumandosi, creano le varie fasi di saturazione dell'opera.
Testo di James Putnam
La 41 artecontemporanea presenta la prima personale a Torino dell'artista
francese Pierre Yves Le Duc che espone una serie di disegni del ciclo Soap
Opera. Le carte ripercorrono l'evoluzione di un'onda e la sua dissoluzione
nel tempo. L'immagine nasce dal movimento circolare di una spugna
insaponata passata su una superficie nera specchiante; le tracce di
schiuma, consumandosi, creano le varie fasi di saturazione dell'opera.
La serie di disegni che compone Soap opera si articola come una sequenza
in cui ad ogni foglio l'artista introduce variazioni minime aprendo la
ripetizione all'intenzione cinetica. La successione veloce delle immagini
riporta alla visione mobile del cinematografo e alla dimensione ciclica
dell'onda, ed il titolo, per ironica coincidenza, rimanda alla dimensione
sociale e televisiva di infiniti programmi a puntate che si succedono
nella ripetizione differente.
I segni bianchi e neri che strutturano l'immagine evocano tecniche
grafiche come xilografia o linoleumgrafia, tecniche che utilizzano il
colore puro e incisivo richiamando la grafica espressionista tedesca o
austriaca nella portata comunicativa, emozionale, a tratti violenta,
dell'immagine. Allo stesso tempo bianco e nero accentuano la distanza
dell'artista dal soggetto, riconducendolo a icona e oggetto simbolico di
ricerca. "Il confine fluido tra il nero ed il bianco esprime il concetto
secondo il quale nessuna qualità è indipendente dal suo opposto e riflette
la dualità intrecciata di tutte le cose che si trovano in natura. Così le
dense pennellate nere dell'ampia onda di Le Duc rappresentano la forza
motrice in avanti, mentre lo spazio bianco diventa il vacuo vuoto
recessivo che si trova sotto l'onda. [.] Le forme dell'onda conducono
l'occhio nelle profondità di Soap Opera creando una tensione tra la linea
e il piano, evocando una sensazione di spazio, un senso di trasparenza e
una straordinaria illusione di movimento in avanti. Questo aiuta a
generare uno schema ciclico di movimento, in cui si viaggia attraverso le
dimensioni dello spazio e del tempo ed è come se i vortici e le creste di
schiuma rappresentati in Soap Opera simboleggiassero le forze naturali e
le sottocorrenti che circondano la nostra vita quotidiana". (dal testo di
James Putnam)
L'onda di Soap opera nasce da un gesto che convenzionalmente è metafora di
cancellazione e che costituisce l'atto creativo. Sono numerose le metafore
richiamate dal soggetto dell'opera, dal piano filosofico esistenziale al
campo biologico e fisico e si intrecciano con l'evocazione di riflessioni
culturali e letterarie e le celebri immagini della storia dell'arte
giapponese di inizio Ottocento.
Soap Opera costituisce inoltre il progetto di base di Motion Painting,
imponente ed ambiziosa installazione in cui la serie completa di disegni
dell'onda sarà proiettata su pannelli in successione che riproporranno il
moto ascendente e discendente dell'onda nella ripetizione ciclica.
L'insieme si configura come architettura di luce e movimento che proietta
lo spettatore al centro di un'onda emozionale.
Inaugurazione 18 gennaio 2008
41 artecontemporanea
via Mazzini, 41 - Torino
Orari galleria: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19. Mattino e lunedì su appuntamento
Ingresso libero