Antonio Rovaldi
dal 16/3/2008 al 18/4/2008
Segnalato da
16/3/2008
Antonio Rovaldi
Monitor (vecchia sede), Roma
Job is My Danger. Il video, interamente girato nelle cave di marmo delle Alpi Apuane, narra di una discesa nelle viscere della terra, delle note calde di un sassofono che accarezzano le pietre, del desiderio umano di tradurre un sentimento in immagine. In mostra anche alcuni piccoli lavori in ceramica.
“Job is my Danger”. Suona serio ed ironico al tempo stesso. Suona come una canzone punk anni ʼ70, ma contiene anche una dimensione
tutta vera, che è quella del pericolo delle immagini, del loro disvelamento e quindi del fallimento possibile che si annida dietro.
Per la seconda personale presso la galleria Monitor, siamo lieti di presentare il nuovo lavoro di Antonio Rovaldi, frutto di un
anno di studi e ricerche. Job is my Danger è il titolo della mostra, ma anche il video che ne è protagonista, interamente girato nelle
cave di marmo delle Alpi Apuane. Narra di una discesa nelle viscere della terra, delle note calde di un sassofono che accarezzano
le pietre, del desiderio umano di tradurre un sentimento in immagine. Cʼè dentro la paura, il pericolo di un fallimento .
“Imagene a world comprised solely of images”: lʼintuizione e il suo sviluppo nascono anche da questa frase, tracciata velocemente
con un gesso bianco sul selciato di un parcheggio in disuso a Philadelphia e trovata da Rovaldi in uno dei suoi viaggi.
“Il pericolo è il mio mestiere” è un motto che appartiene alle nostre più antiche memorie, ed è anche un memento scritto in rosso lacca
allʼingresso di una delle cave delle Alpi toscane. Lʼartista non fa altro che appropriarsene, ribaltandone ironicamente il senso: Job is My Danger,
come a dire che alla fine, il pericolo è anche quello di cogliere unʼimmagine senza afferrarla, lasciando che scivoli via silenziosamente.
Lʼintera mostra di Rovaldi è un viaggio per immagini che affiorano dal buio di una caverna quasi platoniana, quasi epifanie di
un percorso iniziatico la cui fine non è tracciata nelle carte, in cui il perdersi e ritrovarsi è già di per sé la conquista del traguardo.
I piccoli e preziosi lavori in ceramica che fanno da contraltare al video, ne costituiscono quasi gli strumenti da lavoro, i paramenti di una
vestizione, che rimandano ad un ricordo, come presenze che emergono dallʼoscurità ma che subito divengono inevitabilmente altro...
Antonio Rovaldi, 1975.
vive tra Milano e New York.
Mostre selezionate: 2008 Italiani in Vacanza, a cura di P.Tazzi, Casa Masaccio; 2006 Premio New York, Italian Accademy at Columbia
University, New York; 2005 Untitled, a cura di A.Ascari e E.Bonaspetti, Spazio Ventura, Milano; Cari Signori, Galleria Monitor, Roma;
Marcamenti, a cura di D. Ferri, Museo dellʼArredo, Ravenna; 2004 Sopra il Luogo, Galleria De March, Milano
Opening 17 Marzo ore 18.30
Monitor
viale delle Mura Aurelie, 19 - Roma
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 20
ingresso libero