Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO
Roma
via Nizza, 138
06 671070400 FAX 06 8554090
WEB
Tre mostre
dal 28/5/2008 al 30/8/2008
mart-dom 9-19

Segnalato da

Federica Provaroni




 
calendario eventi  :: 




28/5/2008

Tre mostre

Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO, Roma

Gregor Schneider realizza il progetto Double, ricostruendo in doppia e identica sembianza alcune stanze della casa di Rheydt, nello specifico la sala da bagno e la camera da letto dei genitori, oltre a una cella di isolamento. Paolo Chiasera presenta Forget the heroes, un progetto basato sulla trasformazione delle teorie di personaggi che hanno influenzato il '900. Per la nuova installazione site specific di Macro Hall e' la volta dell'artista brasiliano Ernesto Neto con una sorta di architettura fluttuante, dalle forme organiche e floreali, che invita il pubblico ad attraversarla.


comunicato stampa

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Double di Gregor Schneider

in concomitanza MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta le mostre di Paolo Chiasera (Sale Panorama) e Ernesto Neto (MACRO Hall)

MACRO presenta, presso le Sale MACRO, la personale dell’artista tedesco Gregor Schneider nato nel 1969 a Rheydt, una piccola città in una regione industriale della Germania. La casa di famiglia, una villetta dall’apparente normalità, è il luogo da cui continua a svilupparsi - dal 1985 - la sua ossessiva indagine artistica. La mostra, realizzata grazie al supporto dell’Associazione MACRO Amici sarà inaugurata il 29 maggio alle 18,30 alla presenza di Umberto Croppi, Assessore alle politiche culturali del Comune di Roma e di Danilo Eccher curatore della mostra.

Per la mostra realizzata a MACRO Gregor Schneider si concentra sull’ idea del doppio, motivo conduttore di tutta la sua produzione, come nel progetto Die Familie Schneider (2004) per cui ha realizzato due identici appartamenti collocati al civico 14 e al civico 16 di Waldenstreet in un quartiere all’East End di Londra.
L’opera viene ora sintetizzata nella esatta specularità degli ambienti ricostruiti al Museo; il bagno, la camera da letto dei genitori, una cella di isolamento. Quest’ultima, è ispirata alle celle di sicurezza del Campo V del carcere di Guantánamo di Cuba e fa parte della ricerca di Schneider su spazi socialmente rilevanti. Le sale speculari, vengono collegate da una porta girevole, come quella delle hall degli hotel, installata sul ponte vetrato al secondo livello del Museo.

Le pareti, i pavimenti, e i corridoi delle Sale MACRO si presentano “total black”, nell’intento di celare l’architettura del Museo e di disorientare il pubblico.
All’interno degli ambienti ricostruiti sono presenti alcuni corpi-manichino che rimandano alla strane presenze che cominciano a popolare gli interventi di Schneider dalla fine degli anni novanta.

Nel 2001 la ricostruzione di tutti gli spazi della casa di Rheydt gli valse il Leone d’oro alla 49ma Biennale di Venezia presso il Padiglione Tedesco (Totes Haus u r).
Haus u r (La casa morta) è il titolo del progetto di rivisitazione degli spazi domestici della casa di famiglia, portato avanti per circa vent’anni. Gli ambienti della casa sono oggetto di un incessante lavoro di modifica attraverso la costruzione di muri, di fessure, di corridoi, di finestre murate, di tunnel, che fanno dell’edificio di Rheydt un’opera d’arte in continuo divenire.
Schneider è arrivato a coprire le porte e le finestre dell'edificio con pannelli isolanti nell’intento di rendere la casa un claustrofobico contenitore, totalmente isolato dal mondo esterno.
Dal 1990 l’artista ha cominciato a riprodurre alcuni ambienti domestici presso spazi espositivi. Ogni volta che ciò accade le stanze prescelte “spariscono” dalla casa tedesca.

Tra le mostre personali: quelle presso il MOCA Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2004), il Museu de Arte Contemporãnea de Serralves di Oporto (2005), la Fondazione Morra Greco di Napoli (2006).
Tra le collettive: nel 2005 presso il MMK Museum für Moderne Kunst di Frankfurt, nel 2007 Into Me/Out of Me presso il PS1 di New York, il KW di Berlino, e MACRO FUTURE e La città che sale. We try to build the future presso MACRO FUTURE (2007-2008). È inoltre presente alla I Biennale di Atene (2007).

Catalogo Electa, collana MACRO (ita/engl), con una conversazione tra Danilo Eccher e Gregor Schneider, e testi critici di Ulrich Loock Vice Direttore del Museo Serralves di Oporto e Angela Vettese Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

L' inaugurazione a MACRO precede di un giorno un'altra personale di Schneider, in piazza San Marco a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, per la quale l'artista ha progettato un singolare percorso in un tunnel buio dove riprende il progetto della Ka’aba alla Mecca. Il catalogo Electa, documenterà entrambe le iniziative.

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MACRO presenta presso le Sale Panorama, spazio espositivo dedicato ai giovani artisti, il nuovo progetto di Paolo Chiasera Forget the Heroes destinato alla Collezione Permanente del Museo.

La mostra, realizzata grazie al supporto dell’Associazione MACRO Amici sarà inaugurata il 29 maggio alle 18,30 alla presenza di Umberto Croppi, Assessore alle politiche culturali del Comune di Roma e di Danilo Eccher curatore della mostra.

Paolo Chiasera (1978) giovane artista bolognese, è uno dei più promettenti nel panorama artistico contemporaneo. MACRO, in linea con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’arte emergente, ne ospita il progetto basato sulla trasformazione delle teorie di 4 importanti personaggi che hanno influenzato il ‘900: Adam Smith per l’economia (economista e filosofo del ‘700 che gettò le basi dell’economia politica liberista), Le Corbusier per l’urbanistica (l’architetto della prima metà del ‘900 che ideò il piano urbanistico per 3 milioni di abitanti su un’attenta separazione degli spazi), Seymour Cray per l’informatica (ingegnere elettronico che ha progettato il supercacolo utilizzato attualmente nelle animazioni video), Noam Chomsky per la linguistica (fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, basata sulla conoscenza innata dell’uomo dei principi universali che regolano la creazione del linguaggio).

La tesi che Chiasera presenta attraverso Forget the Heroes è che le teorie espresse da Smith, Le Corbusier, Cray, Chomsky, seppur valide e fondate, nel momento in cui si scontrano con le diverse realtà culturali, economiche, sociali che sono regolate da leggi in continua evoluzione, perdono la strada indicata dal postulato di partenza, generando perdita di controllo e conseguenze inattese.

La mostra si snoda nelle due Sale Panorama: la prima con quattro video proiettati simultaneamente in loop e la seconda con la ricostruzione dell’ “officina dell’artista”.
Nella prima sala, il video iniziale riporta la distruzione delle statue in creta a grandezza naturale raffiguranti le icone di Smith, Le Corbusier, Cray e Chomsky, e rappresenta metaforicamente la caduta delle loro teorie utopistiche.

Nei successivi due video, i primi piani ritraggono le mani dell’artista, mentre impugnano un martello per frantumare i pezzi residui delle statue e successivamente mentre stringono un bastone per mescolare una nuova materia all’interno di una tinozza. L’intento è quello di realizzare un ipnotico vortice, simbolo del melting pot di passate ideologie mescolate, al fine di crearne nuove.

Nell’ultimo video, le mani dell’artista sono intente nel plasmare una forma nuova e germinale, metafora di nuove utopie da percorrere.
Nell’altra sala, accanto a diversi disegni dedicati ai quattro personaggi e al loro operato, che Chiasera ama definire lo “storyboard sentimentale del progetto”, viene ricreata “l’officina dell’artista”. Lo spazio è quindi allestito con gli attrezzi e gli strumenti di lavoro con cui sono state realizzate le sculture.

Paolo Chiasera ha partecipato a numerose collettive, tra le quali: nel 2005 (my privates) HEROES, MARTa, a Herford e T1 – La Sindrome di Pantagruel, Torino; nel 2006 Italy Made in Art Now al Museum for Contemporary Art, Shangai; nel 2007 Laws of Relativity presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
Tra le personali: nel 2005 Young Dictators’ Village, W139, Amsterdam; nel 2006 The Trilogy: Cornelius presso il MAMbo, Bologna; nel 2007 Tupac Project, presso LAF Limehouse Arts Foundation, Raine’s Foundation School, Londra.

Catalogo Electa, collana PANORAMA (ita/engl), con una conversazione tra Danilo Eccher e Paolo Chiasera e un testo critico di Raimar Stange.

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Ernesto Neto

MACRO Hall presenta il nuovo intervento site specific dell’artista brasiliano Ernesto Neto, che segue a quelli di Erwin Wurm, Pedro Cabrita Reis e Atelier Van Lieshout.

Ernesto Neto (Rio de Janeiro, 1964), alla sua prima personale presso un museo italiano, è tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea. L’artista rinnova attraverso il suo lavoro il concetto stesso di scultura e di architettura, creando spazi, ambienti e percorsi, che mirano a coinvolgere il pubblico in un’ esperienza percettiva totale. La nota portante delle sculture di Neto è la sensorialità, espressa dalle sinuose forme della lycra, dai profumi e dai colori delle spezie.

La mostra, realizzata grazie al supporto dell’Associazione MACRO Amici sarà inaugurata il 29 maggio alle 18,30 alla presenza di Umberto Croppi, Assessore alle politiche culturali del Comune di Roma e di Danilo Eccher curatore della mostra.

Il progetto che Neto ha realizzato appositamente per MACRO HALL, è una grande installazione che occupa la galleria vetrata del Museo, come una sorta di architettura fluttuante, dalle forme organiche e floreali, che invita il pubblico ad attraversarla. La scultura, agganciata alle capriate in ferro della copertura in vetro della galleria, arriva sospesa fino a circa un metro da terra.
La lycra contiene 5 spezie macinate: il pepe, il cumino, i chiodi di garofano, lo zenzero, la curcuma.
L’obiettivo dell’artista è quello di abbattere le distanze tra il visitatore e l’opera d’arte, dando vita a un’esperienza quasi mistica attraverso la scoperta del “respiro vitale” di queste enormi forme trasparenti e armoniose.

Con il suo lavoro Neto crea luoghi che aboliscono la barriera tra arte e vita, e, come afferma lui stesso, crea “un’arte che unisce, che ci aiuta a interagire con gli altri, che ci mostra il limite, inteso non come un muro ma come un luogo di sensazioni, di scambio e di continuità.”

Ernesto Neto è nato nel 1964 a Rio de Janeiro, in Brasile, dove attualmente vive e lavora.
Il suo lavoro è stato esposto in alcuni tra i più importanti musei d’arte contemporanea internazionali e nell’ambito di grandi eventi espositivi quali la Biennale di São Paulo nel 1988, la Biennale di Kwangju nel 1995, la Biennale di Sydney nel 1998, la Biennale di Liverpool nel 2000 e nel 2002, la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2003.
Tra i più significativi progetti realizzati dall’artista nel corso degli ultimi anni vi sono mostre personali ospitate al MIMOCA Marugame Museum of Contemporary Art, in Giappone; al MOCA di Miami; alla Konsthall di Malmö; al Museum of Contemporary Art di Kanazawa; al MOCA di Los Angeles; alla Kunsthalle di Basilea; all’ICA di Londra. Nel 2006 ha partecipato con una grande installazione realizzata all’interno del Panthéon, alla 35a edizione del Festival d’Automne di Parigi. Ha esposto inoltre in molte importanti gallerie in tutto il mondo (Max Hetzler a Berlino; Tanya Bonakdar a New York; Fortes Vilaça a São Paulo; Yvon Lambert a Parigi) e ha preso parte a numerose mostre collettive realizzate nei più importanti musei internazionali, quali il Guggenheim di New York e di Bilbao, il P.S.1 e il MoMa di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Kiasma di Helsinki, il MORI Art Museum di Tokyo, il MAK di Vienna, il XXI Century Museum di Kanazawa, l’ ICA e il Barbican Centre di Londra.

Catalogo Electa, collana MACRO HALL (ita/engl), con una serie di interviste a Ernesto Neto di Dobrila Denegri curatrice della mostra, Barbara Goretti, Ilaria Marotta.

Immagine Paolo Chiasera

Ufficio stampa
Federica Provaroni ufficiostampa.macro@comune.roma.it tel. +39 06 671070443

Ufficio stampa – Milano
adicorbetta comunicazione comunicazione@adicorbetta.org tel. +39 02 89053149

Ufficio Stampa Electa
Enrica Steffenini e Annalisa Inzana elestamp@mondadori.it tel. +39 02 21563433

Inaugurazione 29 maggio 2008 dalle ore 18.30

MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma
via Reggio Emilia. 54
da martedì a domenica 9.00 - 19.00 lunedì chiuso
ingresso: 1 euro

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Three exhibitions

Ernesto Neto - Paolo Chiasera - Gregor Schneider

Ernesto Neto
MACRO Hall
29 May 2008 - 28 February 2009

MACRO Hall presents the new site-specific work by the Brazilian artist Ernesto Neto, which comes in the wake of those by Erwin Wurm, Pedro Cabrita Reis and Atelier Van Lieshout.

Curator Dobrila Denegri

Making his solo debut in an Italian museum, Ernesto Neto (Rio de Janeiro, 1964) is one of the most significant names on the contemporary art scene. Through his work, the artist brings new life to the very concept of sculpture and architecture, creating spaces, environments and itineraries that involve the public in an all-ecompassing perceptive experience. The prime theme of Neto’s sculpture is its effects upon the senses, which is expressed in the sinuous shapes of Lycra, and in the aromas and colours of spices.

The project that Neto has created especially for MACRO Hall is a large installation that takes up the entire area of the Museum’s glazed gallery, forming a sort of floating architecture with organic and floral shapes that invite the visitor to go through and interact with them. The sculpture, which is attached to the gallery’s glass roof trusses, is suspended about one metre from the ground.
The Lycra contains ground spices: pepper, cumin, cloves, ginger and curcuma. The almost anaesthetising aroma of the spices totally envelop our sense of smell, conjuring up familiar or distant flavours and memories, just as the sculptural forms invite us to touch and feel the work with our hands, and listen in silence.

The artist’s aim is to break down the distances between the visitor and the work of art, creating a sort of mystical experience through the discovery of the almost living breathing of these huge creatures with their transparent and harmonious shapes.
Neto’s works form shapes that also break down the barriers between art and life. As he himself states, he creates “an art that unites, helping us interact with others, showing us the limits, not as barriers but as a place of sensations and of exchange and continuity.”

Ernesto Neto was born in 1964 in Rio de Janeiro, Brazil, where he currently lives and works.
His works have been displayed in some of the most important international contemporary art museums and at such great exhibition events as the Sao Paulo Biennale in 1988, Kwangju Biennale in 1995, the Biennale of Sydney in 1998, Liverpool Biennial in 2000 and 2002, and the Venice Biennale in 2001 in 2003.
The most important projects created by the artist in recent years include solo exhibitions at MIMOCA Marugame Museum of Contemporary Art, in Japan; MOCA in Miami; the Konsthall in Malmö; the Museum of Contemporary Art in Kanazawa; MOCA in Los Angeles; the Kunsthalle in Basle; and the ICA in London. In 2006 he took part in the great installation that was made inside the Panthéon for the 35th Festival d’Automne in Paris. He has also shown his works in many important galleries around the world (Max Hetzler in Berlin; Tanya Bonakdar in New York; Fortes Vilaça in Sao Paulo; and Yvon Lambert in Paris) and he has taken part in numerous group exhibitions in the most important international museums, including the Guggenheim in New York and Bilbao, P.S.1 and MoMa in New York, the Centre Pompidou in Paris, Kiasma in Helsinki, MORI Art Museum in Tokyo, MAK in Vienna, the XXI Century Museum in Kanazawa, and the ICA and the Barbican Centre in London.

Catalogue Electa

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Paolo Chiasera
MACRO Sale Panorama
29 May - 31 August 2008

Curator Danilo Eccher

In the Panorama Galleries, the exhibition space devoted to young artists, MACRO is presenting Forget the Heroes, the new project by Paolo Chiasera which is destined for the Museum’s Permanent Collection.

A young artist from Bologna, Paolo Chiasera (1978) is one of the most promising emerging talents on the contemporary art scene. True to its mission to support and promote emerging art, MACRO is hosting the project, which is based on the transformation of the theories of four important people who made their mark on the twentieth century: for economics there is Adam Smith, the eighteenth-century economist and philosopher who paved the way for the free-enterprise economy; for town planning, Le Corbusier, the early twentieth-century architect who created a town plan for three million inhabitants by making a careful separation of space; for information technology Seymour Cray, the electronic engineer who designed the simultaneous calculation systems that are now used for video animations; and for linguistics, Noam Chomsky, the founder of transformational-generative grammar based on man’s innate understanding of the universal principles that regulate the creation of language.

The case that Chiasera presents in Forget the Heroes is that, although the theories expressed by Smith, Le Corbusier, Cray, and Chomsky are valid and well-grounded, the fact that they conflict with cultural, economic, and social situations regulated by constantly evolving laws, means that they lose the directions indicated by their original postulates, bringing about a loss of control and unexpected consequences.

The exhibition winds its way through the two Panorama Galleries: in the first, there are four continuous video screenings, and in the second there is a reconstruction of the “artist’s workshop”.
In the first video, in the first gallery, the destruction of the life-size clay statues of the iconic figures of Smith, Le Corbusier, Cray and Chomsky, metaphorically represent the fall of their utopian ideas. In the next two videos, we see close-ups of the artist’s hands, first as he grips a hammer in order to smash the remaining pieces of the statues, and then as they hold a stick to mix up new material in a trough, creating a hypnotic and symbolic vortex of the melting pot of historic ideologies mixed together to make new ones.
In the last video, the artist’s hands are intent on shaping a new and germinal shape – a metaphor of new utopias to be negotiated.

In the next gallery, together with a number of drawings of the personalities and their works, which Chiasera likes to refer to as the “sentimental storyboard of the project”, he has created his “artist’s workshop”. The instruments and tools he used to make the sculptures are arranged in this space.

Paolo Chiasera has taken part in numerous group exhibitions, including: in 2005, (my private) HEROES, MARTa, Herford, and T1 – La Sindrome di Pantagruel, Turin; in 2006, Italy Made in Art Now at the Museum for Contemporary Art, Shanghai; in 2007, Laws of Relativity at the Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin.
His solo exhibitions include: in 2005, Young Dictators’ Village, W139, Amsterdam; in 2006, The Trilogy: Cornelius at MAMbo, Bologna; in 2007, Tupac Project, at LAF Limehouse Arts Foundation, Raine’s Foundation School, London.

Electa catalogue (Ita/Eng) in the PANORAMA library, with a conversation between Danilo Eccher and Paolo Chiasera and a critical essay by Raimar Stange.

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Gregor Schneider
MACRO Sale Macro
29 May - 31 August 2008

Curator Danilo Eccher

Gregor Schneider (1969) was born in Rheydt, Germany, where he lives and works.
During his artistic career, which started in 1985, he has taken part in the Venice Biennale with Totes Haus u r at the 49th show in 2001 in the German pavilion.

Since 1985 he has continued to redesign, demolish and reconstruct the rooms and interiors of his house in Rheydt, faithfully reproducing the premises, structures and architecture in the places where he exhibits. One example is the Doppelgarage, which reproduced the garage in Rheydt, shown at the La città che sale. We try to build the future group exhibition at MACRO FUTURE.

Catalogue Electa


Image: Paolo Chiasera

Press office
Federica Provaroni ufficiostampa.macro@comune.roma.it tel. +39 06 671070443

Press office - Milan
adicorbetta comunicazione comunicazione@adicorbetta.org tel. +39 02 89053149

Press office Electa
Enrica Steffenini e Annalisa Inzana elestamp@mondadori.it tel. +39 02 21563433

Opening 29th may 2008 h 6.30 p.m.

MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma
via Reggio Emilia. 54

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