"I disegni dell'artista fanno il racconto di un periodo europeo tribolato, come e' stata anche la sua vita difficile, piena di amarezze". A cura di Roberto Savi.
a cura di Roberto Savi
Presentare una mostra, seppure di soli disegni, di Mimmo Nobile è apparsa subito una operazione ardua per la vastità e molteplicità della produzione dell’artista e per il limite degli spazi espositivi; ma l’impresa era troppo affascinante per rinunciarvi.
L’opera di Nobile apre un ventaglio di stili amplissimo, si inabissa in una dimensione metastorica che libera l’arte dal dictat delle novità che le avanguardie storiche di questo secolo le hanno imposto, e ci restituisce così un’idea dell’arte che ha in sé la propria giustificazione e che spazia in un territorio di libertà assoluta trovando solo in sé stessa le ragioni che la animano e la rendono capace di suscitare meraviglia e seduzione.
Mimmo Nobile nella tavolozza come nei disegni mescola la natura cupa, che nel suo mondo significa dar loro forza. Forza del luogo esterno, chiuso in sé stesso, compatto, che la pressione degli orizzonti ravvicinati porta ad un massimo di intensità. Nobile ama il bianco e nero, ed il nero è uno dei suoi colori preferiti – c’è un nero Nobile.
L’artista ha cercato di guarire il disegno dalla prostituzione degli abbracci leziosi, cercando di obbligarlo a restare con l’epidermide fortemente negromantico. I suoi disegni fanno il racconto di un periodo europeo tribolato, come è stata anche la sua vita difficile, piena di amarezze, ingratitudine, delusioni e dispiaceri. Senza dubbio dinnanzi a certe sue opere molti commentatori rimangono sconcertati. L’arte di Mimmo Nobile è tutto un avvertimento: in un periodo storico caricaturale, sublime, mette a fuoco il canto di una pittura e di un disegno che ha divorato il tempo; ha fatto ballare le rovine italiche e con un colpo eccentrico rialzare valori scaduti ed antichissimi.
L’arte del pittore-archeologo Nobile non lusinga subito l’occhio. L’artista si è rivelato il promotore artistico di un periodo storico caratterizzando con straordinaria forza espressiva, rinforzando anche i disegni con i neri decisi, per ottenere forti contrasti chiaroscurali tipicamente suoi. Sono disegni che fanno testo in tutti i sensi, per il loro accento interno ed intenso di un loro verismo a tarsie che parte dagli egizi, e che raggiungono una forza mitica.
Nella sua opera Nobile seduce soprattutto i giovani, ancora oggi li incanta. Nel credo dello Zapping eseguire un disegno preciso dal punto di vista della prospettiva non avrebbe avuto alcun valore, perché era ciò che facevano la maggior parte degli artisti. Nobile cercava il movimento ritmico ed acuto dove la tensione delle linee fuori dalla tecnica tradizionale era di rigore. L’artista ha saputo imprimere nel disegno movimentati schemi che si svolgono con dinamica coerenza e con una velocità espressa nell’equivalente di una musica jazz. La sua mano rapida disegna le forze dei soggetti con fluidità, dando febbre al segno.
Mimmo Nobile sviluppa tutte le possibilità, mescolando il segno delle caverne con sonorità visiva verso una direzione nuova e virile del disegno. È un disegnatore assoluto, perché per lui il disegno non ha limiti, parla tutte le lingue ed è lo spirito del pensiero creativo portato sulla carta. La pratica del disegno, a matita, ad inchiostro, a carboncino, è testimonianza di una continua ricerca, di un esercizio che prosegue indipendentemente dalla pittura e che assume un suo originale sviluppo.
Nobile non considera il disegno inferiore alla pittura, ma parte fondamentale di quell’unità delle arti che sostiene. D’altra parte, osservando la sua vastissima produzione, appare evidente come l’artista abbia una particolare predisposizione per il tratto grafico e come lo ritiene il mezzo espressivo più immediato, poiché in esso la padronanza della linea riesce a determinare luce, spazio, movimento.
Il segno dell’artista non ammette una cronologia precisa e quindi non è possibile, considerata l’assenza pressoché totale di date sui fogli disegnati, stabilire con certezza i periodi di esecuzione delle opere sulla base delle iconografie, che l’artista ha ripetuto nel corso degli anni come spunti per riflessioni sul passato.
I suoi disegni hanno nei loro stati d’animo grande energia e personalità assoluta che l’artista rinchiude tutte nel progetto iniziale, anche perché è pittore, ed è impossibile delimitare, nell’arte di Mimmo Nobile, la produzione pittorica propriamente detta da quella del disegno.
Il suo disegno non è solo “preparatorio” di un’opera dipinta, ma è soprattutto esercizio ed intima comunicazione tra l’artista ed il suo sentire estetico. È frutto di un monologo interiore, attraverso il quale si avvicina alla realtà di ciò che vuole esprimere. Esso è, pertanto, autonoma disciplina che non sempre e non solo contribuisce alla produzione pittorica, sebbene molti disegni più o meno definiti tracciano il percorso ideativo di molti quadri. Il disegno rappresenta una sorta di comunicazione interiore tra Nobile ed il suo fare, di continua sfida su come rappresentare le intime urgenze di uno spirito indomito e tragico.
Galleria di Palazzo Bellarmino
Piazza Grande - Montepulciano (SI)
Orario: Dal LUN. al SAB. 9,30 – 13,00 / 15,00 – 18,00; DOM. su appuntamento
Ingresso libero