Gerarchie Spirituali (Passaggio in Ticino). Un progetto di 18 opere pittoriche, anche di grande formato, che l'artista ha concepito prendendo spunto dalla ricerca filosofica di Rudolf Steiner, fondatore dell'Antroposofia.
Gerarchie Sprituali (Passaggio in Ticino) è un progetto di diciotto opere, anche di grande formato, che l’artista ha concepito prendendo spunto dalla ricerca filosofica di Rudolf Steiner (1861-1925), fondatore dell’Antroposofia e teorico della conoscenza soprasensibile. Già nel 2005 Floreani aveva indagato sullo “spirituale nell’arte” con il progetto Ottantuno e oggi ripropone questo tema focalizzandolo sulla centralità dell’uomo nel processo del divenire.
E’ quindi un pensiero forte che alimenta la ricerca pittorica dell’artista, considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione, che accentua con questa mostra la portata introspettiva dell’opera e la sua resa pittorica complessiva. Probabilmente la novità più evidente di queste opere, che presentano già un’evoluzione rispetto a quelle concepite per il progetto espositivo del 2007, è la marcata presenza di colori brillanti che accendono le conosciute gamme cromatiche “basse” dell’artista. Non è solo l’evidenza di ampie bande arancioni, già sperimentate negli ultimi anni, ma l’aggiunta di superfici quadrettate rosate e di opere quasi monocrome giocate su colori malva e rossastri, di nuove combinazioni nelle Flags, vera novità della ricerca nel 2006-2007 e pure presenti in mostra, per evidenziare lo sviluppo del lavoro dell’artista. Ma l’evoluzione non riguarda solo l’aspetto cromatico, ma anche la geometria del supporto materico che presenta una nuova texture a scacchi (la serie Finale di Partita) che si combina poi con i tradizionali Concentrici (presentati per la prima volta nella personale al Museo Revoltella di Trieste nel 2003).
L’aspetto pittorico che forse appare più correlato a questa ricerca introspettiva è quello legato ai tempi lunghi e minuziosi della stratificazione, alle superfici rosate che sembrano vibrare dall’interno, una sorta di colore-non colore ricavato facendo assorbire ad una superficie bianca, attraverso un procedimento quasi alchemico, componenti cromatiche delle basi sottostanti trattate in precedenza. Il risultato finale sembra quasi alimentare un baluginìo, procurare una luce interna all’opera. Un altro aspetto rilevante delle opere esposte è il contrasto delle consuete basi giocate su gamme cromatiche complementari di grigi, marroni e nocciola, assolutamente omogenee tra loro, e le bande o gli scacchi realizzati con stratificazioni di arancioni di diversa natura e intensità, che virano dal rossastro al giallo, accentuando dall’interno queste aree fortemente energizzanti. La stessa struttura materica dell’opera appare perfezionata nella sua complessità di stratificazioni che si avvalgono oggi di nuove combinazioni particolarmente convincenti e risolte, che giovano anche alla trasparenza e chiarezza di lettura dell’opera nel suo insieme.
Testi: intervista di Domenico D’Oora all’artista
Inaugurazione: sabato 31 maggio 2008, ore 18.00
Galleria Folini Arte Contemporanea
via Livio, 1 - Chiasso
Orari di apertura: da martedì a venerdì h. 14.00 - 18.30, sabato 10 – 12.00; 14.00 - 18.30 o su appuntamento.
Ingresso libero