La mostra chiude il progetto Novecento che ha portato presso lo spazio 3 momenti espositivi dedicati ad alcune tra le icone piu' rappresentative del XX secolo. L'esposizione costituisce un'occasione per ammirare il vertice dell'opera grafica dell'artista russo, cogliendo nelle numerose tavole la freschezza e la particolarita' del suo tratto. A cura di Michele Tavola e Susanna Zatti.
a cura di Michele Tavola e Susanna Zatti
Dopo l’esposizione nella prestigiosa sede del Castello Visconteo di Pavia con successo di pubblico e consensi, il ciclo completo delle incisioni di Marc Chagall che illustravano il romanzo Le anime morte di Gogol’ sarà in mostra dal 7 giugno 2008 presso lo spazio espositivo AcciaierieArteContemporanea di Cortenuova (Bergamo).
Facendo seguito agli appuntamenti che hanno visto protagonisti Picasso e Marilyn Monroe, la mostra Chagall. Le anime morte chiude il progetto Novecento che ha portato presso le Acciaierie di Cortenuova tre importanti momenti espositivi dedicati ad alcune tra le icone più rappresentative del XX secolo, personaggi che hanno artisticamente segnato il secolo scorso e la cui immagine si è impressa nella memoria collettiva.
La mostra costituisce un’occasione estremamente interessante per ammirare il vertice dell’opera grafica del maestro russo, cogliendo nelle numerose tavole la freschezza e la particolarità del suo tratto.
Chagall, che nell’immaginario collettivo è il pittore dei colori intensi e delle scene inconsuete, è presentato in mostra attraverso un aspetto poco noto al grande pubblico ma altrettanto fondamentale per il suo percorso artistico, quello dell’incisione. Anche nella grafica Chagall rivela infatti la suggestione della sua particolare poetica, basata sulla logica dei sentimenti: “tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse perfino più reale del mondo esterno”.
Le tavole incise rileggono il testo di Gogol’ interpretandolo come una brillante commedia umana in forma più lirica e nostalgica dello scrittore: Chagall, in esilio in Francia al tempo della realizzazione della serie, ama ricordare la sua Russia con immagini fortemente evocative e al tempo stesso ilari; il testo diventa un ritratto fantasioso e grottesco dell’umanità avida, ingorda e gretta, colta tuttavia senza moralismi in una visione ironica e disincantata.
Fu proprio Chagall, nel 1923 a Parigi, a proporre all’editore Ambroise Vollard - che lo aveva contattato con una richiesta diversa, quella di illustrare un libro per l’infanzia - di corredare figurativamente Le anime morte di Gogol’. Per l’artista era l’occasione per ripensare alla società russa, riprendere “emotivamente” contatto con le sue origini e lenire in questo modo il doloroso distacco dalla sua terra.
Nota biografica su Marc Chagall
Marc Chagall, il cui vero nome era Mojsej Segal nasce a Vitebsk nell’odierna Bielorussia il 7 Luglio 1887, primo di sette figli in una famiglia ebrea molto unita. Studia violino e si iscrive al cheder, la scuola elementare ebraica dove segue gli insegnamenti del Talmud. Compie i suoi studi prima a Vitebsk poi all'accademia di Pietroburgo e nel 1910, grazie ad un viaggio finanziato da Vinaver suo mecenate, si trasferisce a Parigi. Qui conosce le correnti artistiche del momento, in particolare il fauvismo e il cubismo, inserendosi negli ambienti d'avanguardia, frequentando tra gli altri Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, Léger, Laurens, Archipenko, Modigliani e Soutine. Già in questo primo periodo il suo stile è indirizzato alla scomposizione delle immagini, realizzate tuttavia in chiave onirica e fantastica. Il sopraggiungere della guerra nel 1914 lo costringe a rientrare a Vitebsk dove, in seguito alla nomina come Commissario alle Belle Arti dell'amministrazione regionale, fonda l'Istituto d'Arte. Durante gli anni della guerra, esponendo a Mosca e Pietroburgo, Chagall riprende la dura cronaca del presente trasfigurandola in sogno, sovrapponendovi fantasie popolari, violinisti solitari e figure volanti sul villaggio natale. In patria la sua arte è molto apprezzata, tanto che ottiene l'incarico di realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale "Kamerny", ma nel 1923 il suo dissenso con il comunismo lo porta a Berlino per proseguire l'anno dopo per Parigi. Tra i soggetti più ricorrenti nei quadri di Chagall figurano il mistero della nascita, le nozze nel villaggio, la vita dei contadini, i rabbini e le feste ebraiche, con colori intensi e cupi per creare atmosfere inquietanti.
A Parigi Chagall rientra nel giro degli artisti, conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona prima l'illustrazione di Le Anime Morte di Gogol’ e poi delle Favole di La Fontaine. La notorietà e le nuove possibilità economiche permettono al pittore di viaggiare in Europa per ammirare le tele dei grandi maestri, spingendosi fino in Palestina. Quando il nazismo prende il potere in Germania tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi. Nel 1937 l’artista prende la cittadinanza francese e durante l'occupazione tedesca si rifugia nel sud della Francia dove nel 1941 accoglie l'invito del Museo di Arte Moderna di New York e parte per l'America. Dopo la guerra ritorna dapprima a Parigi per stabilirsi nel 1949 a Saint-Paul-de-Vence nel sud della Francia. Negli anni seguenti gli sono dedicate importanti mostre in tutto il mondo e il pittore inizia una serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche come le vetrate per la sinagoga dell’Hassadah Medical Center a Gerusalemme e per la cattedrale di Metz, la decorazione del soffitto dell'Opéra di Parigi, le pitture murali per la facciata della Metropolitan Opera House di New York e il grande mosaico a Chicago. Chagall, che si occupa anche di incisioni, sculture, ceramiche e scenografie per il teatro, riceve innumerevoli premi e riconoscimenti tra cui: l’elezione a membro onorario dell'Accademia americana di Arte e Lettere, la laurea honoris causa dall'Università di Glasgow in Scozia, il premio Erasmo a Copenaghen, la cittadinanza onoraria a Venezia, la nomina di Ufficiale della Legion d'Onore con conferimento della Grande Croce. Muore a Saint-Paul-de-Vence il 28 marzo 1985.
Catalogo: € 10,00
Introduzione di Moni Ovadia, testi di Michele Tavola e Susanna Zatti.
Produzione e organizzazione
Alef - cultural project management
tel: 0039 02 45496874
fax: 0039 02 45496873
info@alefcultural.com
http://www.alefcultural.com
Ufficio stampa:
Alef – cultural project management
Corso Italia, 7 – 20122 Milano
ufficio_stampa@alefcultural.com
Inaugurazione: 6 giugno - ore 18.00
Acciaierieartecontemporanea
c/o Shopping Village Le Acciaierie
Via Trieste, 15 Loc. S. Maria del Sasso Cortenuova (BG)
Orari: dal martedì al venerdì 15.00 – 19.00;
sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00, 15.00 – 19.00.
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura
Ingresso gratuito