Design and the invention of the future
Curators: Mateo Kries, Ignazia Favata
Curatorial representative La Triennale di Milano: Arturo Dell'Acqua Bellavitis
Televisions that retract into the ceiling, pivoting walls with a built-in mini-bar, underground "nuclear cities" – the works of Italian designer Joe Colombo could have emerged from the set of a contemporary James Bond film. They exude the spirit of the shrill Sixties yet also impress with their functionality and striking forms.
One of the most successful designers of his time, Colombo produced design classics such as the "Elda" armchair, the "Universale" chair or the lamp "Alogena". In 1971, Joe Colombo died at 41 years of age. The exhibition "Joe Colombo – Design and the Invention of the Future" is the first international retrospective dedicated to Colombo's work.
Produced in close cooperation with the estate of Joe Colombo, the exhibition presents an abundance of never-before-shown materials on Joe Colombo's body of work. These include early original objects and prototypes of Colombo's most important furniture designs as well as many original rough sketches, plans, brochures, architectural models, several films and original photos. Structured into four groups, the exhibition traces the rapid development of Colombo's brief life and conveys a lively impression of the designer's tremendous productivity that fascinated contemporaries even during his lifetime.
As made clear by the many photos of Colombo's own apartments in which he himself is typically shown, Colombo was not only one of the most important designers of his time but also a gifted communicator and self-promoter. Always elegantly dressed and never without a pipe in his mouth, Colombo furnished fitting images to accompany his designs: that of a "designer dandy" who was fascinated by the possibilities of new technologies and the improvement of everyday life. He even perfected a simple object like a pipe by levelling off the bottom so it could be put down on the table without falling over. Colombo was hence both – one of the great future visionaries of the 20th century as well as a pragmatist for whom the future began with the little everyday things.
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Schermi televisivi inseriti nel soffitto, pareti ruotanti con minibar incorporato, “città nucleari” sotterranee: oggetti scaturiti dalla fantasia del designer italiano Joe Colombo ma che potrebbero benissimo essere tratti da un film di James Bond dell’epoca. Tali oggetti riflettono il gusto esuberante degli anni Sessanta ma colpiscono anche per la funzionalità e le forme decise. Colombo, che fu uno dei creativi di maggiore successo del suo tempo, è stato artefice di veri classici del design tra cui la poltrona “Elda”, la sedia “Universale” e la lampada “Alogena”. Scomparso prematuramente nel 1971 all’età di 41 anni, Joe Colombo diviene protagonista di una mostra dal titolo Joe Colombo – Design e l’invenzione del futuro che rappresenta la prima retrospettiva sulla sua opera a livello internazionale.
Realizzata in stretta collaborazione con lo Studio Joe Colombo che amministra l’eredità del designer, la mostra allestita presso la Kunsthaus Graz presenta una vastità di materiali inediti tra cui prototipi, pezzi sperimentali ma anche tante bozze originali, progetti, depliant, plastici, filmati e fotografie. L’esposizione, che si articola in quattro sezioni, percorre lo sviluppo vertiginoso della breve carriera di Colombo, fornendo una documentazione vivida della sua grande produttività che, già all’epoca, aveva suscitato l’ammirazione dei suoi contemporanei.
Sono in particolare le numerose fotografie degli appartamenti di Colombo, in cui compare anche lui, ad evidenziare com’egli non sia stato soltanto uno dei più importanti designer della sua epoca bensì anche un comunicatore di grande talento, capace di mettersi sempre opportunamente in luce. Elegante nella scelta dell’abbigliamento e con l’immancabile pipa in bocca, Colombo seppe abbinare l’immagine giusta alle proprie creazioni, quella di un “dandy del design”, affascinato dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dal miglioramento delle condizioni di vita quotidiane. Persino ad un oggetto semplice come la pipa egli riuscì a dare una svolta evolutiva, appiattendola alla base di modo che potesse essere poggiata su un tavolo senza ribaltarsi. Nella personalità di Colombo si coniugano proprio questi due aspetti: quello del grande visionario del XX secolo, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, e quello del pragmatico, per il quale il futuro cominciava già dalle piccole cose della vita quotidiana.
La mostra è organizzata da Vitra Design Museum e La Triennale di Milano in collaborazione con lo Studio Joe Colombo di Milano.
Opening 06.06.2008, 7pm
Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum
Lendkai, 1- Graz