Palazzo delle Esposizioni
Roma
via Nazionale, 194
06 39967500
WEB
Gino Sandri
dal 13/2/2002 al 25/2/2002
06 48941230
WEB
Segnalato da

Dario Santarsiero



approfondimenti

Gino Sandri



 
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13/2/2002

Gino Sandri

Palazzo delle Esposizioni, Roma

Arte, follia, linguaggio dell'anima. L'esposizione intende esporre al pubblico una sessantina di quadri, disegni e illustrazioni di Gino Sandri (1892­1959) come straordinario interprete del disagio mentale e della vita quotidiana all'interno dei manicomi.


comunicato stampa

ARTE, FOLLIA, LINGUAGGIO DELL'ANIMA

Comitato Promotore:
Fondazione Mario Lugli
Dip. Studi Storici Geografici e Antropologici ­ Roma TRE
CROMA Centro per lo Studio di Roma ­ Roma TRE
Azienda Sanitaria Locale Roma 'E'
Museo Laboratorio della Mente
Direzione generale per gli Archivi ­ Min. Beni Cult. Amb.

Con il patrocinio:
Regione Lazio, Assessorato alla Sanitá
Provincia di Roma
Comune di Roma
Croce Rossa Italiana
Universitá degli Studi ­ Roma TRE

Mostra a cura di: Dott.ssa AnnaRosa Lugli, Presidente Fondazione Mario Lugli
Prof. Stefano Andretta, Facoltá di Lettere, Dip. Studi storici - Roma TRE
Prof. Tommaso Losavio, Dir. Centro Studi Santa Maria della Pietá
Arch. Paolo Conti, prestatore della collezione

Segreteria organizzativa: Elisa Andretta Davide Andretta

Allestimento: Ennio Fugenzi

Progetto grafico: Silvia Placidi

Catalogo a cura di: Manuela Fugenzi

L'esposizione intende esporre al pubblico una sessantina di quadri, disegni e illustrazioni di Gino Sandri (1892­1959) come straordinario interprete del disagio mentale e della vita quotidiana all'interno dei manicomi. Accademico di Brera, eccellente illustratore e disegnatore durante la sua complessa e tormentata vita fu egli stesso ospite, in modo intermittente, delle istituzioni psichiatriche.
Oltre alla qualitá del segno, la sua opera rappresenta una visione singolare 'dall'interno' della condizione manicomiale e l'esplicitazione di una sensibilitá artistica tesa a valorizzare la dignitá dei malati psichici, la sopravvivenza di una ricchezza della loro vita interiore all'interno di un mondo recluso e sofferente.
La mostra si avvale di un contesto storico arricchito, oltre che dalle carte e dalle corrispondenze private dell'artista, dalle memorie materiali conservate nello straordinario archivio e nel museo del cinquecentesco "Ospedale dei pazzarelli", ovvero l'ospedale di Santa Maria della Pietá di Roma.

Roma ­ Palazzo delle Esposizioni

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