Di pianto eloquente. Retrospettiva dedicata all'iter creativo di uno dei protagonisti dell'arte digitale. Una cinquantina di opere dal 1999 al 2008 tra installazioni, quadri e sculture. A cura di Roberta Semeraro, in collaborazione con il filosofo Massimo Dona'.
A cura di Roberta Semeraro
in collaborazione con il filosofo Massimo Donà
La grande retrospettiva dedicata a Marco Agostinelli, con il patrocinio del Comune di Venezia, della Provincia di Venezia e della Regione Veneto, presenta tutto l'iter creativo di questo grande maestro dell'arte digitale, che portandola ad un piano più tipicamente materico presenta nelle splendide sale del Palazzo veneziano, che ospita oggi la Biennale di Architettura, notevoli opere in lamiera, ferro e vetro. Su tutte la grande colonna di anfore, realizzata in vetro soffiato di Murano, in collaborazione con il Maestro Silvano Signoretto e dedicata all'olocausto del popolo armeno.
Palazzo Zenobio era infatti il Collegio Armeno. L'artista, considerato tra i più interessanti sperimentatori e ricercatori nel campo della tecnoscultura e digipittura, presenta in tutto il piano nobile del Palazzo una cinquantina di opere tra installazioni, quadri e sculture. Dalla fortunata serie Cuore di cane, il cui videoart ha partecipato a numerosissimi festival (Locarno, Basilea; Sundance ecc) al nuovissimo Kaleidoscope Revolution Art in Venice, una specie di "nuovo vedutismo veneziano" estremamente innovativo ed affascinante. Il giorno 26 novembre alle ore 18.00 il filosofo Massimo Donà e la curatrice Roberta Semeraro presenteranno il catalogo della mostra, nell'ambito di una conferenza dedicata all'artista.
Palazzo Zenobio
Dorsoduro 2596 - Venezia