Presentazione della nuova stagione di Residenze con i progetti sviluppati dai 3 ospiti nel corso della loro permanenza. Il primo appuntamento e' con la performances di Judith Egger e Ramuntcho Matta. A seguire nel mese di dicembre, Ramuntcho Matta insieme a Viviana Gravano, Steve Piccolo e Robert Curgenven.
Il 17 ottobre è iniziato l’ottavo programma di Residenza O’A.I.R. che ospita gli artisti Judith Egger (D),
Ramuntcho Matta (F) e il musicista Robert Curgenven (AUS).
La residenza, aperta ad artisti e teorici ha durata di circa 2 mesi e si svolge a Milano nella sede di O’
idealmente un contenitore di esperienze, dove vengono messi a disposizione spazio, tempo e risorse
per sostenere tutto il processo creativo. I partecipanti sono selezionati attraverso un bando di
partecipazione scaricabile dall sito www.o-artoteca.org e tramite invito.
L’INFINITO TURBOLENTO, appuntamento di presentazione che avvia la nuova stagione di Residenze
apre al pubblico il 27 novembre presentando le ricerche ed i progetti sviluppati dai tre ospiti nel corso
della loro permanenza milanese. Nella serata del 27 verrano presentate le performances di Judith
Egger e Ramuntcho Matta. Il 9 dicembre Ramuntcho Matta insieme a Viviana Gravano e Steve
Piccolo ci condurrà attraverso un happening d’immersione nel mondo di Gordon Matta-Clark negli
anni newyorkesi tra il 1975-1978 con video, documenti, suoni, racconti e materiale inedito. Chiude gli
appuntamenti extra dedicati agli artisti in residenza, Robert Curgenven in concerto il 12 dicembre.
JUDITH EGGER (Germania 1973, vive e lavora a Monaco) Anthropoligical Museum display
Onions, flamingos, mushrooms and the apparition of the woman of knowledge.
l’installazione e la performance di Judith, prendono spunto da una visita dell’artista al famoso Museo
Antropologico di Mexico D.F., ma soprattutto dalla vita di María Sabina (1888 – 23 nov.1985) una
Mazatec e donna della medicina, che visse l’intera sua vita in un umile dimora nel sud del Messico;
le sue pratiche si basavano sull’utilizzo di diverse specie di funghi nativi psilocybe.
Lo (pseudo) Museo Antropologico ricreato da Judith, mostra gli abiti sciamanici provenienti da una
sconosciuta tribù indigena. Esposti, si vedranno il vestito della donna sciamana ed il copricapo di uno
stregone (Flamingo Mask) e vari oggetti ritualistici connessi al culto del fungo praticato dalla tribù, che
rappresentano la profonda connessione con le forze della Natura. La sera della presentazione l’Onion
Costume, verrà indossato; la sua forma a cipolla in diversi strati sovrapposti sarà, in un lento rituale
musicato, via via svelata rivelando - in un’apparizione di pochi istanti- una figura mitica (una buona
dose di umorismo e autoironia sono parte delle investigazioni condotte dell’artista).
RAMUNTCHO MATTA (Francia 1960 vive e lavora a Parigi) I love suprises.
“il mio pensierino d inizio era: esiste una filosphia italiana oggi? e come renderla visiva? per filosophia
intendo piu un modo di vivere e di essere al mondo. Mi sono svegliato una matina chiedendomi quale
fosse la mia parola preferita in italiano. Questa parola è "condividere". condividere una situatione e delle
percezioni, sviluppare la propria inspiratione senza "mangiare" quela degli altri, optimizare les creazioni....
Mi ha sempre intrigato la fotografia dunque mi sono detto; "picolo ramuntcho, per te cosa è la fotografia?"
una parte del lavoro è proprio questo. mi approprio di quello che c’è e condivido la mia curiosità.
Propongo un’arte che è gia ‘lì’, ma non basta guardarla per vederla, ha bisogno di un occhio un po’
curioso...Voglio permettere alle persone di vedere con i miei occhi....mi piace rendere la vita una goduria
permanente. Insomma, questo lavoro è un diario diurno. per resumere: non so sempre quel che faccio e
lo faccio lo stesso / in un citta dove nessuno prende il tempo / offro una passegiata nel mio tempo libero”
ROBERT CURGENVEN (New South Wales, Australia 1974, vive e lavora tra Berlino e Milano)
Rebirth of Tragedy presenta un movimento per un’ontologia di “momenti inseparabili”, risonanze di
contraddizioni non riprodotte e nemmeno risolte, una distillazione sonora da luoghi interni e dentro-fuori.
Robert Curgenven lavora con armonici e textures articolati non solamente attraverso strumenti/oggetti in
spazi e luoghi ma anche attraverso una dimensione temporale e dislocazioni remote. Da un percorso di
musica e filosofia iniziato in città, poi seguito da una lunga esperienza di vita e lavoro nelle zone tropicali
e desertiche dell’Australia, sino alle città di tutta Europa, il suono di Robert esplora le strutture instabili
nelle trame della percezione. Lavorando con intenti anolghi in una varietà di contesti che spaziano dal
puro filed recording a registrazioni strumentali e risonanze armoniche, dà forma a relazioni attraverso
il suono. il suo lavoro intreccia lo schiudersi di una complessa bellezza e la brutalità della natura in tutte
le sue forme.
extra dicembre 08
9 dicembre: Fratello dove sei !? Souvenirs of Gordon Matta-Clark and John Batanne con Ramuntcho Matta,
Vivianna Gravano e Steve Piccolo; documenti, film, suoni e racconti per un happening immersivo nel
mondo di Gordon Matta-Clark negli anni newyorkesi dal ‘75 al ‘78.
12: Robert Curgenven concerto h. 21.00
O’A.I.R. è un programma promosso da:
O’ | residenze | fotografia | suono | performance associazione non profit, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg’schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione con Die Schachtel, Milano;
e con il sostegno di Provincia di Milano- inContemporanea la rete dell’arte.
presentazione giovedì 27 novembre h.19.00 + performance di Ramuntcho Matta e Judith Egger
O' associazione non profit
via pastrengo 12, Milano
15.30 -19.30 chiuso festivi e lunedì
igresso libero