La mostra TelevisivaMente e' focalizzata su uno degli aspetti principali dell'opera di Schifano, il rapporto con la comunicazione di massa e dunque, come nel caso di questa esposizione, con quella televisiva.
Inaugura a Roma, sabato 9 marzo 2002 alle ore 18.30, presso la Galleria
d'arte Mascherino, la mostra Mario Schifano TelevisivaMente.
Dopo il grande successo della mostra Naturalmente (2001), la galleria d'arte Mascherino propone
un nuovo omaggio a Mario Schifano.
Sono trascorsi quattro anni dalla morte dell'artista (26/1/1998) e la grande importanza della sua
opera sta iniziando a chiarirsi sia per la critica, che pur avendolo molto amato lo ha talvolta
trascurato, sia per il grande pubblico che invece non lo ha mai abbandonato.
La mostra TelevisivaMente è focalizzata su uno degli aspetti principali dell'opera di Schifano, il
rapporto con la comunicazione di massa e dunque, come nel caso di questa esposizione, con
quella televisiva. TelevisivaMente perchè Schifano è stato l'artista che ha portato nella nostra
pittura i linguaggi della comunicazione, riflettendo sul significato estetico delle immagini proposte
attraverso l'utilizzazione nei quadri di immagini già filtrate dal linguaggio dei mass media. Da ciò
l?interesse per la sua opera da parte della galleria Mascherino, attenta alle sperimentazioni di
giovani artisti che hanno fatto dell'universo della comunicazione una base di partenza del loro
lavoro.
Schifano usciva poco. Il suo studio era sempre pieno di televisori accesi e attraverso questi viveva
una realtà visiva virtuale che diventava il punto di riferimento su cui ricostruire mentalmente il
mondo. Una vera e propria Mente Televisiva che attingeva dal flusso ininterrotto di immagini
mediali come dalla biblioteca infinita di Borges, con la sua assoluta certezza che tutto fosse
traducibile in pittura. Utilizzava dunque la televisione come una finestra con un proprio linguaggio
estetico che gli consentiva di avere il mondo a portata di sguardo, una sorta di en plein air
elettronico nel quale intercettava le immagini riproponendole isolate dal ritmo narrativo delle
sequenze a cui appartenevano, sottoposte all'ulteriore metamorfosi derivata dalla pittura per
amplificare e rendere esplicita sia la superficie che la profondità del fenomeno mediale, vero e
proprio filtro tra noi e la realtà .
La mostra si apre con alcune delle primissime fotografie di televisori realizzate nel 1970 negli Stati
Uniti durante i sopralluoghi per il film Human Lab, che Schifano doveva realizzare per Carlo Ponti
ma che non iniziò mai a girare. Si snoda quindi attraverso alcune opere realizzate a smalto su tela
emulsionata, tra cui un Maestro italiano del 900 (da De Chirico) del 1976; dello stesso anno è
esposto Look Back and Feel Feel, già presentato nella mostra personale alla Calcografia
Nazionale nel 1980. La mostra prosegue con una sequenza di fotografie di televisori accesi
ritoccate con interventi pittorici, attraverso un percorso continuo lungo trenta metri che rende
l'effetto multischermo e restituisce una sorta di struttura filmica ad immagini estrapolate da una
narrazione. La mostra si conclude con tre opere di medio-grande o grande formato in cui l?artista
dipinge la televisione, da lui considerata l?ultimo punto di riferimento reale, non soffermandosi
come nelle opere precedenti su ciò che veniva trasmesso, bensì sul mezzo in sé, raffigurato nella
sua imponenza totemica come la realtà totalizzante della nostra epoca. Tra queste opere un
televisore a sfondo giallo, già esposto nella recente mostra antologica di Buenos Aires.
Inaugurazione: sabato 9 marzo 2002 alle ore 18.30
Orario di apertura: dalle 16.30 alle 19.30 (escluso lunedì e festivi)
Galleria d'arte
MASCHERINO
Via del Mascherino 24, 00193 ROMA
Tel.-fax 06/68803820 - 338/2699414