Derrida goes to the supermarket. Pittura, scultura e installazione. L'artista compie un processo di scomposizione e compenetrazione degli oggetti con lo spazio, grazie all'azione simultanea di luce, colore e velocita'.
a cura di Chiara Canali
La Galleria Arte San Lorenzo presenta la prima mostra personale a Milano dell’artista Giuseppe Linardi, in un percorso articolato che si sviluppa attraverso la pittura, la scultura e l’installazione.
Parafrasando il titolo di una canzone del compositore sperimentale Laurence Crane, il titolo della mostra Jacques Derrida goes to the supermarket fa riferimento ad un ideale incontro-scontro del filosofo francese con la tendenza al “consumismo” e al feticismo della merce così attuale in epoca moderna. Derridà ha più volte ripensato le strutture e le differenze di quel sistema simbolico fatto di scambi commerciali, comunicazioni, tecnologie, segni, oggetti e beni di consumo legati ad un determinato luogo e spazio.
Secondo Giuseppe Linardi la moda dell’ “usa e getta” caratterizza la stessa condizione umana, in quanto il sistema è vittima dell’uomo contemporaneo che continua incessantemente a produrre e consumare. In mostra si alterneranno, infatti, diverse sezioni dedicate alle icone dell’ “apparire” (fotomodelle, motociclisti, makeup) assieme agli oggetti e agli articoli che corredano questo sfogo esibizionista (bacheche e ripiani del supermercato ricolmi di accessori).
Nel linguaggio formale di Linardi è essenziale il rimando alle concezione decostruttivista di Derridà che nasce dalla considerazione del fatto che nella realtà tutto, già da sempre, è dato in un modo decostruito, mescolato, contaminato e in uno spazio i cui confini sono sempre più labili, cancellati e ridisegnati. La ricerca espressiva di Giuseppe Linardi si costruisce attorno alla parola chiave Decodificazione in quanto riflette sul panorama consumistico della nostra società con un codice pittorico estremamente nuovo e originale, che esplode e si frantuma in una molteplicità di pennellate.
L’artista compie sotto i nostri occhi un processo di scomposizione e compenetrazione degli oggetti con lo spazio, grazie all’azione simultanea di luce, colore e velocità, che rende sempre più irriconoscibili i singoli attori delle scene, dalle automobili ai cartelli segnaletici, dagli edifici alle persone. Se osservati a una distanza ravvicinata le opere di Linardi appaiono pure composizioni astratte e frammentarie di forme e colori, ma attraverso uno sguardo più attento e distaccato è possibile invece decodificare, al di là del caos apparente, ritratti e oggetti della vita quotidiana restituiti nella loro originaria dimensione spazio-temporale.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo a colori di circa 100 pagine, edito da Zeta Skorpii Editore con testi critici di Chiara Canali, e un apparato iconografico di circa 50 immagini.
Inaugurazione mercoledì 15 aprile 2009, dalle ore 18
Galleria San Lorenzo
Via Giannone, 10 - Milano
Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle 19.00, mattine su appuntamento
Ingresso libero