Backdrop Houses. Il progetto espositivo assomiglia ad una sorta di catalogazione delle periferie d'Europa e dei suoi abitanti; in questi scorci la profondita' di campo e' molto limitata, i dipinti sembrano quasi dei fondali teatrali.
Sembra di ritrovarci sempre nella stessa via, sotto un cielo incolore, appena accennato, davanti all’uscio di un’anonima casa di periferia. Il traffico è pressochè inesistente, solo qualche rara macchina sfreccia per la carreggiata interrompendo quel silenzio di fondo, accompagnato qua e là dalla debole eco di uno stereo o di una televisione, che giunge da una finestra lasciata aperta. Ogni tanto incontriamo davanti all’uscio qualcuno degli abitanti, quasi dei ritratti sovrapposti artificialmente alllo sfondo sottostante, come se il desiderio di Nannini non fosse quello di riprodurre sulla tela un’istantanea di quella via, ma scomporne gli elementi ad uno ad uno come all’interno di un volume enciclopedico. Gli elementi superflui o passeggeri vengono cancellati per lasciare posto ad una decrizione essenziale di luoghi e persone.
Dallo stile degli edifici riconosciamo le villette a schiera tipiche delle periferie inglesi, le casette olandesi e quelle delle cittadine emiliane: una sorta di catalogazione delle periferie d’Europa e dei suoi abitanti; in questi scorci la profondità di campo è molto limitata, i dipinti sembrano quasi dei fondali teatrali, davanti ai quali camminare in questa passeggiata ideale tra luoghi e città forse distanti dal punto di vista geografico, ma in fondo molto simili l’una all’altra, in cui si ritrova quell’atmosfera calma e indolente che in fondo è appartenuta alla vita di tutti noi.
Barbara Frigerio
Inaugurazione giovedì 7 maggio alle ore 18
Studio Forni
via Fatebenefratelli, 13 - Milano
Orario: da martedì a sabato 10-13 16-19.30
Ingresso libero