Featuring. La mostra e' l'occasione con cui l'artista si mette totalmente in gioco, lasciando emergere la sensibilita' personale, ma anche il risvolto sociale della sua ricerca: un'arte in cui la dimensione collettiva del lavoro e' il fulcro di una metodologia basata sulla 'partecipazione', ancor prima che sulla collaborazione e dove l'artista si ritaglia il ruolo di mediatore (featuring).
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, giovedì 11 febbraio 2010, per la prima volta all’interno del proprio spazio, la nuova personale di Marinella Senatore dal titolo featuring. La mostra è l’occasione per mettersi totalmente in gioco, lasciando emergere la sensibilità personale, ma anche il risvolto sociale della sua ricerca: un’arte in cui la dimensione collettiva del lavoro è il fulcro di una metodologia basata sulla “partecipazione”, ancor prima che sulla collaborazione e dove l’artista si ritaglia il ruolo di mediatore (featuring).
I suoi temi centrali si sviluppano nelle diverse forme espressive (dal video all’installazione, alla pittura, al disegno, alla fotografia, alla performance) e si mostrano strumento versatile, plasmato dalla ricerca personale dell’artista.
Nell’installazione presente nella prima stanza, che apre il percorso espositivo, le tracce di memoria di luoghi visti o vissuti (come un motel americano in due momenti diversi della giornata) trovano forma con riferimenti precisi, ma al contempo indefiniti, per divenire luoghi di possibili accadimenti, dove il ruolo principale è riservato alla luce che diviene la chiave per il percorso narrativo che l’artista apre anche allo spettatore per essere completato.
Nel video How do U kill the chemist, (realizzato durante la permanenza dell’artista a New York) un gruppo di rappers di Harlem introduce la storia del chimico Adrian Ghole, che scoperta la fortunata formula per un nuovo tipo di gomma per pneumatici, viene ucciso dal suo factotum Bassil per motivi d’interesse. Tuttavia la sorte vuole che questi attraversi il ponte Hudson con il cadavere del professore nel portabagagli e venga fermato da una folla festante per ricevere un premio in denaro come milionesimo passante della giornata. La narrazione di un fatto di sangue realmente accaduto a New York è solo un pretesto per permettere d’innescare il processo artistico, mostrandoci gli spazi interpretativi che quest’ultimo può rivelare, tra sequenze girate sul posto ed immagini di repertorio. Un oggetto di uso comune come l’iPod, messo a disposizione del pubblico, fornisce il supporto per una fruizione più intima ed interattiva dell’opera.
L’ultima stanza è invece terreno di una sfida ulteriore: la pittura, tipica pratica artistica intima, viene svelata ed aperta alla pratica collettiva, evocando l’esperienza vissuta dagli abitanti di Alaraz in Spagna nel costruire una macchina della pioggia per un evento nella piazza principale della città. Le tele suggeriscono una sintesi della relazione tra la visione dell’artista e la sua pratica con la comunità locale, aprendosi alla dimensione storica più ampia cui tutti noi contribuiamo più o meno consapevolmente.
Marinella Senatore (Cava dei Tirreni, 1977) vive e lavora tra Roma e Madrid.
Svolge la sua attività didattica presso l’Universitá Complutense di Madrid e l’Universitá di Castilla-La Mancha.
Ha frequentato il corso di fotografia cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si è laureata presso l’Universidad de Castilla-La Mancha, dove attualmente segue un programma di dottorato sull’arte pubblica.
Dal 1998 ha lavorato come direttore della fotografia e operatore di camera, dal 2003 si dedica pienamente all’attività artistica e didattica. Dal 2006 è ricercatore associato del progetto IDECA presso la UCLM, Spagna.
Tra le principali mostre personali e collettive: Critica in arte, MAR Museo d’Arte della cittá, Ravenna; Manuale per i viaggiatori, Museo MADRE, Napoli; Italics, Palazzo Grassi, Venecia/ Museum of Contemporary Art, Chicago; The Rocky Mountain People Show, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento; Guestroom, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; Modern Times V.1, MAN, Nuoro; All the things I need, Fondazione Adriano Olivetti, Roma; Vesuvius, Moderna Museet, Stockolm.
Nel 2009, è stata premiata con una borsa di Studio presso ArtOmi International Artists Residency, New York, dalla Dena Foundation for Contemporary Art, Paris.
Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2010, ore 19:30-22
Galleria Umberto Di Marino
Via Alabardieri 1, 80121, Napoli
Orario: lunedì - sabato ore 15 / 20 - mattina su appuntamento
ingresso libero