Maddalena Ambrosio
Vittorio Apa
Luigi de Simone
Yoko Miura
Domenico Pellegrino
Luigi Esposito
A dispetto del titolo piuttosto inquietante che fa pensare ad una mostra sul paranormale, la mostra e' il risultato di una ricerca parallela tra 5 artisti visivi ed un compositore che tentano di portare all'attenzione del pubblico aspetti diversi della comunicazione umana attraverso il corpo. Questa ricerca e' nata dalla considerazione di quanto ormai la nostra societa' si avvalga coscientemente di strumenti ausiliari di comunicazione che escludono completamente la simbologia dell'espressivita' corporea.
A dispetto del titolo piuttosto inquietante che fa pensare ad una mostra sul
paranormale, Umane presenze è il risultato di una ricerca parallela tra cinque
artisti visivi ed un compositore che tentano di portare all’attenzione del
pubblico aspetti diversi della comunicazione umana attraverso il corpo. Questa
ricerca è nata dalla considerazione di quanto ormai la nostra società si avvalga
coscientemente di strumenti ausiliari di comunicazione che escludono
completamente la simbologia dell’espressività corporea.
Il corpo è il veicolo di
tutta la nostra conoscenza, delle nostre emozioni e del modo in cui le
comunichiamo. La società contemporanea, però, ci sta abituando sempre più a
trasmettere il nostro essere soltanto attraverso strumenti meccanici (telefono,
computer, fax, ecc.). Tuttavia il fatto di gesticolare quando si parla al
telefono, il fatto di imitare con i caratteri della scrittura gli atteggiamenti
del viso (ma forse anche la maggiore diffusione del Cinema rispetto alle altre
arti figurative) sono i sintomi di un bisogno di ''manifestarsi'' con il corpo.
Le nuove invenzioni tecnologiche (video-cellulari, video-telefoni, web cam,
ecc.) inseguono tutte il sogno di poter riprodurre fisicamente tutto il nostro
essere per una comunicazione a distanza (l’ologramma può forse rappresentare
l’esempio più comune del sogno di riproduzione del corpo).
Quanti di noi
considerano la possibilità di conoscere i sentimenti o le intenzioni d’una
persona dai suoi gesti prima ancora che dalle sue parole? Tutti siamo in grado
di comprendere la comunicazione non-verbale, perchè dall’antichità classica
abbiamo ereditato formule di gestualità attraverso le quali è possibile
sintetizzare in una sola immagine del corpo emozioni o atteggiamenti. Eppure non
siamo più abituati a farlo; inoltre l’esigenza d’una comunicazione
globalizzata, impone di abbandonare le consuetudini gestuali ereditate
localmente dalle culture.
La società contemporanea, pur utilizzando le immagini
in maniera sempre più evoluta e diffusa, tanto che un giusto montaggio potrebbe
sostituire un discorso verbale, ci sta abituando a ricorrere sempre meno
frequentemente alla comunicazione fisica.
I sei artisti in mostra offriranno al pubblico alcuni esempi di come il corpo, utilizzando alcune caratteristiche della propria fisica presenza, riesca a comunicare senza l’ausilio delle parole:
1) Maddalena Ambrosio = la fisicità ;
2) Vittorio Apa = l’interiorità ;
3) Luigi de Simone = la figuratività ;
4) Yoko Miura = la coralità degli atteggiamenti;
5) Domenico Pellegrino = la molteplicità delle parti.
Il compositore Luigi Esposito mostrerà in che modo anche le voci, i suoni ed i rumori prodotti dall’uomo possono essere comunicativi anche senza essere verbalmente articolati.
Mimmo Scognamiglio artecontemporanea
Via Mariano d'Ayala 6 Napoli