Franco Ariaudo

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Indice :

1 1^ Vetrinale

2 Franco Ariaudo

3 Elena Bellantoni

4 Zaelia Bishop

5 Rä Di Martino

6 Silvia Giambrone

7 Donatella Landi

8 Liliana Moro

9 Chiara Mu

10 Matteo Nasini

11 Valentina Noferini

12 Roberto Pugliese

13 Marta Roberti

14 Donatella Spaziani

15 Cesare Viel




Performance inserita negli eventi speciali alla Vetrinale, domenica 28 Ottobre 2012.
"The Art Pacemaker", Non-competitive running guided tour, partenza ore 10.30 da p.zza Madonna dei Monti.


La figura del “pacemaker”, runners incaricati di correre la gara ad un ritmo costante, per concluderla nel tempo indicato dai numeri scritti sui palloncini che portano legati alla canottiera, e fare così da punto di riferimento per atleti meno forti o meno esperti. In alcuni casi il pacemaker funge anche da motivatore e trascinatore incitando i suoi “seguaci” a non mollare, fornendo istruzioni e suggerimenti preziosi sulla conduzione di gara, al fine di aiutarli a portare a termine nei migliori dei modi l’obbiettivo prestabilito.

L’idea di "The Art Pacemaker" è quella di organizzare una “corsa dell’arte”, una visita guidata tra i negozi del festival Vetrinale. Una performance collettiva che sarà organizzata sulla falsa riga di una manifestazione podistica ordinaria (pacco gara ai partecipanti, ristori, spugnaggi, pasta party all’arrivo).
Si visiteranno quindi i luoghi del circuito intervallando le visite alla corsa. Per ogni luogo visitato, ci si soffermerà sull’installazione specifica e l’artista pacemaker fungerà da cicerone e introdurrà il lavoro ai corridori.
Alla fine della giornata si sarà dunque costruito un percorso espositivo con la sensazione di aver visitato non tanti luoghi, ma un unico grande luogo, come un museo allargato, annullando il senso di frammentarietà tra le singole locations.


Nel video le opere di Roxy in the box, Gioacchino Pontrelli e Caterina Silva


Roxy in the box
"The Soul has bandaged moments"
Installazione, 2012

Roxy in The Box presenta un’installazione composta da un manichino di sesso maschile abbigliato con una gonna a campana illuminata. Questo capo d’abbigliamento è adornato da una stampa che ritrae delle figure umane recanti un bendaggio nero sugli occhi mentre sulle loro teste campeggiano brani tratti dalla poesia di Emily Dickinson "The Soul has bandaged moments". Anche il manichino ha il volto parzialmente celato da un bendaggio nero. L’intera opera fa riferimento ad una situazione di costrizione dell’io, accentuata dalle politiche societarie e di mercato che sin troppo spesso costringono ogni singolo individuo all’alienazione ed alla trasformazione in mero manichino all’interno di una massa senza forma. In questo drammatico quadro della situazione, Roxy in the Box accende però una speranza, una luce interiore che simboleggia la presenza di un’anima in grado di ribaltare le sorti di un destino uniformato


Gioacchino Pontrelli
"Senza titolo"
tecnica mista su legno, 2012

Gli oggetti sono i soggetti tipici della pittura, ma cosa accade quando gli oggetti, pur mantenendo traccia di una dimensione pittorica, escono dal quadro e si riprendono un corpo?
Questo non sono i sogni.
La pittura, sembra dire quest’opera, non possiede soltanto una vocazione simbolica ed emotiva, ma è anche un linguaggio altro con il quale parlare di realtà.
L’immagine volutamente incongrua di un oggetto familiare (una scala) può, in un certo senso, essere considerata l’icona di Vetrinale perché ci dice che l’arte si colloca comodamente nel mondo, ma non si pone con esso in una relazione diretta e lineare.
Si può provare una certa irritazione o essere piacevolmente sorpresi, ma non si resta indifferenti.




mappa del percorso