Durante il XI Corso Superiore di Arte Visiva alla Fondazione Ratti sono previste tre conferenze aperte al pubblico. Oggi alle ore 11.00 Alfredo Jaar spiega, attraverso la lecture dal titolo It is difficult, il suo progetto per il Corso che analizza i metodi con cui la pratica artistica puo' indagare e accostarsi alla realta' contemporanea in modi nuovi e creativi.
XI Corso Superiore di Arte Visiva
30 giugno – 21 luglio 2005
CONFERENZE APERTE AL PUBBLICO
presso lo spazio ex-Ticosa, Viale Roosvelt, Como
Alfredo Jaar
It is difficult
9 luglio 2005, ore 11.00
Sarat Maharaj
Xeno-epistemologia: modi di conoscere l’â€altro†e altri modi di conoscenza
14 luglio 2005, ore 19.00
Durante il corso Superiore di Arte Visiva alla Fondazione Ratti sono previste tre
conferenze aperte al pubblico, prima delle mostre di fine corso che inaugureranno il
21 luglio 2005 alle ore 19 presso lo spazio ex-Ticosa.
Dopo quella di Gianni Vattimo - L’arte oltre l’estetica. Jaar o l’impegno ritrovato,
lo scorso sabato 2 luglio 2005, è la volta del protagonista dell’ XI Corso Superiore
di Arte Visiva, Alfredo Jaar.
Sabato 9 Luglio 2005, alle ore 11.00, Alfredo Jaar spiega, attraverso la lecture dal
titolo It is difficult il suo progetto pensato per il Corso Superiore di Arte
Visiva, analizzando i metodi con cui la pratica artistica può indagare ed accostarsi
alla realtà contemporanea in modi nuovi e creativi.
Le domande provocatorie alle quali si cercherà di dare risposta durante la
conferenza sono: come si può fare arte con il mondo in tali condizioni? Come si può
fare arte proprio partendo dalle informazioni che la maggioranza di noi preferirebbe
ignorare? Come si puo’ inscrivere la pratica artistica in un paesaggio
super-saturato dal consumo? Come si può rendere visibile l’invisibile?
Alfredo Jaar, artista, architetto e film-maker cileno, attivo e riconosciuto sulla
scena internazionale fin dalla metà degli anni ottanta, ha sviluppato un lavoro
basato su temi di solito esclusi dall'informazione pubblica, come casi di forte
oppressione politica ed emarginazione sociale.
Ultimamente è impegnato nella progettazione e nella costruzione di spazi per l'arte,
come ad esempio i "Culture Box" a Niigata (Giappone), oppure nella realizzazione di
spazi per l'arte effimeri, come quello in carta progettato per Skoghall (Svezia) e
incendiato dopo 24 ore, per sollevare le questioni della mancanza e della necessitÃ
dell'arte nella nostra vita quotidiana.
Il suo lavoro è stato esposto in alcuni tra i più importanti musei d'arte
contemporanea internazionali e all'interno di grandi eventi espositivi come le
biennali di Parigi (1982), Venezia (1986), São Paulo (1987), Johannesburg, Sydney
(1990), Istanbul e Kwangju (1995), Documenta 8 (1987) e Documenta 11 (2002) di
Kassel.
Immagine: Alfredo Jaar, The Eyes of Gutete Emerita, 1996
Prossima conferenza:
Spazio ex-Ticosa, Viale Roosvelt, Como
14 luglio 2005, ore 19.00, Sarat Maharaj, Xeno-epistemologia: modi di conoscere
l’â€altro†e altri modi di conoscenza.
Titolo delle mostre di fine Corso:
Alfredo Jaar, mostra personale
Estetica della Resistenza, mostra di fine corso degli allievi
Date delle mostre:
21 luglio – 4 settembre 2005, spazio ex-Ticosa, Viale Roosevelt, Como.
Inaugurazione: 21 luglio 2005, ore 19
Ufficio stampa: Ilaria Gianoli, tel. 333 6317344