L’ animazione Croata della Zagreb Film. Dopo la rassegna sul cinema ceco e sul cinema ungherese, Trieste Contemporanea continua la sua indagine nel mondo del cartone animato, all’interno della Settima edizione del festival che il comitato triestino dedica all’arte dell’Europa centro orientale. La terza serie di appuntamenti è quest’anno dedicata al cinema d’animazione croato. In programma 76 pellicole che coprono, dal 1956 ad oggi, tutto l’arco della nuova via dell’animazione nata in Croazia.
L'animazione Croata della Zagreb Film
Dopo la rassegna sul cinema ceco (1996) e sul cinema ungherese (1998),
Trieste Contemporanea il 30 novembre e il 1 dicembre continua,
nell’Auditorium del Museo Revoltella, la sua indagine nel mondo del cartone
animato, all’interno della Settima edizione del festival che il comitato
triestino dedica all’arte dell’Europa centro orientale.
La terza serie di appuntamenti è quest’anno dedicata al cinema d’animazione
croato ed è curata da Carlo Montanaro.
In collaborazione con la Zagreb Film, l’Archivio di stato-Cineteca Croata,
l’Accademia di Belle Arti di Zagabria, il Museo Revoltella di Trieste, la
Cineteca Italiana di Milano, l’Istituto Italiano di cultura di Zagabria e
l’archivio ACM di Venezia la rassegna proporrà le opere più rappresentative
della famosa "Scuola di Zagabria di Film Animati".
In programma 76
pellicole che coprono, dal 1956 ad oggi, tutto l’arco della nuova via
dell’animazione nata in Croazia.
Nella storia del cinema d’animazione la 'Scuola di Zagabria', che ottenne i
suoi primi grandi successi con "Solo" di Vatroslav Mimica, Grand Prix di
Venezia nel 1958, e con 'Ersatz' di Dusan Vukotic, Oscar nel 1962,
rappresenta un momento straordinario di creatività espressiva.
Come per la
gran parte delle analoghe esperienze nei paesi dell’ex est europeo, nasce
sostanzialmente nel dopoguerra, inizialmente in forma privata e
pionieristica, occhieggiando a Disney ma anche aspirando sin da subito ad
una strada originale e trasgressiva. E se una delle molle iniziali era
stata la necessità di produrre brevi corti di pubblicità , questa esigenza
si riaffacciò qualche anno più tardi addirittura a livello nazionale
comportando necessariamente un assestamento aziendale e la creazione della
Zagreb Film nel cui logo campeggia un elegante cavallino bianco.
La nascita
della società offrì subito anche l’opportunità di produrre corti d’autore.
I film della Scuola di Zagabria furono subito completamente diversi dai
film di Disney. Più piatti, più astratti, più segnici, usavano infatti un’
'animazione ridotta' che fu consacrata dalla critica internazionale (Andre
Martin e George Sadoul).
Dal 1958 al 1978 Zagabria fu senza dubbio uno dei centri più importanti al
mondo per il film animato. Dal 1972, in alternanza con il Festival di
Annecy, Il Festival Internazionale del Film Animato si teneva regolarmente,
frequentato da tutti quelli che 'contavano' nel campo dell’animazione. La
produzione annuale si attestava in maniera costante tra i 20 e i 30 titoli
(approssimativamente 120-180 minuti) e i premi ai festival (in media da 5 a
10 all’anno) diventarono una normale consuetudine.
Problemi di ordine burocratico-gerarchico tipici della statalizzazione
crearono dissapori ma la battaglia per la libertà d’espressione fu presto
vinta ed ogni film marchiato dal cavallino bianco può da allora essere
tranquillamente definito un film 'd’autore', nel quale, tra l’altro,
diventa sistematica la sperimentazione che spessissimo rimanda a ricerche
di tipo pittorico. E se qua e là permangono sprazzi di ironia e sarcasmo,
com’è tipico di tanti animazione nel mondo, una delle caratteristiche
fondamentali della “scuola di Zagabria†è la fascinosa serietà con cui gli
autori coinvolti (all’inizio Vukotic, Mimica, con Kristl e poi Dragic,
Grgic, Dovnikovic, Marusic e altri) si confrontano anche con il sociale.
Ripercorrere quegli anni e il lavoro di quei disegnatori e registi
significa allora un’immersione in una creatività tra le più stimolanti,
perché, perfino nella serialità , risulta tesa in una continua e incessante,
spesso geniale sperimentazione formale mai fine a se stessa ma sempre
legata in modo più o meno allusivo alla realtà dell’uomo contemporaneo.
Elementi, questi, che la nuova Zegreb cerca ora di recuperare in una
difficile ma coerente ripresa che la vede confrontarsi, dopo un salto
generazionale dovuto alle note vicende politiche, con il mercato.
Nella rassegna triestina, che subito dopo verrà proposta alla Cineteca di
Milano, le celebri pellicole del periodo d’oro - fra il 1957 e il 1962 - di
Nikola Kostelac, Vatroslav Mimica, Dusan Vukotic e Vladimir Kristl saranno
affiancate a quelle del periodo dei creatori di gag , alle opere di Borivoj
Dovnikovic Bordo (presente a Trieste per l’occasione) e Josko Marusic, fino
ai più recenti realizzazioni della 'rinata' Zagreb Film e alla sua
collaborazione con l’Accademia di Belle Arti.
'Il Disegno e la Vita' si svolgerà in tre spettacoli per ogni giornata, con
proiezioni mattutine per le scuole, che scandaglieranno dunque secondo sei
precisi temi le tappe salienti di una storia emozionante:
Venerdì, 30 novembre
ore 10.30
1)- IERI E OGGI (100’)
ore 17.30
2)- INTORNO AL ’68 (90’ 04")
ore 21
3)- SEGNO E PITTURA (94’ 31")
Sabato, 1 dicembre
ore 10.30
4)- NON SOLO VITA (96’)
ore 17.30
5)- NON SOLO GUERRA (92’ 24")
ore 21
6)- LETTERATURAMUSICACINEMA (100’)
I contributi di Mato Kukuljica, direttore della Cineteca Croata, di Vesna
Dovnikovic, segretario generale dell’ASIFA (l’associazione internazionale
degli animatori) e di Dragan Svaco, direttore della Zagreb Film,
affiancheranno il lavoro di divulgazione che verrà svolto in sala da Carlo
Montanaro e epicentro dell’appuntamento triestino sarà l’incontro con
Borivoj Dovnikovic Bordo che proprio quest’anno festeggia i suoi 50 anni di
carriera.
ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
ALTRI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL:
Il festival Trieste Contemporanea 2001, reduce dalla quattro giorni di
video arte dei paesi dell'INCE presentata in esclusiva per i delegati del
Summit svoltosi alla stazione marittima, entra nella sua fase culminante.
Dopo il grande successo della rassegna 'Pnudgots: Artisti under 35 del
Friuli Venezia Giulia' che si è appena chiusa alle Gallerie Costiere di
Pirano (SLO) e che raccoglieva circa quaranta opere di 21 giovani talenti
regionali, e mentre prosegue la seducente mostra di Gaetano Mainenti
inserita nel ciclo di personali dedicate dal comitato triestino annualmente
ad un giovane artista emergente europeo (Trieste, Studio Tommaseo, via del
Monte 2/1, fino al 4 dicembre, ingresso libero e orario lunedì-sabato
17-20, catalogo bilingue Supernova-Venezia) Trieste Contemporanea prepara
altri eventi di assoluta eccezionalità cadenzando il suo procedere con i
concerti di 'Trieste Prima' (Trieste, Basilica di San Silvestro, 27
novembre, 4 e 11 dicembre, ore 20.30).
In questo ciclo sulla musica contemporanea, cooprodotto con la Fondazione
Teatro Lirico Giuseppe Verdi, merita segnalare il 'Duo Alterno'(27
novembre), con un programma che va dai grandi italiani (Petrassi e
Dallapiccola) all’eccezionale 'chicca' di sentire Ennio Morricone, uno dei
compositori di musica da film più famosi al mondo, nella sua inedita veste
di compositore 'classico' già allievo di Petrassi.
A seguire, due
appuntamenti al pianoforte, il primo (4 dicembre) con Francesco Biasiol e
le 10 opere in prima esecuzione assoluta commissionate proprio per
festeggiare la 15a edizione di 'Trieste Prima', che cade quest’anno; il
secondo (11 dicembre) con uno dei più grandi interpreti della ex
Yugoslavia, il croato Vladimir Krpan che proporrà una rassegna di autori
contemporanei croati. Proprio la Croazia è uno dei paesi più osservati da
questa edizione di Trieste Contemporanea.
Oltre a "Il disegno e la vita",
la rassegna sul cinema d'animazione croato di cui si è detto sopra, un
terzo stimolante appuntamento è quello con gli artisti Josip Zanki e Bojan
Gagic che proporranno il 7 dicembre la loro performance 'Mirila', promossa
dal Ministero della Cultura Croato e dalla Città di Zara.
Essi
ricostruiranno l’antico rito della costruzione del Mirilo allo Studio
Tommaseo (ore 18, l’evento è riservato ad un pubblico limitato:
prenotazioni allo 040-639187) e poi incontreranno il pubblico al 'Terzo
piano' del Consolato generale croato (piazza Goldoni 9, ore 19.30) dove si
potrà seguire a monitor quanto realizzato nella performance e sarÃ
allestita una mostra storico-documentaria su questi antichi monumenti
illirici ancora visibili sul Velebit, la catena montuosa alle spalle di Zara.
A chiusura del festival verrà presentato il nuovo numero della rivista
Trieste Contemporanea dedicato al forum realizzato dal comitato nel giugno
scorso all'Accademia di Venezia con i Commissari dei padiglioni nazionali
della Biennale di Venezia sul tema della gestione dell'arte e della cultura
nell'Europa centro orientale.
INFO
Comitato Trieste Contemporanea
via del Monte 2/1
34121 Trieste - ITALIA
Tel. +39 040 639187
Fax. +39 040 367601
Auditorium del Museo Revoltella
via Diaz, 27 - Trieste