Immagini in movimento sul confine fra arte e documento

04/04/2011

Ren.con.tre

Secondo incontro: Pantani-Surace


Pantani-Surace, "Voglio sentire il rumore di tutte le cose". MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, 3 marzo 2011.
Talk nell'ambito di Ren.con.tre:Generazioni! Uno sguardo al panorama artistico italiano.

Il duo Pantani-Surace, residenti in Toscana, collaborano dal 1995 e sono interessati alla processualità delle cose e alla mutevolezza dei fenomeni naturali. Nelle loro opere è sempre presente un ritmo fluttuante, una mutazione di stato, una trasformazione che genera nuovo senso. Il tempo gioca un ruolo fondamentale nella loro produzione. Il consumarsi, l'esaurirsi o il modificarsi in una nuova forma: un'estetica dell'instabilità in grado di far cogliere l'unicità di un attimo. Le loro opere sono quasi sempre intensamente legate alla fisicità e alla storia dell'ambiente espositivo e a volte è lo stesso spettatore che mette in moto un processo di cambiamento. Una poetica, la loro, che condensa e riassume il tutto nell'essenziale, nel transitorio, nell'attimo che di continuo rinnova se stesso.

Déjà.vu, in bilico tra didattica ed esposizione, si pone principalmente come progetto di ricerca, con laboratori volti ad esplorare modalità operative recenti e sperimentazione sui linguaggi, con una particolare attenzione rivolta al fenomeno che ha visto le arti visive, in questi ultimi anni, sconfinare in altri ambiti artistici come il cinema, il teatro, la musica, l'architettura e il Graphic design.

Video: Caterina Faccia, Emy De Nardi, Enrico Bari per deja.vu/aritmia. Durata: 1h 17' 21''