Per la prima retrospettiva dedicata all'artista bulgaro Nedko Solakov, la
Galleria Civica di Trento, assieme ad altre tre istituzioni internazionali,
ha scandagliato trent'anni di carriera generati da uno sguardo caustico
sulla società e sul rapporto tra l'individuo e il proprio immaginario.
O meglio, l'istituzione trentina ha stabilito con l'artista di esporre i
lavori "scartati" in questa occasione dagli altri musei, disegnando una
sorta di mostra "in negativo" secondo i gusti dell'autore stesso.
Come sia
strutturato questo progetto ce lo spiega Andrea Viliani, direttore della
Civica e curatore della mostra, che sintetizza le peculiarità della poetica
di Solakov e analizza come il senso dell'ironia sia una costante dell'arte
dell'est Europa.
Info sulla retrospettiva di Solakov
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