L'edicola digitale delle riviste italiane di arte e cultura contemporanea

::   stampa  

SKart Anno 4 Numero 10 marzo - maggio 2011



Italia 150

Asia Campana

Ricordare il passato guardando al futuro



Pocket.Magazine.Arte Contemporanea.Design


SOMMARIO SKart n. 10


4 ARTPOINT _ ALBERTO VANELLI

8 WHYART _ STEFANO ARIENTI

12 ARTE PUBBLICA

14 SKARTOUR _ ZURIGO

20 ITALIA 150

23 CALENDARIO MUSEI TORINO

32 ENI _ IL CANE A 6 ZAMPE

35 CALENDARIO MUSEI MILANO

44 ARTE IN BREVE MILANO

45 ARTE IN BREVE TORINO

46 UNICREDIT INCONTRA L’ARTE

50 GIANCARLO PACINI

52 WILLIAM KENTRIDGE

54 JOHN MCCRACKEN

56 1900 - 1961 ARTE ITALIANA
NELLE COLLEZIONI GUGGENHEIM

58 ARCIMBOLDO

60 SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE

62 BIENNALE DI VENEZIA

64 SKART ON THE SHELF
ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

Piero Manzoni
Fabiola Palmeri
n. 16 aprile-giugno 2014

Ugo Nespolo
Fabiola Palmeri
n. 12 marzo-giugno 2012

Nicola De Maria
Fabiola Palmeri
n. 11 ottobre - dicembre 2011

Giuseppe Penone
Asia Campana
n. 9 ottobre-dicembre 2010


Fare gli Italiani
area uscita

Fare gli Italiani
Immigrazione

Stazione Futuro


L’Italia unita compie 150 anni. Sono ovviamente molte le riflessioni che, soprattutto in un momento così complesso e difficile della vita politica italiana, possono scaturire da una ricorrenza così importante. Al di là di qualunque speculazione e contro ogni ipotetica strumentalizzazione, è importante cercare di non perdere di vista il significato profondo di quel “senso di Unità Nazionale” spesso evocato dal Presidente della Repubblica durante i suoi interventi.

Torino, prima capitale dell’Italia unificata, è il fulcro naturale dei festeggiamenti e sono in particolare due i luoghi deputati ad accogliere fino a novembre gli eventi e le mostre più importanti: le Officine Grandi Riparazioni e la Reggia della Venaria Reale.

Nate come officine per la riparazione dei treni, le OGR sono oggi uno degli spazi più suggestivi della città grazie alla loro imponenza e a quell’atmosfera a metà strada fra il malinconico e il fiero tipica del post-industriale. Ad entrare in questa sorta di “cattedrale laica”, completamente restaurata dopo diversi anni di interventi, la sensazione immediata è quella di un tempo sospeso, con un piede nel passato e uno nel futuro;
una dualità che si ritrova anche nelle mostre “Fare gli Italiani” e “Stazione Futuro”.

La prima analizza la relazione storica fra il popolo Italiano e altrettanti elementi di forte impatto sociale e culturale come ad esempio scuola, chiesa e migrazioni, mentre la seconda è decisamente più improntata al domani e celebra la creatività italiana con prototipi, idee e progetti che ruotano intorno ai cardini dello sviluppo locale e globale come energia, rifiuti, chimica, mobilità ecc.
Elemento comune alle mostre l’allestimento multimediale e all’avanguardia che sfrutta tecnologie come video 3D, ologrammi e realtà aumentata.
La Reggia della Venaria Reale non necessita invece di alcuna introduzione visto il successo sempre crescente che riscuote fra i turisti italiani e non solo.

Per i 150 anni il programma espositivo è ricco ed eterogeneo:
da “La bella Italia”, 350 opere che tracciano un percorso ideale fra le principali "capitali culturali" pre-unitarie, all’autoritratto di Leonardo esposto insieme alle opere degli artisti che a lui si sono maggiormente ispirati, da “Moda in Italia” che espone splendidi abiti teatrali e non creati dal 1861 a oggi a “Potager Royal”, suggestivi orti e frutteti decorativi da esplorare in libertà o accompagnati dalle guide.