Musei Civici di Palazzo Avalos
Vasto (CH)
piazza Lucio Valerio Pudente, 5
0873 367773
WEB
Piazza del Popolo e dintorni
dal 15/7/2005 al 16/10/2005
0873 367773
WEB
Segnalato da

Roberto Bontempo




 
calendario eventi  :: 




15/7/2005

Piazza del Popolo e dintorni

Musei Civici di Palazzo Avalos, Vasto (CH)

Scuola di piazza del Popolo e' il nome di quel gruppo di artisti che, operando a Roma negli anni '60, condussero ricerche innovative che prendevano le mosse da artisti come Burri o Fontana verso una direzione parallela alle contemporanee sperimentazioni della Pop art negli USA. Nella mostra, a cura di Maurizio Calvesi, questi artisti e i loro 'dintorni' sono rappresentati con 2 o 3 opere a testa, per ricostruire in modo esaustivo il clima e le ricerche di quel decennio.


comunicato stampa

Regione Abruzzo
Comune di Vasto
Comitato Manifestazioni d'Arte e Cultura

XXXVIII PREMIO VASTO D'ARTE CONTEMPORANEA
Progetto di rilevante interesse culturale della Regione Abruzzo

PIAZZA DEL POPOLO E DINTORNI

LA SCUOLA ROMANA DEGLI ANNI SESSANTA

a cura di Maurizio Calvesi
con la collaborazione di Alberto Dambruoso

"Scuola di piazza del Popolo" è il nome ormai universalmente accreditato per quel gruppo di artisti che, operando a Roma negli anni Sessanta, condussero ricerche innovative che prendevano le mosse da artisti come Burri o Fontana indirizzandosi in una direzione che risultò parallela alle contemporanee sperimentazioni della Pop art negli Stati Uniti d'America. Nella storia della pittura italiana del XX secolo, la Scuola di piazza del Popolo è ormai una delle tappe più note e apprezzate, dopo il Futurismo, la Metafisica, il Novecento, l'Astrattismo e l'Informale, e prima dell'Arte Povera (che della Scuola di piazza del Popolo è in parte una derivazione) e di altri movimenti come la Transavanguardia e l'Anacronismo.
La mostra in progetto a Vasto sarà curata da Maurizio Calvesi, il critico che più di ogni altro ha partecipato alle vicende della Scuola di piazza del Popolo, con la collaborazione di Alberto Dambruoso, e intende dare un'adeguata testimonianza dell'attività di questi artisti, che saranno rappresentati con due o tre opere a testa, in modo da ricostruire in modo esaustivo il clima e le ricerche di quel fecondo decennio. Accanto ai più classici esponenti della "Scuola di piazza del Popolo", come Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, Giuseppe Uncini e Francesco Lo Savio, Cesare Tacchi, Renato Mambor e Sergio Lombardo, Giosetta Fioroni, Mario Ceroli, Pino Pascali e Jannis Kounellis, la mostra intende presentare anche gli artisti (pur sempre di area romana) che a questo genere di ricerche si sono avvicinati, talvolta precorrendole come Mimmo Rotella e Fabio Mauri, da Umberto Bignardi, a Titina Maselli, a Claudio Cintoli, Gino Marotta, Gianfranco Baruchello, Luca Patella, Domenico Gnoli, Eliseo Mattiacci, Gino De Dominicis e Vettor Pisani offrendo così un panorama più completo di quello che è stato presentato in alcune mostre recenti, parziali o complessive, del Movimento. A questo importante allargamento allude il titolo "Piazza del Popolo e dintorni", seguito dal sottotitolo "La scuola romana degli anni Sessanta".

Il Premio Vasto nel tempo

Nei primi anni cinquanta del ‘900 l’Amministrazione Comunale di Vasto ed in primis il Sindaco di allora, Florindo Ritucci-Chinni, promossero in città due mostre di notevole successo chesottolinearono il legame tra la lezione stilistico-espressiva dei fratelli Palizzi e la ricerca delle successive generazioni di artisti italiani.

Il Premio Vasto d’arte contemporanea, istituito nell’estate del 1959,si fece erede dello spirito che aveva animato l’ideazione delle suddette iniziative, prefiggendosi l’obiettivo di seguire l’evoluzione dell’arte nazionale e di diffonderne la conoscenza sul territorio locale.

La prima edizione del Premio, dedicata ai principali pittori vastesi dell’epoca, fu seguita da due meeting artistici di natura estemporanea e da una significativa serie di collettive, che affiancaronoindagini di tipo tematico-problematico adomaggi, antologiche e segnalazioni.

Dal 1975 il Premio abbandonò la veste di certamen artistico per trasformarsi in rassegna d’arte di qualità, affidata a critici di grande spessore, tra i quali basti ricordare Guzzi, Biasion, Carluccio, Sala, De Santi, Mascherpa, De Micheli,Simongini, Di Martino, Carli, Cerritelli e Crispolti.

Particolare rilievo assunsero le tre Biennali di Arte e Critica d’Arte, caratterizzate dalla premiazione di un saggio ritenuto meritevole al quale si ispirava la rassegna dell’anno successivo,curata dallo stesso autore del contributo critico risultato vincente.

Da segnalare sono anche le edizioni comprese tra il 1991 ed il 1995, incentrate sulla rivisitazione dell’arte italiana della seconda metà del ‘900, analizzata nelle sue diverse correnti e configurazioni. Nel tempo il Premio Vasto d’arte contemporanea ha tracciato un prezioso percorso interpretativo dei fenomeni artistici italiani di maggior rilievo, analizzandone i linguaggi tradizionali ed innovativi in rapporto all’incessante mutare dei valori estetici a livello internazionale.

Le più recenti edizioni della rassegna, a cura di Lorenzo Canova e Alessandro Riva, hanno rivolto una particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti operanti in Italia.

Il Comitato organizzatore del Premio, al fine di accrescere la sensibilità dei giovani nei confronti dell’arte contemporanea, da alcuni anni propone alle scolaresche visite guidate all’interno degli itinerari espositivi. Si occupa inoltre di promuovere la collana di libri "Teca della memoria", che intende rileggere in filigrana la storia artistica e culturale di Vasto evidenziandone i rapporti con la realtà nazionale ed estera.

INAUGURAZIONE SABATO 16 LUGLIO 2005 ORE 18.30

Musei Civici di Palazzo d'Avalos
Via Isabella D'avalos Gonzaga, 1 Vasto (CH)
Orari: 10.30-12.30 / 17-24 (luglio-agosto); 10-12.30/16.30/20.30 (settembre-ottobre)
Ingresso gratuito

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