Alfredo Jaar. Abbiamo amato tanto la rivoluzione.
Un nuovo progetto giocato sul concetto di riflesso e di riflessione che, nel solco del suo interesse per la relazione tra cultura e vita democratica, interroga il senso della memoria e dell'impegno politico degli anni '60 e '70, non per commemorare, ma per tornare a promuovere la cultura come fattore di cambiamento. La mostra è composta da circa 60 opere.
Per saperne di più:
http://www.undo.net/it/mostra/167494
Ways of Working. The Incidental Object.
Primo capitolo di un progetto in via di svolgimento, la mostra esamina il modo in cui gli artisti si sono rivolti al tema del lavoro, della manodopera, dell'alienazione e della produzione, dal XX secolo ai giorni nostri.
Opere di Stuart Brisley, Enzo Mari, Mario Merz, Charlotte Posenenske, Mladen Stilinovic, Felipe Mujica, Mai-Thu Perret, Tobias Putrih, Falke Pisano, Gabriel Sierra, Superflex e Andrea Zittel. Nell'ambito della prima edizione di "One Torino".
Per saperne di più:
http://www.undo.net/it/mostra/167621
L'installazione di Alfredo Jaar "Abbiamo tanto amato la rivoluzione" è di grande inpatto visivo, in un perfetto dialogo con l'opera di Merz stesso.
La mostra "Ways of Working: the Incidental Object" di Julieta Gonzalez per "One Torino" è confusa e sottotono, nonostante il concept sia attuale e stimolante.
(Eleonora Farina, curatrice)
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
Ways of working: the incidental object. Foto di Alice Pedroletti
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz. Foto di Alice Pedroletti
La mostra Ways of working: the incidental object, nell'ambito della prima edizione di One Torino
La mostra Ways of working: the incidental object, nell'ambito della prima edizione di One Torino
Mario Merz, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 uomini hanno mangiato. La proliferazione degli uomini è legata alla proliferazione degli esseri da mangiare e questi alla proliferazione degli oggetti prodotti poichè questi uomini sono operai di una fabbrica di Napoli, 1971
La mostra Ways of working: the incidental object, nell'ambito della prima edizione di One Torino
La mostra Ways of working: the incidental object, nell'ambito della prima edizione di One Torino
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz
Alfredo Jaar presso Fondazione Merz
Ways of working: the incidental object
Mario Merz, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 uomini hanno mangiato. La proliferazione degli uomini è legata alla proliferazione degli esseri da mangiare e questi alla proliferazione degli oggetti prodotti poichè questi uomini sono operai di una fabbrica di Napoli, 1971. Foto di Stefano Lo Muzio
Falke Pisano, Figures of Speech, 2009. Foto di Stefano Lo Muzio