Zoom Magazine (2006-2008) Anno 26 Numero 203 luglio-agosto 2006
La passione per le arti visive nasce in Maurizio Marcato fin dall'infanzia, quando amava molto disegnare. Racconta di essere fortunato perché ha sempre riconosciuto questo talento innato dandogli fiducia, come ad una tendenza che occorre seguire, anche quando ciò comporta fatica ed attesa. E' dalla pittura che è arrivato alla fotografia, un'arte che secondo lui ha una capacità di trasmissione del momento "catturato" oltre ogni limite. Anche le più banali istantanee, quelle scattate negli ambienti familiari, racchiudono una potenzialità di comunicazione intrinseca, che il tempo esalta. Ogni particolare, dalla postura al vestito, all'ambiente, allo sguardo, racconta qualcosa riguardo a ciò che l'immagine riproduce. Quell'apparentemente semplice registrazione visiva, quale è una fotografia, è in realtà il luogo fisico in cui si può percepire molto di più.
Della fotografia ha praticato diversi generi, dal ritratto, alla fotografia d'architettura, a quella d'interni e di design, trovando una costante richiesta da parte di aziende ed editoria di settore. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni il suo lavoro ha sempre mantenuto ottimi fatturati. Responsabile e consapevole della necessità di una specializzazione, indotta anche dal mercato, e non disdegnando le possibilità che una maturità professionale concede, Marcato rifugge però dalla ripetitività, ed è sempre in cerca di qualcosa di nuovo. E' un percorso non facile, ma irrinunciabile, quello di non riproporsi con modelli già verificati tentando nuove sperimentazioni.
Particolarmente legato alla fotografia tradizionale e soprattutto a quella in bianco e nero, Maurizio Marcato è sempre stato aperto all'utilizzo delle nuove tecnologie, dalla fotografia digitale prima sino ai cellulari di ultima generazione, accettando di misurarsi con nuove problematiche tecniche.
Le immagini che proponiamo in queste pagine sono state realizzate con un Nokia (N90).
In questa serie c'è molto del suo amore per la ritrattistica e molto della sua capacità narrativa. La chiave di volta poi sono quei titoli assegnati dall'autore alle immagini. Essi ne amplificano la forza comunicativa, esplicitando quel contenuto sovversivo che già soggetti, inquadrature e ambientazioni sembrano indicare. C'è tutta la vita, c'è la quotidianità, c'è il tempo ed il trascorrere delle stagioni dell'esistenza. Essi ci raggiungono attraverso un messagio sintetico e veloce al quale la tecnolocia ci ha abituato, ma non per questo meno efficace. Tutt'altro: come sempre l'arte non dipende dal mezzo. L'arte è la capacità di catturare l'essenza del mondo che ci circonda, ama ricordare Marcato. Perché non provare a farlo con un Nokia?