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Con-fine (2007-2013) Anno 2 Numero 8 dicembre 2007-febbraio 2008



Il Mondo al di là dello Specchio.

Manuela Gargiulo

Exlibris



Trimestrale di Arte&Cultura Contemporanea


con-
RechercheHumaine.
L’io e lo smarrimento del tu.
Gino Fienga, pag.10

biennale.
Fra sussurri e grida.
Luciana Ricci Aliotta, pag. 12

kaleidos
Le dinamiche perturbanti di Hossein Khosrojerdi.
Celeste Borraccino, pag.16

passeurs
Mauro Di Silvestre.
Le tracce eteree del passaggio.
Giuseppe Di Bella, pag.17

Gilbert Kruft.
La recherche humaine fra identità e tempo.
Matelda Buscaroli, pag. 23

- sinestetica -

assolutorelativo
Di un viaggio attorno all'uomo.
Mario Ricci, pag.28

quid
ITerezín degli innocenti:
storia e arte o dell’assenza misteriosa dell’uomo.
Pippo Lombardo, pag. 30

chiaroscuro
Chi c'è dentro?
Francesca Conti, pag.32

exlibris
Il Mondo al di là dello specchio.
Manuela Gargiulo, pag.35

spirit
Lo Spirito dell'Arte.

-fine
Oriente - Occidente.
Le due facce della modernità
Monica Mormone, pag.38
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Gino Fienga
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n. 23 settembre-novembre 2011

Tobias Zielony
Matteo Bergamini
n. 22 giugno-agosto 2011

David Schnell
Giuseppe di Bella
n. 21 marzo-maggio 2011

Luigi Presicce. Reincantare la natura
Luciana Ricci Aliotta
n. 20 dicembre 2010 - febbraio 2011


Alice in the Wonderland
© Suzy Lee, 2002
Tutti I diritti riservati alla Maurizio Corraini srl

Alice in the Wonderland
© Suzy Lee, 2002
Tutti I diritti riservati alla Maurizio Corraini srl

Si è insistito fortemente, a partire dalle Avanguardie artistiche, sullo stretto legame che l’arte ha con il vivere quotidiano, su come ne sia talvolta uno specchio, talvolta una critica, di come sovente si tramuti nella sua stessa coscienza. Intrinsecamente legati a questo concetto, incarnazione di una tale riflessione sul reale, sono quei lavori chiamati ready-made, dei quali si può dire che i libri d’artista rappresentino una sottocategoria.
In particolare, dal momento che si è accennato al divenire coscienza delle opere d’arte, pare opportuno soffermarsi su una particolare tipologia di libri d’artista, ovvero i libri d’artista per bambini, opere e progetti che propongono in modo innovativo il rapporto tra testo e immagine, usando il linguaggio dell’arte per parlare ai più piccoli; in tal modo, essi si pongono come oggetti che attraverso il senso critico proprio dell’opera d’arte veicolano significati molteplici ed importanti per quella che è un’identità in via di costruzione.
Numerosi sono stati gli artisti (intesi nel senso più ampio del termine, scultori ma anche fotografi, designer, grafici, registi, ecc…) che nell’ambito del proprio percorso si sono confrontati, anche in modo occasionale, con il mondo dell’infanzia, progettando libri per bambini concepiti spesso come doni, come estemporanei gesti d’amore, svincolati quindi da logiche commerciali ed editoriali. È il caso del libro di Keith Haring Nina’s Book of little things dedicato a Nina, figlia dell’artista Clemente, o dei libri realizzati da Toti Scialoja per i propri nipoti. Accanto a questi ultimi si affiancano poi i libri che gli artisti non hanno realizzato espressamente per i bambini, ma che per loro natura possono essere da loro compresi ed utilizzati, come ad esempio il libro di El Lissitzky Pro Dva Kvadrata, storia di due quadrati inerente la quarta dimensione e i suoi effetti sulla tridimensionalità. I testi appena citati, assieme ad altre centinaia di esemplari – in tutto sono quasi cinquecento –, vengono conservati nell’Archivio O’PLA (Oasi Per Libri Artistici) della Biblioteca Civica di Merano, che da dieci anni accoglie e raccoglie queste particolari opere per renderle più facilmente reperibili e fruibili da parte di studiosi, artisti e – ovviamente – bambini e ragazzi, che hanno così a portata di mano libri ed esempi spesso poco conosciuti, introvabili o mai pubblicati.
Tali lavori sono da intendersi come vere e proprie opere d’arte, poiché espressione di una estrema libertà creativa che si concretizza in un’autonomia progettuale tanto grande da consentire all’artista l’intervento in tutte le fasi di lavorazione: dalla scelta dei materiali da utilizzare, al formato, al tipo di impaginazione, alla rilegatura, alla grafica ecc… Ne scaturiscono così libri fatti con materiali molto particolari, di cui spesso non si ha notizia e che fisicamente si possono trovare nei luoghi più disparati, libri che, per origine e scopo, si differenziano in modo sostanziale da quelli illustrati.
Un esempio eccellente di questi lavori è Alice in Wonderland, di una giovane artista coreana dal nome Susy Lee. Tratto dal famoso romanzo di Lewis Carrol, il testo riproduce alcune scene del racconto originale come una sequenza cinematografica, attraverso fotografie in bianco e nero e disegni giustapposti tra loro in modo da creare una sorta di gioco animato. La cosa che in esso colpisce più di tutto, e che ne costituisce probabilmente il nucleo essenziale, è indubbiamente l’assenza di parole, che sappiamo invece costituire la base concettuale di Alice nel paese delle meraviglie: l’artista è riuscita infatti a riprodurre perfettamente l’oscillamento continuo tra reale e irreale proprio dell’opera letteraria sovrapponendo ad immagini disegnate fotografie di momenti esistenti, ottenendo in un solo quadro scenico più livelli di realtà. In questo sta proprio la valenza artistica dell’oggetto in questione, ovvero nella sua capacità di creare differenti momenti di comprensione attraverso tecniche espressive altre da quella puramente verbale, che presuppongono una ricerca profonda e puntuale. Se poi si pensa che il testo è indirizzato ad un fruitore ideale identificato in un bambino e a ciò si aggiunge il senso di responsabilità di cui queste opere si caricano, il valore di coscienza – di cui parlavamo inizialmente – a cui esse si innalzano, non si potrà non vedere quanto grande può essere e deve essere il suo (il loro) contributo nello sviluppo emotivo e culturale di coloro che costituiscono il nostro futuro.
Educare, dunque, nel senso maggiormente etimologico del condurre fuori: tale sembra essere il compito di questi incantevoli oggetti che sono i libri d’artista per bambini. Condurre i fanciulli fuori dal mondo per riportarli alla realtà attraverso strade colorate di sogno, ed attraverso le medesime strade mostrare agli adulti che non sempre la realtà è ciò che sembra.


Riferimenti bibliografici:

O’PLA, Archvio del libro d’artista per bambini
presso Biblioteca Civica di Merano

Edizioni Corraini – Mantova

Lewis Carrol,
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie
Attraverso lo specchio

Mondadori, 1978