Courtesy: Zona6di4
La periferia può diventare uno spazio di possibilità?
E’ possibile ripensare gli spazi del quotidiano per aprire un processo di scambio con i suoi stessi abitanti?
Le direzioni di una ricerca nascono direttamente dalle esigenze del luogo e del contesto con i quali si entra in relazione; non sono
direzioni che confluiscono nel luogo ma possibili percorsi aperti che da qui partono per non calcolare a priori il traguardo, ma solo
per fare un cammino insieme.
Poiché un territorio è sempre un tessuto di persone.
L'idea che si pone al centro di questo progetto è interagire direttamente con un quartiere, senza configurare qualcosa che si
aggiunge, ma interpretare in maniera partecipata ciò che già esiste, attraverso il filtro dell'arte.
L'artista guarda ciò che gli sta davanti e lo restituisce con il suo sguardo in modo che la suggestione incontri la voce delle
necessità o dei desideri di chi lo abita e lo caratterizza.
Quando si perde il proprio centro, l’orientamento di ciò che ci circonda si sconvolge. Si ripensano tutti i punti cardinali della nostra
esistenza: ciò che è marginale diventa fondamentale, si moltiplicano i centri e la percezione da stereotipata diventa critica.
L'esperienza artistica diventa così lo strumento che si interroga su come si può ragionare una trasformazione orizzontale di un
contesto apparentemente precario che, in realtà, nasconde semplicemente le sue potenzialità.
Ogni territorio, attraverso il suo vissuto, accumula un’energia che lo sguardo dell'arte può cogliere e tradurre in un sistema
comunitario complesso.
Un Progetto Artistico-curatoriale di zona6di4, gruppo composto appositamente per il quartiere Giambellino da Naima Faraò, Elena Mantoni, Pierfabrizio Paradiso, Camilla Pin.
La Perdita di un centro mi permette di riposizionarmi nel mondo è un progetto parallelo all'interno di
ImmaginariEsplorazioni (
http://www.immaginariesplorazioni.it)
a cura di
Dynamoscopio (
http://www.dynamoscopio.it)
I partecipanti al progetto sono stati selezionati attraverso 4 proposte da parte di ciascuna delle personalità coinvolte all'interno di ImmaginariEsplorazioni, che hanno a loro volta risposto a una open call tra i quali sono stati selezionati:
Pietro Bonacina, antropologo
Antonio Cipriani, giornalista e scrittore
Natascia Curci e David Batignani, attori e registi teatrali
FLS, collettivo artistico
Matteo Guarnaccia, artista
Postcards from Beirut, collettivo artistico
Alessandro Sambini, artista
Trama21, gruppo di ricerca per l'arte contemporanea