UNTITLED con Alessandro Sambini e la partecipazione di Denis Isaia

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Indice :

1 LA PERDITA DI UN CENTRO MI PERMETTE DI RIPOSIZIONARMI NEL MONDO

2 TREKKING 45°26'47"N, 9°8'12"E con Matteo Guarnaccia

3 QUASICRISTALLO-Tassellature Emergenti con TRAMA21-research group for contemporary art

4 CHI CANTA OGGI LE NOSTRE STORIE con FLS

5 SOUVENIR DE MILAN (working title) con Postcards from Beirut

6 SALUTI DA GIAMBELLINO, con Natascia Curci, David Batignani e altri.

7 UNTITLED con Alessandro Sambini e la partecipazione di Denis Isaia




Untitled, di Alessandro Sambini per La perdita di un centro mi permette di riposizionarmi nel mondo, courtesy: l'artista.

Data da definirsi tra novembre e dicembre 2011
con la partecipazione curatoriale di Denis Isaia.

Il Giambellino è uno dei posti che attraverso o esploro spesso. Le passeggiate e le chiacchiere con gli amici del posto mi hanno fatto prendere coscienza della grande varietà di culture che mano a mano si sono insediate in questa area.

Da tempo il tema dell'emigrazione è al centro dei miei interessi. Di volta in volta lo guardo da una angolazione differente. In questo caso vorrei esplorare il tema del paese d'origine focalizzando l'attenzione sulle vedute tipicizzate di monumenti e luoghi noti.
Per iniziare mi piacerebbe parlare con gli abitati del Giambellino e raccogliere informazioni sui paesi e i paesaggi urbani da cui provengono. La seconda fase è invece relativa alla formalizzazione del progetto. Vorrei installare al centro di piazza Tirana una sorta di Jukebox di Immagini. Le immagini raccolte saranno proiettate dal Jukebox su un grande telo (o altro dispositivo di riproduzione).
Ogni abitante o passante potrà scegliere al prezzo di un centesimo (questa è l'idea originaria per questo la considero un “intent”) l'immagine che poi apparirà sul grande telo bianco (penso ad una formalizzazione piuttosto precaria del telo).

Vorrei che in piazza Tirana si avvicendassero uno dietro l'altro monumenti che non appartengono al territorio e alla sua cultura, ma che si materializzeranno per circa un minuto.
Intendo questo lavoro come la proiezione di un desiderio (vivo, censurato, nascosto) che accomuna molte persone: il ritorno a casa.
Se sarà possibile mi piacerebbe invitare gli abitanti del quartiere e non solo a contribuire in corso d'opera alla collezione di immagini.

ALESSANDRO SAMBINI
(Rovigo, 1982)

Diplomato in Architettura e Culture Visuali al Goldsmiths College di Londra. Attraverso la fotografia, il video e l’utilizzo di supporti multimediali riflette sulla necessità e le modalità di produzione di nuove immagini, la loro circolazione e diffusione, i diversi ambiti di relazione tra l’immagine e il pubblico.