Workshop di due giorni con gli abitanti del Giambellino
date da definire
Ci sembra interessante sollevare un elemento implicito nel discorso sullo spazio, il sonoro.
L’idea è quella di porsi in ascolto, con gli abitanti del quartiere, dello spazio in cui vivono. Immaginiamo di ‘accordarci’ collettivamente al quartiere. Pensiamo alle storie, alle memorie personali come un flusso risonante, che metta in discussione il linguaggio convenzionalmente accettato, quindi non necessariamente composto di lingue differenti e successioni di parole.
Il Giambellino è un quartiere con una, seppur breve, storia, con una geografia particolare in continua evoluzione.
Il quartiere, per i più un quartiere dormitorio, destinato a scomparire secondo le istituzioni, vive silenziosamente i suoi ritmi quotidiani.
Intendiamo proporre queste riflessioni agli abitanti del quartiere durante una giornata di workshop. Insieme con loro vorremmo esercitare un'esperienza di ascolto dello spazio e allo stesso modo di intervento narrativo, cantato, verbale, musicale, nello spazio fisico. Ripenseremo una geografia partendo da quello che il quartiere ci offre, dalle sue dinamiche e dalle sue pause.
Prevediamo di sviluppare un itinerario da seguire il giorno dopo, aprendo ad interventi imprevisti, a diramazioni del rituale. Il rito dell’attraversamento del Giambellino potrebbe tradursi nella colonna sonora dello stesso, in una sorta di nuovo inno.