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Equipèco Anno 7 Numero 24 estate 2010



Nicola Artico. Mutant Canvas

Arianna Carcano



Trimestrale di arte e cultura


EQUIPèCO n.24 – Estate 2010

In copertina | Cover stories
Le Corbusier, Poème èlectronique, copione circolare di 480”
progettato per l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958
Poème èlectronique, script circulating of 480”
conceived for The Brussels World Fair in 1958

SOMMARIO | CONTENTS

EDITORIALE | EDITORIAL
4_L’arte che comunica - Messaggio di un Anonimo
Art that communicates - Gospel of the Anonymous
Carmine Mario Muliere

ARTE_Approfondimenti | ART_Deepenings
8_Riferimenti del mito di Wagner nell’arte di Anselm Kiefer
Wagner's myth references in Anselm Kiefer's art
Luca Maffeo

14_Elena Arzuffi, Intervista_Interview
Francesca Referza

20__Nicola Artico
Arianna Carcano

ARTE_Focus | ART_Focus
1_Achille Perilli
L’imagination est tout
a cura di_curated by Nadja Perilli – Massimo Riposati

18_Gregor Schneider - Toter Raum
a cura di_curated by Danilo Eccher - Claudia Gioia
Rd

19_Shirin Neshat - Donne senza uomini
Women without Men
a cura di_curated by Silvia Lucchesi
Fiammetta Strigoli

23_Nicola Carrino
Ricostruttivi Progetto Invernizzi 2009.2010

24_L’Istituto Polacco di Roma presenta la mostra:
Vedo cose che non ci sono
The Polish Institute in Rome present the exhibition:
I see things that are not there
a cura di_curated by Sebastian Cichocki - Ana Janevski

29_Marco Campanini - Anthologica
Rd

30_Herbert Murrie
Mauro Civai

32_Ben Grasso
New Territory

33_Vania Eletrra Tam
Les choses en rose
Silvia Pettinicchio

34_/IMPRESA PITTURA
Raffaele Gavarro
Claudio Libero Pisano

36_Matteo Cirenei
Specchi Inesistenti
Nonexistent mirrors
Leda Lunghi

37_Fondazione Plart
30 anni di Memphis
a cura di_curated by Alberta Saladino
Marco Petroni

38_Tra la Terra e la Luna
Between the Earth and Moon
Luigi Capano

39_Arte nell’Orto
Art in the Garden

40_Miriam Secco
Nila Shabnam Bonetti
Kathèuda

42_Philip Taaffe
Disvelamenti/Unveilings
a cura di Vittoria Coen

44_One Minute Tree
a cura di Elisa Resegotti

51_Carlo Ludovico Ragghianti:
Pensiero e Azione_Thought and Action

52_Pachinko
Lara Mezzapelle - Giacomo Deriu

53_Il paesaggio de-scritto
The landscape de-wrote
Fotografie_Photos by Luca Capuano
Rd

ARCHITETTURA | ARCHITECTURE
56_Massimiliano Fuksas
Luigi Prestinenza Puglisi
Anna Baldini

MUSEI | MUSEUMS
62_Museo Stibbert Museum
Francesco Civita

SOUND DESIGN
46_Poème Èlectronique
opera del futuro
artwork of the future
Silvia Lanzalone

FOTOGRAFIA | PHOTOGRAPHY
74_Estate_Summer
Timoteo Salomone

JAZZTIME
75_Francesco Cafiso
musicista prodigio
wonder musician
Walter Mauro

77_Quel jazz colto e contaminato del Caterina Palazzi Quartet
That sophisticate and influenced jazz of the Caterina Palazzi Quartet
Enrico Pietrangeli

ARGOMENTI | TOPIC
54_Hathor - Utero_Uterus
Alessandro Vienna

70_Big-Bang
Edoardo Angeloni

78_La concezione socratica dell’Anima
The socratic theory of Soul
Sabina Caruso

82_Guarigioni a distanza
Distance healing
Marco Miglio

84_Il Gioco
The Play Element
Francesco Maurizio Pullara

RACCONTO | TALE
86_21 capitolo_Chapter 21°
Pirofilo

POESIA | POETRY
92_Le abitazioni della Poesia
Il n.80 di Anterem: l’esperienza poetica del pensiero
Poetry’s Homes
Issue n. 80 of Anterem: the poetic experience of thought
Flavio Ermini

LIBRI_BOOKS
94_Norman Potter
Cos’è un designer
Rd
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Nicola Artico, Mutant canvas, PieroChiambretti

Nicola Artico, Mutant canvas,Vittorio Feltri

Nicola Artico, Mutant canvas, Enrico Deaglio

Una serata insolita direi, quella trascorsa assieme all'artista Nicola Artico. Una personalità forte, ma assolutamente equilibrata e gentile nei modi, un personaggio di ampia cultura artistica, del tutto privo di arroganza o presuntuosità. La sua creatività è sempre attiva, il suo essere fatica a rimanere quieto, anche nei momenti di riposo la mente di Nicola immagina nuovi progetti o possibili evoluzioni dei lavori ai quali sta lavorando. Il suo percorso artistico è molto vario: Nicola da inizio alla sua carriera con la passione per il restauro conservativo, in passato avremmo potuto conoscerlo nelle vesti di restauratore di affreschi presso le storiche chiese di Venezia; successivamente decide di dedicarsi allo studio della tradizione musicale indiana, la sua cultura musicale spazia tra i tradizionali strumenti indiani (le tablas, il tamburo pakwaj e il flauto bansuri). Un’importante fase di vita trascorsa nelle terre americane, esperienza che gli ha permesso di crescere non solo culturalmente ma anche e soprattutto artisticamente ed emotivamente, lo ha aiutato a sviluppare una sensibilità ed un equilibrio che saranno poi fondamentali per lo stile di vita al quale deciderà di dedicarsi. È proprio partendo dalla filosofia legata alla musica indiana che si riesce a comprendere il discorso di «Mutazione», che appare nei suoi lavori come passaggio necessario e fondamentale per il compiersi dell'evoluzione del «Dio» che si trova in ognuno di noi e che ci aiuta a cambiare.
L'opera più conosciuta di Artico è naturalmente Mutant Canvas, grazie alla quale l'artista ha avuto modo di lavorare accanto ai più noti critici d'arte come Sgarbi e Philippe Daverio, ai più amati personaggi della televisione come Iacchetti e Chiambretti, ed a personalità appartenenti al mondo della politica. Personaggi difficili da avvicinare, soprattutto se con l'intenzione di sottrarre loro del tempo prezioso ma Nicola sembra esserci riuscito senza il minimo sforzo, conquistandoli con simpatia, originalità ed un pizzico di follia. Nonostante gli impegni e la notevole diversità di caratteri e di modalità con le quali ogni singolo personaggio è abituato ad essere trattato, nessuno di loro ha saputo resistere al fascino di un artista così ricco idee, in grado di stupire con arguzia e competenza ogni singolo attimo trascorso in sua presenza.
Personalmente credo che la forza dell'artista derivi soprattutto dalla professionalità e dalla chiarezza delle sue idee. Non definirei le Mutant Canvas un lavoro semplice e divertente, ma piuttosto lo considererei uno studio impegnato delle possibili modalità di accostamento e fusione di elementi moderni e componenti del passato, senza però perdere il significato originale dell'opera antica e quindi evitando la distruzione dell'aura della medesima.
Sottolineerei inoltre che il passato e l’esperienza da restauratore di dipinti ed affreschi antichi, siano la fonte principale di un’elevata conoscenza dell’arte storica e, di conseguenza, di una notevole attenzione e cura nei confronti di quelle opere che oggi costituiscono dei veri e propri documenti del passato del nostro paese.
Per questo Nicola cura nei minimi dettagli i gesti, le posture, gli sguardi e le parole dei personaggi di oggi che inserisce nelle tele antiche, questa sorta di «intru-sione» prevede sin dal principio la consapevolezza dell'evento storico rappresentato dal quadro.
Ho trovato molto interessante anche il tentativo dell’artista di portare la propria arte all’interno di una realtà difficile come quella delle persone affette da gravi malattie, cercando di coinvolgerle in prima persona nel suo procedimento di produzione artistica.
Ciò è avvenuto all'interno di uno spazio ospedaliero presso il Reparto di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Parma. Interessante l'evoluzione del lavoro di Nicola, che ha saputo conquistare la fiducia dei giovani pazienti trasformandoli in veri e propri attori protagonisti delle tele di Correggio. In questo caso il progetto, chiamato «Life Collection #3», ha dato voce alla creatività di persone che vivono in situazioni estreme mettendo alla prova lo stesso artista e la sua produzione artistica.

Direi dunque un artista che vuole essere completo, che non si definiscecome semplice video-artista, ma più precisamente artista new-media, le cui produzioni non sono semplici filmati, video o installazioni sonore, ed il cui suo studio colmo di tele pennelli nasconde quadri con colori termosensibili, in grado cioè di cambiare aspetto al variare della temperatura dell'ambiente circostante.

Ho chiesto a Nicola, quale sarà il suo prossimo passo, sembra che ci sia in serbo una grande sorpresa per l'Expo del 2015 come opera conclusiva della serie Mutant Canvas, dopodiché si cambierà totalmente rotta.
Ma non vi voglio svelare nulla a riguardo, l'estro e l'originalità dell'artista si riveleranno al momento più opportuno.