Inside Art Anno 9 Numero 88 luglio-agosto 2012
Da nord a sud, alcuni consigli per una bella stagione all'insegna del contemporaneo
L'arte non va in vacanza. Anzi, proprio tra luglio e agosto, mesi caldi, votati al relax, le opportunità per il turista col pallino del contemporaneo si moltiplicano. Dal nord al sud della penisola, le proposte culturali abbondano: all’aperto, incastonate nelle piazze o nei giardini più suggestivi per rendere più piacevoli le passeggiate post tintarella, o in castelli e chiese sconsacrate a pochi passi dalle spiagge o dalla frescura dei boschi.
Il viaggio artistico del turista inizia proprio dalle Dolomiti. Precisamente da Ortisei, in val Gardena, ridente cittadina immersa nella vallata del Rio Gardena tra Col Rasciesa e il pendio boschivo del famoso altopiano di Siusi. Qui, sovrastata dalla maestosità del paesaggio alpino, va in scena la biennale Gherdëina. La rassegna – evento parallelo di Manifesta – dal 2008 porta nella zona pedonale della cittadina cinque autorevoli esponenti dell’arte contemporanea, di fama nazionale e internazionale. Esther Stocker, Arnold Mario Dall’O, Gehard Demetz, Hubert Kostner e Walter Moroder sono i protagonisti dell’edizione 2012. «È una biennale di scultura davvero ambiziosa: le esposizioni in uno spazio pubblico mettono in contatto con l’arte contemporanea anche persone che altrimenti non cercherebbero un’esperienza di questo tipo», dice il curatore altoatesino Günther Oberhollenzer.
Per chi sceglie mete meno gettonate, ma comunque ricche di suggestioni culturali, scendendo le Alpi, si può far tappa a Varese, adagiata su sinuose colline, tra fiumi e laghi, ai piedi del massiccio del Campo dei fiori. Città giardino per il connubio tra arte e natura che da diversi secoli caratterizza l’anima della città, ricca di castelli e ville. Tra queste, in località Casbeno, sorge villa Recalcati, edificata nella prima metà del XVIII secolo, poi ampliata nel corso del 1756, è stata concepita come albergo di lusso, ora è sede rappresentativa della tradizione scultorea varesina. Dal 22 luglio ospita le opere di Maria Cristina Carlini. Nel parco spiccano le sculture monumentali, mentre all’interno della villa i lavori di grandi e medie dimensioni, realizzati con materiali diversi: dall’acciaio corten alla resina al grès, dal legno al ferro.
Dalla Lombardia all’Emilia, non si può ignorare la caotica e festaiola Rimini. Non solo discoteche e aperitivi sulla spiaggia, ma anche un tuffo rigenerante nell’arte con il progetto Vie di dialogo, in programma alla Far (Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea). Due artisti che dialogano insieme attraverso il loro lavoro: Graziano Spinosi e Ketty Tagliatti, esponenti di quella corrente poetica trasversale, non solo emiliana, definibile naturalismo-concettuale.
D’obbligo, poi, una capatina in Toscana dove l’arte si respira nell’aria, si impone decisa e non offre scampo al viaggiatore distratto. Tralasciando le tappe obbligate, si consiglia la Maremma che per l’estate adotta uno stile pop. Nei musei del territorio approda, infatti, il grande Andy Warhol e la sua “Factory”. S’intitola “Ordinary world” ed è un progetto diffuso, articolato su più sedi: prima a Follonica per proseguire, in contemporanea, a Orbetello e Porto Santo Stefano, fino ad arrivare sul Monte Amiata, a Castell’Azzara, Arcidosso e Castel del Piano. Un confronto tra artisti fautori di un tipo di comunicazione pensata per le persone e concepita per manifestare messaggi che giungano a tutti. Da una parte le opere di Warhol, punti di riferimento per la generazione di artisti degli anni Ottanta, dall’altra Keith Haring e i “Subway drawings” tra le sue prime opere, realizzate tra il 1980 e il 1982, quando era ancora un anonimo street artist newyorkese, opere preservate grazie all’attenzione dell’amico artista Paolo Buggiani. Sul padre della pop art si è detto tutto, eppure la mostra vuole sottolineare un aspetto meno noto nella vita dell’artista di Philadelphia: le opere realizzate in collaborazione con Pietro Psaier o addirittura attribuite allo stesso artista italiano. Una chicca per veri intenditori. Sempre in Toscana, il meglio della fotografia internazionale con “Cortona on the move”, rivolto a professionisti, appassionati e operatori del settore. Tra gli ospiti del festival, da sempre dedicato alla fotografia di viaggio, Vincent Fournier, Massimo Siragusa, Monika Bulaj, Brian Finke, Alessandro Grassani, Giulio Di Sturco, il collettivo Riverboom e Nocolas Mingasson. L’evento focalizza l’attenzione sulla contemporaneità e la scoperta di nuovi sguardi e nuovi viaggiatori, portando nelle strade e nei vicoli del paese toscano grandi fotografi e talenti emergenti. L’idea del viaggio coinvolge lo spettatore in maniera inaspettata, proponendo percorsi attraverso i vicoli della cittadina e creando nuovi itinerari virtuali. Il tutto arricchito da un calendario incontri, incontri, proiezioni e “workshop”. Sempre in Toscana, merita sicuramente una visita Pietrasanta, palcoscenico dei festeggiamenti per gli 80 anni di Fernando Botero. Per l’occasione, lo scultore colombiano, di casa ormai nella cittadina in provincia di Lucca, presenta oltre 100 opere che raccontano la sua parabola creativa. Dall’Abruzzo, per chi sceglie una vacanza alternativa tra natura e antiche tradizioni, arriva l’invito di Castelbasso e Civitella, due borghi dal grande valore storico e paesaggistico in provincia di Teramo, che per l’estate presentano grandi nomi del contemporaneo internazionale. Tre le proposte espositive: la personale di Carla Accardi, le collettive Radici e Visioni con opere, tra gli altri, di Marina Abramovic, Santiago Sierra, Alfredo Jaar, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, Mimmo Paladino e Julian Schnabel. Ma l’elenco è lungo e sorprendente, quindi l’evento ha tutte le credenziali per essere la tappa obbligata del vero appassionato.
Il viaggio in Italia prosegue e arriva nella splendida Capri che ospita la personale di Roberto Coda Zabetta, dal titolo “Verdade”. Al Museo della certosa di San Giacomo opere che prendono spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane durante la dittatura, dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne spariti senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di quanti vissero quella tragedia. Nell’isola più frivola e vacanziera, un momento di riflessione regalato dall’arte.
Dal Tirreno allo Ionio, per approdare in Puglia a Intramoenia extra art con il progetto “Watershed”. Incardinato sul tema dell’acqua, elemento di connessione tra il sud e il nord dell’Europa, l’evento coinvolge Italia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia. Tra gli artisti Jan Fabre, Luigi Presicce, Guillermina De Gennaro, il duo svedese Bigert & Bergstrom, la Compagnia delle formiche, Sara Ciracì e Maurice Nio che inaugura il progetto al castello di Barletta con “Dark Matter”.
Il tour artistico giunge, infine, nella soleggiata Sicilia. Taormina propone un doppio appuntamento con Antonio Nunziante. Il percorso espositivo mette in risalto la poetica, le atmosfere e l’inconfondibile cifra stilistica dell’artista attraverso itinerari distinti. Nella ex chiesa del Carmine i Panorami di luce, grandi tele dedicate ai temi del viaggio e del paesaggio. Nel palazzo dei Duchi di Santo Stefano opere create appositamente per Taormina. Ultima tappa, ma certo non meno accattivante, quella di Agrigento dove la Valle dei Templi regala nuove suggestioni grazie all’intervento di Fabrizio Plessi. La mostra, dal titolo Monumenta, rappresenta per l’artista una nuova sfida: modellare la sua materia artistica sugli esempi degli antichi architetti greci. Le nove torri, le cui strutture sono state realizzate in Sicilia, mischiando capacità artigianali a innovazioni tecnologiche, simulano la pienezza materica della pietra dei templi e delle mura della Valle, grandi obelischi che si confondono nell’arcaico paesaggio. Il viaggio tra le proposte artistiche dell’estate si è concluso. Ora siamo pronti per il grande tuffo.