I percorsi di Giovanna Trento sono frammenti di immagini di paesaggi urbani e naturali accostati arbitrariamente così da costruire un panorama immaginario decontestualizzato che l'artista proietta sul soffitto in modo da accentuarne il rovesciamento di prospettiva, in un moto circolare tale da renderlo ancora più straniante. In questa installazione che 'sfonda' il soffitto della sala con una porzione di cielo in cui si affacciano frammenti di elementi urbani e naturali (la testa di un lampione, la cima di un albero) ci si trova completamente spiazzati in quanto il luogo non è nessun luogo in particolare e il tempo è un tempo circolare, continuo, costante ed infinito. Il cielo che ci volteggia sulla testa sembra avere una energia di attrazione verso l'alto che ne aumenta il carattere di leggerezza e contribuisce alla smaterializzazione del luogo.

B.P.