Enzo Umbaca

Anche il lavoro di Enzo Umbaca si è spesso concentrato sull'incontro: nel progetto internet che qui presenta Survival (http://www.undo.net/survival) costituito da due azioni che si sono svolte nelle metropolitane di Milano e Roma, sceglie di operare nella metropolitana in quanto, secondo le parole dell'artista, 'luogo privo di relazioni reali, di forte impatto emotivo, tutto può accadervi' e dove 'durante lo spostamento da una stazione all'altra, all'interno del convoglio percorribile, l'identità si fa labile, perchè nessuno sa chi è l'altro'.

La riflessione sul ruolo e l'identità dell'artista, 'messa in scena' da Umbaca con una metodologia provocatoriamente simile a quella degli extracomunitari che chiedono l'elemosina in metropolitana, pone l'accento sulla richiesta di una qualche forma di relazione o di risposta da parte di un pubblico, quello che dovrebbe essere dell'arte contemporanea, che stenta a capirne linguaggio e metodologie. Come nota Emanuela De Cecco nel testo che accompagna l'opera, "l'intento è l'attivazione di un dibattito sulle possibilità che ha l'artista di interagire con l'ambiente esterno, la società, le strutture" ma anche sulla condizione di labilità dell'identità dell'artista, ben rappresentata dal tragitto in metropolitana, in continua e incessante ricerca di una legittimazione al suo operare.

B.P.










 
   

Enzo Umbaca,
Survival, 1999,
azione nella metropolitana
di Roma in collaborazione
con Filippo Falaguasta.

 
   

Enzo Umbaca,
Survival, 1999,
azione nella metropolitana
di Roma in collaborazione
con Filippo Falaguasta.

 
   

Enzo Umbaca,
Survival, 1999,
azione nella metropolitana
di Roma in collaborazione
con Filippo Falaguasta.