Marco Vaglieri

Marco Vaglieri basa la sua ricerca sull'idea di incontro, casuale, improvviso, imprevisto come nella sua serie degli 'abbracci' in cui chiedeva ai passanti per strada di fermarsi un momento per poterli abbracciare spezzandone per un istante la routine alienante del tempo metropolitano, realizzando allo stesso tempo un'incursione nella loro intimità Nei lavori in mostra, dal titolo Esercizi di cognizione orizzontale, l'artista ha scelto di porre delle domande (che sono diventate poi i titoli delle opere) ad alcune persone. Da queste domande sono scaturite una serie di discussioni che hanno generato alla fine delle risposte che Vaglieri ha riportato assieme all'immagine sulla superficie del quadro. L'immagine rappresenta un'istante di questo processo dialettico e le risposte non hanno carattere definitivo ma aprono esse stesse ulteriori spunti di riflessione. Il carattere narrativo di questi lavori è sottolineato anche dal taglio 'cinematografico' delle foto, di un tipo di cinema dall'atmosfera nouvelle vague, dove il dialogo, il rapporto personale sono centrali nella costruzione della storia. Questa operazione di 'relazione dialettica' ambientata nel contesto urbano riflette sul valore dell'incontro, di un tempo diverso rispetto alla schizofrenia della velocità del vivere contemporaneo: ci costringe ad una pausa, ad una sospensione, ad una riflessione su semplici questioni esistenziali che troppo spesso si danno per scontate.

B.P.










 
   

Qual'è il posto della mitezza nel mondo?
(Esercizi di cognizione orizzontale),
1998 - 1999, stampa lambda, cm. 70x100,
courtesy, Luigi Franco Torino

 
   

Dove dobbiamo cercare la nostra morale?
(Esercizi di cognizione orizzontale),
1998 - 1999, stampa lambda, cm. 70x100,
courtesy, Luigi Franco Torino