AI MAGAZINE Anno 5 Numero 54 ottobre- novembre 2011
Occasione d’investimento oppure bolla speculativa?
Il mercato dell’arte moderna e contemporanea risente, come quasi tutti i settori economici, della grave crisi finanziaria che ha colpito il mondo intero.
Conseguentemente il valore commerciale della maggior parte degli artisti ha subito, negli ultimi anni, un notevole ribasso. Questo porterebbe ad escludere l’investimento in opere d’arte come sicuro ed affidabile. Eppure, nonostante questo, importanti fondi internazionali hanno deciso di puntare proprio sulle opere d’arte come bene rifugio. Anche se apparentemente può sembrare una contraddizione oppure una incongruenza, in realtà, andando a legger bene le cifre, possiamo facilmente intuirne i motivi.
Prendendo in considerazione il mercato italiano, ad esempio, notiamo che l’indice borsistico FTSE MIB, che raggruppa i quaranta titoli principali e rappresenta l’80% delle transazioni, ha perso in dieci anni, fra alti e bassi, il 60% circa del suo valore nominale iniziale. Il collezionista invece che ha scelto di investire nei 50 artisti italiani maggiormente considerati dal mercato (fonte ArsValue.com), ha visto aumentare mediamente il valore delle proprie opere del 60%, nonostante il calo degli ultimi anni. L’investimento in opere d’arte si è dimostrato, nel lungo periodo, altamente remunerativo. Ma vediamo nel dettaglio quali artisti italiani hanno avuto le migliori performance. Carla Accardi ha visto quadruplicare il valore di un’opera su tela, così come un arazzo di Alighiero Boetti. Triplicato negli ultimi dieci anni il valore commerciale di un sacco di Alberto Burri, di un olio di Afro, di una tela di Emilio Vedova. Una estroflessione di Enrico Castellani vale oggi cinque volte il suo controvalore dell’anno duemila, mentre Agostino Bonalumi è aumentato in dieci anni del 900% registrando una delle rivalutazioni più ragguardevoli. Raddoppiata la cifra sborsata dieci anni fa per acquistare un olio di Giorgio De Chirico, di Mauro Reggiani, di Piero Manzoni. Ottima infine, considerando il crollo degli investimenti finanziari, la tenuta di artisti quali Arnaldo Pomodoro, Giorgio Morandi, Mario Sironi.
Decidere di difendere il potere di acquisto del proprio denaro comprando arte presenta però delle difficoltà maggiori rispetto ad altri beni rifugio. E’ indispensabile entrare nella logica che ogni opera è unica, e pertanto nulla può essere generalizzato. Un antico proverbio del settore, conosciuto da tutti i galleristi ed ancora attuale, recita: “l’arte non si misura a metro”. Una tela metafisica di Giorgio De Chirico, datata 1918, può valere 10 milioni di euro, un suo autoritratto od una sua vita silente del 1978 cento volte di meno.
E’ indispensabile pertanto, prima di orientarsi in una scelta, conoscere tutti i risvolti che determinano il prezzo di un’opera. Il periodo di riferimento, il soggetto, in quale pubblicazione deve apparire per avere maggiore considerazione da parte degli addetti ai lavori, quale certificazione di autenticità è necessaria.
E’ fondamentale anche sapere in quale mostra è stata esposta, che galleria l’ha trattata, quale ne è lo stato di conservazione e così via. Per impedire al neo collezionista di commettere i tipici errori dovuti all’inesperienza, si è affermata la figura dell’ art-advisor, un consulente professionale altamente specializzato in grado di trovare risposta ad ognuna di queste tematiche.
In questi tempi di crisi differenziare i propri investimenti è fondamentale e l’acquisto di opere d’arte può rivelarsi altamente redditizio, a patto di essere frutto di una scelta oculata.
Ed inoltre, diventare collezionisti, appaga anche il nostro senso estetico e culturale.
N.B. 1) Il FTSE MIB è attualmente il più significativo indice azionario della Borsa italiana. È il paniere che racchiude le azioni delle 40 maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana. L'indice è nato in seguito alla fusione tra Borsa Italiana e il London Stock Exchange. È operativo a partire da 1º giugno 2009 e rappresenta all'incirca l'80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano.
N.B. 2 ) Il dato index arsvalue 50 (le performance dei 50 artisti italiani maggiormente considerati dal mercato) proviene da ArsValue.com.