24 marzo 2014
"Estoy viva" è il titolo della retrospettiva che il Padiglione d'Arte Contemporanea dedica
all'artista guatemalteca Regina José Galindo.
Piccola e fragile come una farfallina della farina, da sempre infligge al suo corpo azioni
e situazioni davvero difficili da sostenere, sia come performer che come pubblico.
Sempre completamente nuda, si fa seppelire, si scalfisce la pelle, si espone allo scherno
e alla violenza...
Incatenata, affogata, sporcata, fa molto più che raccontare gli orrori della guerra civile
nel suo Paese, testimonia la crudeltà e l'infamia della storia, soprattutto nei confronti
delle donne.
E seppure una foto o un video siano molto più tranquillizzanti dell'avercela di fronte
insanguinata (come capiterà a pochi stasera), questa mostra in uno spazio pubblico vicino
ai giardinetti è un atto molto coraggioso da parte delle istituzioni.
"Estoy viva" Regina José Galindo
Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC via Palestro, 14 Milano fino al 08/06/2014
Informazioni sulla mostra:
http://www.undo.net/it/mostra/170755
Regina José Galindo, 24 marzo 2014, Pac Milano
Diego Sileo, Eugenio Viola, Domenico Piraina
PAC, ambienti della mostra Estoy viva
Hientras ellos siguen libres, 2007. Foto David Perez
Hientras ellos siguen libres, 2007. Foto David Perez
Peso, 2006. Foto di Georges Delgado
El dolor en un panuelo, 1999. Foto Marvin Olivares
Piel, 2001. Venezia, foto Lino Polegato
Negociacion en turno, 2013, video
XX, 2007, foto di Anibal Lopez, David Perez
Disegno, 2006. Courtesy Coll. Nunzia e Vittorio Gaddi
No perdemos nada con nacer, 2000. Foto Bella da Vigo
Tierra, 2013. Foto Betrand Huet
Plomo, 2006. Foto di George Delgado
Marabunta, 2011. Foto David Perez
Carnada, 2006. Foto David Perez
Carnada, 2006. Foto David Perez
Isla, 2006. Foto Engel Leonardo
Piedra,2013, foto Julio Pantoja