L'edicola digitale delle riviste italiane di arte e cultura contemporanea

::   stampa  

Juliet Anno 20 Numero 106 febbraio 2002



D.J. Lamu'

Francesco Bonazzi



Art magazine
ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

Adrian Paci
Maria Vinella
n. 173 giugno-luglio 2015

Case chiuse, corpi aperti
Roberto Borghi
n. 172 aprile-maggio 2015

Yang Xinguang e la materia
Sara Bortoletto
n. 171 febbraio-marzo 2015

Eugenio Re Rebaudengo
Giulia Bortoluzzi
n. 170 dicembre-gennaio 2015

Biennale Architecture
Gabriele Pitacco Marco Gnesda
n. 169 ottobre-novembre 2014

Biennale Marrakech
Emanuele Magri
n. 168 giugno-luglio 2014


D.J. Lamu' ad Arte Ricambi

D.J. Lamu' ad Arte Ricambi

"SMS" 2001, c-print, cm 40x30, courtesy Arte e Ricambi, Verona

Quale è il vocabolario di D. J. Lamu'? Quali sono le parole chiave per avvicinarsi alla sua arte? Provo a stilare un glossario essenziale per pemettere a tutti di entrare nel suo mondo particolare. È un percorso a RITROSO che va a significare come ogni parola del vocabolario ideale dell'artista sia una tessera che va a ricomporre un mosaico, un display composto di innumerevoli pixel. Al lettore il compito di decifrare questo puzzle. Alla semplice definizione di un dizionario preferisco un aforisma, una proposizione assiomatica, un'interrogazione retorica... forme classiche della tradizione che da Wittgenstein arriva a Platone. Mi piace pensare alla sintesi e alla libertà del pensiero come ai Razzi di Baudelaire. Viviamo in un'epoca dove il messaggio è frammentario. Ormai all'overdose delle informazioni si distingue solo il linguaggio asciutto degli spot.

Zapping / Zen. Se lo zapping va a produrre un montaggio indeterminato, lo Zen cerca lo svuotamento del fluire dei pensieri. La Via del pennello ci insegna che pittura e Zen sono la stessa cosa.

Yantra. Se il mantra si concentra sul suono della parola, la sua visualizzazione yantra aiuta D.J. nelle sue veggenze e nell'arte di vedere-senza-vedere.

X-File sono misteriosi documenti aperti dalle presenze aliene. Dunque i file e le immagini dell'artista possono avere delle interferenze top secret. Top Secret Portraits è un progetto "concepito sulla consapevolezza del controllo virtuale". L'artista ha immaginato indiscrete spy-cam capaci di spiare la privacy di chicchessia con voyeuristica freddezza.

www è la ragnatela virtuale del mondo. In questo non-luogo Lamu' fa vivere il cyborg che è in lei.

Vision-Video. I video nascono dalle visioni... Le visioni sono i pensieri catodici a un milione di pixel.

Usb. Come le veloci porte di connessione tra il computer e le periferiche, D.J. si offre come essere bionico disposto all'interazione.

T. A. Z. Le Zone Temporaneamente Autonome teorizzate da Haikim Bey, per Lamu', sono il punto di partenza per un nuovo nomadismo mentale che sta alla base degli accadimenti nei rave e nei tecnival... Ma Lamu' è anche figlia della TV.

Storyboard. I video di D.J. nascono dall'immaginazione schizzata sulla carta. Una sceneggiatura disegnata come nelle strisce di un cartoon.

Rave. Già i Dervisci insegnano che danzando senza fine si raggiunge l'estasi. D.J, nel ciclo Rave Party series, fa danzare il pennello alla ricerca delle sfaccettature di questo ballo senza fine. I decibel riempiono il Vuoto con ritmo ad alto volume.

Queen. Good save the Queen! Good is a DJ and Lamu' is the Queen of the aliens.

Pixel & Pictures. L'occhio di Lamu' è come quello di una libellula: un occhio catodico in un mare di pixel.

On-line è la parola chiave della realtà virtuale. www.artericambi.org è la sua dimora ideale.

Nomadism. Per D.J. essere senza fissa dimora è un'esigenza che va oltre il fatto puramente geografico. Il suo stesso pseudonimo conferma un atteggiamento nomadico.

Manga. Nel cartoon non c'è limite all'immaginazione, tranne che la coerenza al proprio personaggio.

Lamu' è nata dalla fantasia di Urusei Yatsura. D.J. è l'incarnazione tra gli umani di un'eroina manga.

Kidnapping experience. D.J. Lamu' riflette su come il telecontrollo vìoli la nostra privacy, così i suoi Top Secret Portraits diventano un'indagine sull'invasività dello sguardo mediatico.

Jungle: è come giustapporre l'arte alla gioia del giaguaro. Solo il giaguaro ci può aiutare a orientarci nella giungla dell'arte.

Identity. A=A. "Il prezzo dell'identità di tutto con tutto è che nulla può essere identico con sé stesso" (T.W. Adorno). Essere multidentitaria, per Lamu', è una condizione esistenziale che ha luogo quale evento mutevole ed estremamente fluttuante.

Happening. La performer ama creare degli EVENTI, specialmente quando questi coinvolgono il pubblico. Le sue performance vogliono ibridare ogni forma del linguaggio.

Geisha. Una donna misteriosa e affascinante. Fatalmente improbabile quanto imprevedibile. Ovvero: un essere imprevedibilmente misterioso quanto improbabilmente fatale.

Future / Fantasy. Il futuro è immaginare con la fantasia e la fantasia è la macchina del tempo preferita da D. J..

Eclectic. Eclettismo come creare una commistione simultanea dei medium più disparati.

Disc Jokey. Lamu' è come un mixer vivente, capace di fondere, e di lasciarsi contaminare da culture diametralmente opposte.

Cyborg è una condizione post-umana. La cibernetica dà la possibilità all'artista dell'ubiquità e della creatività virtuale in bilico tra realtà e fiction.

Body. Il corpo come T.A.Z. dell'identità. Il corpo come zona di frontiera fra D.J. e l'altro da sé. Il corpo è come pennello performativo. Il corpo come spartiacque tra reale e virtuale. Il corpo come terra di nessuno tra due culture contrapposte.

Alien. Lamu' appare al pubblico con incontri ravvicinati non identificati, tanto alieni quanto alienati. L'alieno è il corpo estraneo che vive dentro di te.

Z to A, A to Z. D.J. Lamu' è l'alfa e l'omega e viceversa.

Francesco Bonazzi